PIOMBINO: PIANO STRUTTURALE. RICONVERSIONE, INFRASTRUTTURE E ARRETRAMENTO DELLA FABBRICA

L’area di Città Futura dal Satellite

Piombino (LI) – Nasce il Piano Strutturale dell’Amministrazione Ferrari: in discontinuità con il documento elaborato dalla precedente giunta, sono state recepite importanti decisioni che influiranno profondamente nella città che sarà.

“Abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione il lavoro avviato sul Ps, che prevede una condivisione che si ferma al solo Comune di Campiglia Marittima – spiega il sindaco Francesco Ferrari -: in un’ottica di vera territorialità, sarebbe stato più utile l’elaborazione di un documento di pianificazione che coinvolgesse tutta la Val di Cornia. Di quel Piano originario, abbiamo mantenuto la parte tecnica e di analisi, mentre abbiamo ritenuto necessario un massiccio intervento di modifica che fosse coerente con la nostra visione, che non subordina le scelte urbanistiche ai piani industriali: dall’arretramento della fabbrica al nuovo tracciato del secondo lotto della 398, due delle tantissime variazioni che abbiamo adottato”.

Primo fra tutti, infatti, il Piano registra e declina il concetto di allontanamento delle aree industriale, con la riconversione di quelle non più in uso e la successiva restituzione alla città per un uso prevalentemente pubblico. Tra queste, la destinazione di Città Futura, il cui progetto di bonifica è stato recentemente varato dalla Giunta, che sarà delineata più specificatamente nel Piano operativo. Stessa cosa per le aree industriali dismesse prossime alla città: sono state specificate le destinazioni d’uso che il Ps ammette. Recepiti anche i concetti di conservazione e valorizzazione di parte delle strutture e degli strumenti industriali non più utilizzati a fini produttivi, come testimonianze della storia economica, tecnologica e sociale del territorio.

“Dopo ben 14 anni dall’approvazione dell’ultimo Piano strutturale d’area, il Comune di Piombino si appresta ad adottare il fondamentale strumento di pianificazione territoriale – spiega Gianluigi Palombi, assessore all’Urbanistica -. In quasi tre lustri, il nostro territorio ha subito cambiamenti epocali, ultima, in ordine di tempo, la pandemia che ha messo in discussione anche teorie e pratiche di uso e gestione del territorio. Pur nel rispetto della tradizione industriale della città, vogliamo superare la monocultura siderurgica con l’innovazione, la diversificazione, l’economia del mare. Prevediamo, in questa ottica, un consistente ampliamento a terra dell’ambito portuale così da poter sfruttare le enormi potenzialità di questo fondamentale asset”.

Il Piano strutturale si sofferma anche sulla caratterizzazione delle attività produttive insediabili volte alla diversificazione e all’occupazione, sia nelle aree industriali che a Montegemoli. Le zone produttive lontane dalla città saranno destinate ad attività differenti, di piccola e media imprenditoria con basso impatto ambientale: insediamenti, cioè, con particolari requisiti volti alla tutela dell’ambiente, all’occupazione, alla diversificazione.

In discontinuità con la bozza ereditata dalla precedente Amministrazione, su Ischia di Crociano è stata recepita interamente la variante urbanistica. Quell’area non potrà accogliere rifiuti ma potrà ospitare impianti finalizzati alle future bonifiche, nel pieno e concreto rispetto del principio dell’economia circolare. Questi impianti dovranno comunque rispettare la distanza dal centro abitato di Colmata. Inserito anche il tema della discarica Poggio ai Venti, la cui bonifica è stata recentemente avviata, le cui destinazioni future saranno definite dal Piano operativo.

Tutto questo con l’intento di creare una fascia di rispetto tra zone industriali e città con il doppio scopo di riqualificazione ambientale e mantenimento delle testimonianze identitarie. Un fascia, che abbraccerà anche Città Futura, le cui destinazioni, prevalentemente ad uso pubblico, saranno nello specifico dettate dal futuro Po.

Infine, parte importante del Piano riguarda le infrastrutture: è stato recepito interamente l’accordo con l’Autorità di sistema portuale che prevede l’estensione all’Adsp di quelle aree a ridosso del porto per futuri insediamenti produttivi legati alla logistica e alla nautica. Inserito anche il progetto del secondo lotto della 398, con un nuovo tracciato in adiacenza al percorso ferroviario.

“Oggi mettiamo nero su bianco la nostra visione futura di Piombino – conclude il sindaco Francesco Ferrari -: si tratta di un’ambizione che realmente potrà cambiare il volto della città e il futuro dei suoi abitanti. Abbiamo, in pratica, dato corpo al Patto per Piombino prevedendo che le aree industriali limitrofe agli abitati arretrino dagli impianti oramai vecchi e in disuso per lasciare spazio, post bonifica, ad aree a verde, parchi, parcheggi, mobilità lenta, contenitori culturali, archeologia industriale. Infine, cassiamo l’idea del 2017 di una strada che costeggiava la fabbrica che, oltre a creare disagio alla comunità, avrebbe definitivamente segnato una cesura all’interno della città. Il progetto del secondo lotto della 398 che oggi sposiamo è più breve, più funzionale, definitivamente migliore. Un progetto che però non pregiudica l’auspicata ripresa industriale che, concordemente, dovrà riguardare zone lontane dalla città”.

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Scritto da il 17.3.2021. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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