GREGORIO ROSA CHAVEZ IL 19 MAGGIO A PIOMBINO
Mercoledì 19 maggio alle ore 21.00 presso la Sala Parrocchiale di San Giuseppe Artigiano Salivoli (Piombino) un incontro con Mons. Gregorio Rosa Chavez, Vescovo ausiliare di El Salvador sul tema “In Ascolto della Chiesa
Latino – Americana”: L’impegno nella difesa dei diritti fondamentali degli ultimi e le attese nei confronti della Chiesa europea.
L’incontro è organizzato dalla Diocesi di Massa M.ma – Piombino, in colla borazione con gli uffici pastorali per i Giovani, della Caritas, e per le Missioni.
Mons. Chavez nel 1982 fu nominato vescovo titolare di Mulli e vescovo ausiliare di San Salvador. Per undici anni, fino al 1994, ha ricoperto la carica di Segretario delle trattative per la pace in Salvador e per tutto il processo di pace. Attualmente è presidente della Caritas per la regione dell’America Latina e Caraibi e vicepresidente di Caritas Intenrational.
Mons. Chavez, è stato stretto collaboratore di mons. Oscar Romero e ne prosegue l’opera in America Latina. In una recente intervista ha detto: “Da otto anni, in Salvador, abbiamo firmato la pace ma è come se fossimo ancora in guerra – ha evidenziato monsignor Chavez -. Povertà, disoccupazione e violenza sono i tre motivi che non permettono al mio Paese di vivere una pace quotidiana”.
Parlando della situazione, in Salvador, Chavez ha evidenziato che “la metà dei giovani ha meno di vent’anni, e non ha opportunità di lavoro. I giovani non riescono a finire gli studi e non lavorano. Sta diventando un fenomeno preoccupante. Questi ragazzi si organizzano in bande violente. La mia parrocchia sta portando avanti un progetto per cercare di recuperare questi giovani dalla strada. Non dobbiamo dimenticare che sono ragazzi nati nella guerra e che vivono un’altra forma di guerra. Da fonti governative risulta, infatti, che nel mio Paese ci sono 8 mila omicidi all’anno. Viviamo una guerra non dichiarata”.
Per anni la Chiesa è stata considerata il nemico pubblico numero uno. Ora la situazione è migliorata, i militari hanno perduto potere, si può parlare apertamente e si sta formando un’opinione pubblica più chiara. Stiamo crescendo nello spirito democratico, c’è la possibilità di una vera riconciliazione sociale. La società civile potrà assumere un ruolo importante. La chiesa continua ad aiutare la gente a costruire una società giusta e solidale”.