VENTURINA: CHE IL 2004 SIA L’ANNO DELLA PARTECIPAZIONE
Buon successo per la serata del saluto al nuovo anno organizzata dal Comune di Campiglia M.ma e dalla Filarmonica Pietro Mascagni di Venturina.
Prima la musica coinvolgente dell’orchestra, poi il saluto del sindaco e le premiazioni tra le quali erano state inserite, come premi speciali, quelle ai due comandanti delle stazioni dei carabinieri di Campiglia e Venturina, Alfredo Fratini e Marco Vaccarini con motivazione “per l’alto ruolo svolto dall’Arma e per ricordare ed onorare i caduti di Nassiriya e l’impegno dell’Arma nelle missioni internazionali di pace”.
I premi – targhe con l’immagine di Palazzo Pretorio – sono stati consegnati oltre che dal sindaco, dal vicesindaco Angiolo Fedeli (cultura) e dall’assessore Federica Genovesi (sociale).
Sui caduti di Nassiriya e sull’impegno di molti italiani, militari e non, per la pacificazione di molte aree, si è soffermata non senza commozione Silvia Velo che ha condotto il saluto di quest’anno secondo un protocollo diverso dal solito, ha infatti evitato di fare il bilancio delle attività svolte nel 2003, per riflettere invece proprio sui grandi temi della pace, della politica vissuta come impegni civile e sociale, dell’importanza della partecipazione attiva e della speranza che nel 2004 molte persone si interessino e si impegnino nelle attività pubbliche per far progredire la comunità.
Il sindaco, che peraltro ha accettato la proposta di candidatura per i Ds ed ha partecipato a varie iniziative dove si è espressa la volontà di lavorare per l’allargamento dell’attuale coalizione di governo formata da Ds, Margherita e Sdi, ha quindi concluso ringraziando tutti coloro che hanno lavorato in questi anni per la comunità, nonché i cittadini che con il loro sostegno e con il loro spirito critico, le hanno permesso di lavorare ogni giorno a fianco e a servizio della gente. “Non spetta a me giudicare l’operato di questi anni – ha detto infine Silvia Velo – posso però affermare che è stato un periodo entusiasmante perché nonostante la fatica e le difficoltà quotidiane ho vissuto con l’orgoglio di lavorare per la comunità alla quale appartengo”.