CRESCE IL TURISMO RURALE IN VAL DI CORNIA
Non si ferma la crescita dell’agriturismo nel Circondario della Val di Cornia: aumenta l’offerta dei posti letto disponibili, ma anche la qualità si alza e le attività esistenti allargano la gamma dei servizi offerti agli ospiti.
Nel solo Comune di Suvereto le imprese agrituristiche, che erano solo tre nel 1995, sono ora 18, alcune delle quali aperte recentemente (ben 4 nuove autorizzazioni nel 2002 e 1 nella prima parte del 2003). Ad esse si possono aggiungere le attività extraalberghiere: case vacanze e affittacamere (spesso anch’esse rurali), che sono passate dalle 2 attive nel 1995 alle 9 attuali, con un andamento più pronunciato negli ultimi due-tre anni.
Ora è stata emanata la nuova legge regionale che disciplina l’agriturismo.
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La legge introduce alcune innovazioni, tra cui i criteri per principalità dell’attività agricola, estesa anche al tempo lavoro e agli investimenti (oltre che al valore della produzione agricola), con una modulazione per le aree difficili e le aziende di limitate dimensioni; un altro aspetto innovativo riguarda la possibilità di incrementare l’utilizzazione aziendale di prodotti agricoli e zootecnici, di qualità e tipici, per gli ospiti dell’agriturismo, le possibilità di ristorazione e di ospitalità in spazi aperti.
La nuova legge (per l’attuazione della quale è ora atteso il regolamento della Giunta regionale) conferma l’impianto di fondo dell’attività agrituristica, che può essere svolta dagli imprenditori agricoli ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile, in rapporto di connessione e complementarità con l’azienda agricola.
Il sindaco di Suvereto Rossano Pazzagli ha inviato il testo della nuova legge agli operatori agrituristici del proprio territorio, invitandoli nello stesso tempo ad esprimere impressioni e valutazioni sull’andamento della stagione turistica in corso, in modo che le informazioni pervenute possano essere utilizzate per orientare al meglio l’attività di promozione economica e territoriale da parte delle istituzioni locali.
Il turismo rurale rappresenta ormai un elemento forte dell’offerta in Val di Cornia, integrando bene la ricettività di tipo balneare e proponendo un modello più sostenibile di sviluppo turistico, perché con l’agriturismo la crescita dell’offerta ricettiva è avvenuta senza nuove edificazioni, riutilizzando e qualificando il patrimonio edilizio esistente: inoltre l’agriturismo ha un impatto positivo sull’agricoltura locale, integrandone i redditi e stimolando la qualità delle produzioni e del territorio.
Di fronte ad un indiscutibile aumento dell’offerta, stiamo ora valutando insieme agli operatori l’andamento della domanda e delle presenze per poter fare un bilancio completo dello sviluppo agrituristico, che ha rappresentato uno degli aspetti più dinamici della diversificazione economica in tutta la Val di Cornia.