STUDENTI PIOMBINESI IN AUTOGESTIONE
Per una settimana, gli studenti delle superiori organizzeranno le lezioni, stabilendo argomenti e corsi con lo scopo di contestare le scelte del ministro Moratti sulla scuola pubblica.
Si sta profilando una nuova forma di protesta chiamata «cantiere per la scuola che vogliamo», che era stata lanciata qualche settimana fa dai ragazzi del Movimento studentesco piombinese insieme a Studentipuntonet Toscana, e ad alcuni insegnanti ed associazioni cittadine, movimenti e sindacati. L’idea parte da un progetto più ampio, regionale, il «Cantiere per la scuola toscana».
Si tratta di una forma di autogestione costruttiva in grado di tradurre la protesta in proposta. La proposta di una scuola diversa dall’attuale e soprattutto diversa da quella che va delineandosi secondo il disegno di legge Moratti. Ma per contrastare la Moratti, secondo il Movimento, bisogna partire da una riforma dei contenuti, proponendo di parlare di 4 temi: memoria storica, Europa pace e diritti, lavoro formazione e diritti, scuola.
Anche se interessante l’assemblea degli studenti ha deciso di proseguire con l’idea dell’autogestione. Alla maggioranza degli studenti non è piaciuto il cantiere, rifiutando interferenze esterne e assumendosi tutte le responsabilità della protesta.
Spiegano al liceo: «Autogestione vuole dire che sono solo gli studenti che organizzano, e poi ci pare che i ragazzi con problemi a comunicare possano farlo più facilmente con questo sistema, piuttosto che alla presenza dei professori».