FIERA DELL’ANIMAZIONE DI VENTURINA: UN’ESPERIENZA DA RIPETERE

Si è chiusa con l’auspicio di riproporsi come appuntamento annuale la Prima Fiera dell’Animazione e dello Spettacolo svoltasi nell’area fieristica della Cevalco Spa a Venturina, dietro l’organizzazione di numerosi soggetti capitanati dal Cescot, l’agenzia di formazione della Confesercenti.

Il pubblico e gli operatori che hanno visitato questa kermesse nata come momento finale del corso di formazione professionale per operatori dell’animazione e dello spettacolo del Cescot, hanno sicuramente potuto osservare e fruire di un ottimo livello di qualità professionale e di numerose proposte riunite per la prima volta, almeno in Toscana se non in Italia, in una manifestazione di settore.
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Già dall’inaugurazione, avvenuta con la partecipazione di Paolo Migone di Zelig, come testimonial, era stato detto che la fiera potrebbe essere inserita, per la sua originalità, nel calendario degli appuntamenti fissi delle Fiere di Venturina diventandone uno dei momenti di spicco.

Su questa linea sia gli organizzatori a partire dal progettista del corso Giuseppe Chionetti ai partecipanti al corso, dagli organizzatori alla Cevalco, ente ospite della manifestazione, c’è stata una sintonia d’intenti. All’inaugurazione erano presenti l’assessore provinciale al turismo Giusy Mazza, il vicesindaco di Campiglia e assessore alla cultura Angiolo Fedeli, l’assessore alle attività produttive di Piombino Stefano Ferrini, la responsabile del Cescot Elena Badalassi e quella della Coop Itinera Daniela Vianelli, il presidente della Confesercenti del Tirreno Tino Marchionni (rappresentante anche della Camera di Commercio di Livorno), il consigliere Cevalco Coraldo Cavicchi.

DAL CORSO DI ANIMAZIONE E SPETTACOLO NASCONO GLI “ARRUFFAPAGLIAI”
Una professione poliedrica e destinata a crescere.

Si chiama “Arruffapagliai” ed è un nuovo gruppo di animazione e spettacolo nato dal corso di Formazione professionale organizzato da Cescot, come capofila, insieme a numerosi altri soggetti del territorio che hanno ben utilizzato – e in Toscana non è una novità – i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. Dietro al simpatico nome due altrettanto simpatiche signore – Giovanna Scaglione e Franca Miliani, piombinesi – che, compiuti i 50 anni, hanno pensato di dare una svolta alla loro vita partecipando a questo corso di formazione professionale del quale sono rimaste letteralmente entusiaste. Al punto da costituirsi in società per avviare una nuova attività, quella di animatrici e promotrici, attraverso un portale internet, del settore dell’animazione.

Franca Giovanna sono state le allieve più determinate nell’utilizzare l’opportunità offerta dal corso, gli altri 20 partecipanti si sono invece presi più tempo per decidere.

Perché avete deciso di partecipare al corso?
G.: perché dopo anni di lavoro a fianco di persone sofferenti, avevo bisogno di uscire da una situazione che mi stava togliendo vitalità e, con questo corso e il nuovo lavoro che si prospetta, potrò ancora dedicarmi a chi soffre, facendolo sorridere.
F.: Mi sono iscritta seguendo l’amica Giovanna, in un periodo difficile della mia vita in cui dovevo mettermi alla prova, così ho deciso di passare dall’attività artigianale di creatrice di bambole, oggetti vari che vendevo nei mercatini, ad una professione un po’ diversa che mi sta plasmando anche nel carattere.

Che cosa avete apprezzato di più del corso?
L’intensità e la fatica che ci hanno permesso di tirare fuori il meglio di noi, partendo dal mettere in evidenza i nostri difetti. I docenti – straordinari dal punto di vista professionale ed umano – sono stati in questo fondamentali.

Come vi è sembrata questa fiera?
Bella opportunità, da ripetere, magari all’inizio di dicembre per non interferire con gli acquisti natalizi, e puntando di più su coinvolgimento degli operatori per migliorare l’incontro, in fiera, tra domanda e offerta.

Prossima tappa?
Gli esami per l’ottenimento della qualifica, il 17-18 e 19 dicembre, poi proseguiremo con il lavoro sul portale dell’animazione che presenteremo ufficialmente in gennaio, cercando di stimolare anche la nascita di un vero e proprio centro dell’animazione dove tutte le realtà del territorio possano essere valorizzate, perché, anche se non coordinate, sono già molte le associazioni del settore che potrebbero aspirare ad una programmazione più soddisfacente.

Per il vostro lavoro di animatrici a chi vi proporrete?
Non solo agli operatori del turismo, commerciali e agli enti pubblici, ma anche al settore sociale, dove l’animazione può essere vista davvero come uno strumento coadiuvante delle varie terapie.

Luciana Grandi

Scritto da il 16.12.2002. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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