PIOMBINO: RIGASSIFICATORE SULLE BANCHINE DEL PORTO? IL SINDACO FERRARI «NO, GRAZIE»

una nave rigassificatrice

Piombino (LI) – Il Ministro Cingolani, propone un rigassificatore provvisorio sulle banchine del porto per 1-2 anni, il tempo di completare a largo i lavori del punto di innesco. Ma questo significherebbe far slittare per un tempo indefinito (i tempi in Italia ormai li conoscono bene tutti, quella transizione economica che stenta ad avviarsi e che ha bloccato la città da ormai dieci anni. Facciamo notare ai nostri lettori che Le navi gasiere come quella della foto sono lunghe 300 x 45 metri, e affiancarne due come propone il Ministro significa occupare una superficie di circa 30000 metri quadrati pari a tre ettari, e di fatto mettere in seria discussione tutte le altre attività portuali compresa quella siderurgica.

«Stiamo prendendo rigassificatori galleggianti di media taglia, 5 miliardi di metri cubi ciascuno, che vengono ormeggiati. In particolare su Piombino, posso anticipare che l’accordo preliminare prevede che, siccome una di queste navi non può occupare un molo per 20 anni, perché il porto ci perde, sarà ospitata per un periodo limitato, tipicamente 1-2 anni, il tempo di completare un po’ più a largo il punto di innesco e di attacco alla tubazione».

Lo afferma il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani in un’audizione alla Commissione Affari esteri della Camera.

«È un investimento – aggiunge il ministro – ma stiamo parlando di una frazione molto piccola rispetto al costo di affitto o di acquisto della nave in modo da tenere queste strutture abbastanza lontane e non occupare spazio pregiato nel porto».

«Con un po’ di buon senso e anche di buonafede nel disegno del progetto – conclude Cingolani -tutto è stato pensato per avere costi ridotti al minimo ed essere reversibile sulla scala della transizione ecologica, 2030-2032, poi si vedrà».

Parole che proprio non sono piaciute al Sindaco di Piombino Francesco Ferrari:

Dalle parole del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, “comprendiamo come la scelta di Snam propenda per collocare una nave rigassificatore di oltre 300 metri all’interno del porto di Piombino, nella parte nuova dello stesso.

E’ proprio la parte in cui si è insediata un’azienda che si sta sviluppando e sta assumendo lavoratori” e “dove altre aree dovranno essere assegnate dall’Autorità di sistema portuale. Su quella parte del porto la città affida molte speranze per una diversificazione e per un rilancio economico, occupazionale e sociale”.

Lo afferma Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, commentando dichiarazioni di Cingolani sull’ipotesi di installare un rigassificatore nel porto per incrementare l’approvvigionamento di gas dall’estero via mare.

“Un rigassificatore lì – aggiunge Ferrari – significherebbe congelare tutto questo per altri due anni e questo Piombino e i suoi abitanti non se lo possono permettere. La nostra è, dunque, una posizione che si basa sui fatti e sulle condizioni prospettate, non su un preconcetto, anche se Piombino avrebbe avuto il diritto di opporsi a prescindere. La nostra città ha già fatto molti sacrifici, adesso è il momento della rinascita”. Ferrari si dice certo che “il Governo capirà le nostre ragioni e auspichiamo che le rispetti, così come siamo fiduciosi che al tempo stesso comprenda di quali attenzioni il Sin di Piombino necessita per una transizione ecologica attesa da anni e ormai non più prorogabile”».

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ANCHE NICOLA BERTINI, ASSESSORE A SAN VINCENZO CONDIVIDE LA POSIZIONE DI PIOMBINO

“Condivido e sostengo la posizione espressa dal Sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, sull’ipotesi di rigassificatore.
Il progetto finirebbe per essere l’ennesimo elemento scollegato da qualsiasi piano organico di rilancio e contribuirebbe ad aggravare la crisi del nostro territorio anziché risolverla.
Si tratta di una battaglia evidentemente non circoscrivibile al solo Comune di Piombino e sono certo che l’intera Val di Cornia è pronta ad esprimere una posizione unitaria per rivendicare ben altre prospettive”.

“La collaborazione di tutti potrebbe rafforzare la posizione di contrasto al rigassificatore ma anche e soprattutto aiuterebbe ad elaborare una proposta alternativa che possa contribuire a rispondere all’emergenza energetica con lo sviluppo delle rinnovabili, all’avvio delle bonifiche del SIN, alla preservazione dei suoli agricoli e al radicamento sul territorio di nuovi saperi e nuovi segmenti produttivi nei settori che costituiranno l’economia del futuro”.

Scritto da il 7.4.2022. Registrato sotto ambiente/territorio, Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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