VAL DI CORNIA: LA FIALS SCIOPERA CONTRO LA ASL
Livorno – Il Segretario Provinciale Livorno illustra le ragioni dello sciopero del FIALS del giorno 30 luglio 2019. Leggiamole insieme.
Il giorno 30 luglio 2019 sarà effettuato lo sciopero generale per l’intero turno del Comparto Sanità della USL Toscana Nord Ovest. Le ragioni poste a base dello sciopero sono dirette alla difesa del servizio sanitario regionale, dei diritti dei cittadini e dei lavoratori che costituiscono la risorsa più importante della Aziende Sanitarie. In sostanza il FIALS dopo un lungo percorso di trattativa è giunta alla decisione di scioperare a causa della pervicace volontà della Direzione della USL Toscana Nord Ovest di non modificare le proprie impostazioni.
Il FIALS chiede :
a) Una rivisitazione con sostanziali cambiamenti della programmazione USL Toscana Nord Ovest anni 2018/2019 che ha determinato una riduzione dei posti letto al di sotto dei parametri regionali, la chiusura del Punto Nascita a causa dell’incapacità della Direzione Aziendale per garantire Un piano dei fabbisogni del personale coerente con la programmazione e la gestione delle attività; la Direzione Aziendale ha determinato , una riduzione del numero del personale medico ortopedici e urologi con possibilità di spostamento degli utenti ortopedici nelle ore notturne, a causa della non effettuazione della Pronta disponibilità, dall’Ospedale di Piombino a quello di Livorno e tale inadempienze e l’incapacità dimostrata non danno soluzione all’abbattimento delle liste di attesa ;
b) Un piano assunzioni rispondente alle necessità ; per questo è inaccettabile l’Accordo sottoscritto tra CGIL CISL UIL di 50 infermieri e 20 O.S.S. interinali per tutta la USL Nord Ovest, è una farsa dannosa per i lavoratori; se dividiamo, infatti, il numero per 13 ospedali e 10 zone socio sanitarie spettano circa 3 unità a struttura ; per il FIALS è inaccettabile, inoltre, e lo ribadiamo continuare a mantenere in vita l’unificazione tra i Presidi Ospedalieri di Piombino e Cecina che ha determinato un ulteriore abbassamento dei servizi erogati; occorre riaprire subito il PUNTO Nascita ciò è possibile attraverso le assunzioni di personale medico ( 1 anestesista, 1 pediatra, 1 ginecologo per svolgere turni H 24) per adeguare il Punto Nascita alle norme attuali, occorre evitare gli spostamenti ai cittadini della Val di Cornia per le prestazioni ortopediche assumendo subito il personale medico necessario; la Direzione Aziendale sapeva da tempo della riduzione dei medici ortopedici passati da sei a tre unità, sapeva delle carenze dei medici urologi, sapeva della necessità di adeguare l’organico del Punto Nascita dopo anni di deroghe ma non ha colpevolmente provveduto; una Direzione incapace che deve essere rimossa. Riscontriamo, inoltre, livelli assistenziali più bassi tra tutte le zone della USL Nord Ovest per una distribuzione del personale medico e infermieristico non basata sui reali volumi delle attività
c) Un piano dei fabbisogni adeguato e con soluzioni stabili di rapporti di lavoro a tempo indeterminato corrispondente alla inderogabile esigenza di garantire ai lavoratori il diritto a lavorare in sicurezza e a fruire dei diritti fondamentali riconosciuti dalla legge e dal Contratto Nazionale; non è possibile continuare da parte della Direzione Aziendale sulla strada di comprimere o annullare il diritto al riposo giornaliero e settimanale , costringere gli operatori allo svolgimento programmato del lavoro straordinario o non consentire lo smaltimento delle ferie arretrate che ammontano, sulla base del Bilancio di esercizio 2016, nella traduzione in euro a 53 milioni
d) Una applicazione contrattuale rispetto alla assegnazione degli incarichi professionali e alla valutazione del personale non basata su logiche soggettive e discrezionali che configurano indagini sulle opinioni dei lavoratori; il lavoratore deve essere valutato con criteri oggettivi rispetto ai titoli, alle prestazioni fornite e all’adempimento dei propri doveri e in funzione degli obiettivi misurabili assegnati .
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L’ASL: POLEMICHE STRUMENTALI
L’Asl risponde al sindacato Fials sullo sciopero di oggi:
«Il Fials continua ad intervenire sulle questioni legate al personale di Piombino dimenticando sempre che la mancanza di medici specialisti è un problema grave nazionale. Peraltro lo sciopero indetto dal Fials non riguarda i medici ma il personale del comparto.
Senza mai negare le difficoltà presenti in questo periodo abbiamo adottato e stiamo adottando, in Val di Cornia come negli altri territori, tutte le misure possibili per superare le criticità, che fisiologicamente sono maggiori negli ospedali più periferici. Negli ultimi mesi i nostri sforzi, insieme a quelli della Regione, si sono concentrati soprattutto sul pronto soccorso, con una serie di provvedimenti straordinari per il rafforzamento del personale , ma abbiamo lavorato anche per altre specialità (ortopedia, ginecologia, radiologia, urologia etc) i cui professionisti si reperiscono con difficoltà. In particolare per gli ortopedici è stato fatto il possibile per reperire professionisti.
Come già evidenziato, all’Isola d’Elba, grazie alla disponibilità del personale e ad alcune misure straordinarie, è stata garantita la presenza degli ortopedici necessari per l’estate, mentre per Piombino l’Azienda sta cercando di garantire un’adeguata copertura, anche nella prospettiva di rilancio dell’ospedale: è stato bandito il concorso per primario ortopedico; è stato reperito – conclude – personale medico volontario che sta lavorando in reparto od effettua prestazioni aggiuntive».