IN LIBRERIA «L’ITALIA, L’AUSTRIA E IL PAPA» DI MAZZINI

E’ uscito, edito da «La Bancarella Editrice», il volume di Giuseppe Mazzini “L’Italia, l’Austria e il Papa”. Il libro è un’analisi lucida e spietata della situazione italiana prima del 1860 e parla dell’etica dello stato e della politica, della moralità di un popolo riflessa nei governanti e dell’opportunità di un intervento armato per combattere la tirannide e l’oppressione straniera. Argomenti di una sconvolgente attualità che stanno facendo discutere numerosi studiosi.

Il saggio introduttivo all’opera è stato scritto dal professor Zeffiro Ciuffoletti, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze e studioso del Risorgimento, e l’edizione è curata dal piombinese Andrea Panerini, che si occupa di Storia del pensiero politico e che, in appendice al testo, propone un breve lavoro sulle ricerche di Salvo Mastellone circa Mazzini scrittore politico in inglese.

Questo testo mazziniano, scritto in Inghilterra da Mazzini durante l’esilio e mai circolato singolarmente in Italia, viene riproposto dall’editore in occasione del bicentenario della nascita del grande pensatore genovese anche in considerazione del fatto che è stato a lungo dimenticato ed è introvabile sul mercato librario italiano. «L’Italia, l’Austria e il Papa» può essere acquistato a Piombino, presso la libreria La Bancarella di Via Tellini e la Libreria S. Antimo di Corso Vittorio Emanuele. E’ ordinabile in tutta Italia presso la libreria di fiducia e tramite il portale internet www.bancarellaweb.it

Leggiamone insieme un tratto:
«Non lasciate nel mondo a danno vostro l’idea che la Nazione, per la quale la schiavitù del negro è delitto, tolleri con indifferenze quella dei Bianchi, e che sviati da calcoli d’immediato guadagno materiale o acciecati da meschine divisioni di partiti politici, voi avete perduto il senso morale o il coraggio d’applicare logicamente le vostre credenze. (…) Quegli uomini sono i veri colpevoli. Dimenticarono che la Nazione lì chiamo al Parlamento non per sostenere in ogni circostanza uno o altro individuo, ma per sostenere ciò ch’è giusto e combattere ciò ch’è ingiusto, senza riguardo a calcoli secondari. Dimenticarono che la salute dell’Inghilterra non dipende da pochi uomini ma dal grado di moralità ch’essa rappresenta. Un popolo morale trova sempre un governo degno di sé».

Scritto da il 1.11.2005. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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