ZION 2004: UN’ESPERIENZA E UN’OCCASIONE PER PIOMBINO

È terminato sabato 7 agosto il campeggio studentesco organizzato dall’UdS(Unione degli studenti) – UdU (unione degli universitari) e Mutua Stundentesca all’interno del parco della sterpaia di Piombino. Diciassette giorni in cui i quasi 1500 giovani che hanno preso parte a questo campeggio, provenienti da tutta Italia, hanno soggiornato all’interno del territorio di Piombino.

BazarEtrusco.it ha seguito con attenzione questo nuovo fenomeno giovanile che è “caduto” sulla città, sin dalla conferenza stampa che annunciava l’arrivo di questi ragazzi, e vuole quindi a pochi giorni di distanza dalla fine del campeggio fare un’analisi ad ampio raggio di ciò che questo è stato per Piombino.

Nelle due settimane di Zion 2004 sono arrivati e hanno parlato a Piombino personaggi di elevata caratura culturale e politica: il presidente della regione Toscana Claudio Martini, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, il segretario della FNSI Paolo Serventi Longhi, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando il senatore ed ex rettore dell’Università di Pisa Luciana Modica, l’onorevole Franco Grillini, la giornalista de La7 Flavia fratello, il direttore del manifesto Gabriele Polo, e il giornalista Rai David Sassoli.

Questi hanno discusso con i giovani del campeggio ed i (pochi) piombinesi generalmente presenti di argomenti importantissimi nel panorama politico e sociale attuale: mondo del lavoro, pace e questione mediorientale, guerra in Iraq, istruzione, mafia e cultura della cittadinanza, libertà di informazione, modello regionale Toscana, Europa, omosessualità, università.
Un bagaglio culturale (su temi cari in particolar modo al centro-sinistra) che si è concentrato in queste due settimane nel nostro territorio, del quale però solo i pochi residenti presenti ai dibattiti e workshop se ne sono potuti accorgere e trarne in qualche modo beneficio.

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Non voglio entrare nel merito riguardo alla polemica sorta sull’utilizzo e sui lavori che sono stati eseguiti all’interno del parco della sterpaia, ma per lo meno lasciateci dire che il campeggio occupava solo una piccola porzione del parco naturale, in particolare in un’area di scarso pregio nella quale non vi erano alberi, e che comunque occupava una superficie compresa tra i 2 e i 3 ettari.

Sulla stampa infatti polemiche su polemiche riguardo all’uso sconsiderato del parco della sterpaia, uso, che come abbiamo già detto, è giusto regolamentare quanto meno per specificare quali aree di minor pregio rendere disponibili (o eventualmente attivare una discussione su quali altre aree adibire a questi usi), ma mai un articolo sull’apporto culturale che questo evento ha dato o che potrà portare negli anni, se ripetuto, alla città. Nessun articolo quindi su cosa ha detto Martini, niente su Epifani, nulla su Sassoli, ecc.

Parlando con i giovani dell’organizzazione di Zion, che hanno parlato benissimo di come sono stati accolti a Piombino, effettivamente in un «mea culpa» dovuto in gran parte alla ancor poca esperienza, hanno ammesso di aver poco coinvolto la città nell’attività del campeggio, ripromettendosi per l’anno prossimo (e forse anche durante quest’inverno) di organizzare alcuni appuntamenti di Zion nel centro di Piombino, per dimostrare a chi non è potuto o voluto venire quest’anno, dell’importanza per la città di un fenomeno-evento giovanile così importante.

Piombino è comunque ancora poco attenta a tutti quei fenomeni del mondo giovanile che invece sono il futuro di ogni luogo.
I giovani di Zion di oggi, ad esempio, saranno i futuri turisti di domani, forse anche futuri abitanti della città. La scarsa sensibilità dei cittadini riguardo ai fenomeni giovanili è comunque un fenomeno che chi vive a Piombino vede continuamente: il primo esempio che mi viene in mente, è che conferma quanto sto dicendo, è il festival canoro della canzone, che è stato costretto a traslocare da piazza della Costituzione dove riceveva i contributi dei negozianti del luogo, verso (una meno adatta a livello commerciale) piazza Bovio a causa di un fantomatico “comitato contro il festival canoro” che, a detta loro, aveva la colpa di rovinare per tre giorni i poveri sogni di alcuni anziani poco accondiscendenti a sopportare il “rumore” provocato dai giovani.

Poco importa che l’organizzazione abbia portato a Piombino personaggi del calibro di Rossella Brescia, Gianni Ansanelli, Irene Guglielmi, Timoty, ecc. costretti a cantare in una ventosa piazza Bovio. Speriamo quindi, per la tranquillità di questi anziani signori, che non vi sia una terza edizione del festival così che il fantomatico comitato possa dormire sonni tranquilli a discapito del prestigio di tutta la città.

Una sola domanda mi viene da chiedere a queste persone: E’ questa la Piombino che volete lasciare ai vostri nipoti, una città con poche ambizioni e con il territorio rovinato dall’industria, oppure volete lasciargli una città migliore, con più cultura e benessere?

La Piombino del futuro passa anche dalle scelte di oggi.

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Scritto da il 11.8.2004. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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