PIOMBINO: COLTIVAVA MARIJUANA ALL’ASCA. ARRESTATO
AGGIORNAMENTO:
Piombino (LI) – Il Commissariato di Piombino, durante un controllo di pattuglia, ha scoperto un campo di marijuana preso in affitto e coltivato in località Asca da un 24 piombinese che in casa aveva anche una piccola serra.
Una pattuglia della polizia, nell’ambito di una serie di controlli mirati sul territorio nei giorni scorsi, giungendo in località Asca ha notato la presenza di un giovane che, con un atteggiamento sospetto, entrava in un appezzamento di terra assicurato con catena e lucchetto. I poliziotti hanno quindi deciso di fermare il 24enne piombinese (già noto alle forze dell’ordine per l’uso di sostanze stupefacenti) per procedere ai controlli del caso.
Questi, come è stato illustrato nell’ambito della conferenza stampa in Commissariato, sono stati di fatto impediti dal ragazzo che ha “aizzato” il proprio cane, un molosso, contro i poliziotti, mordendone uno al polso e obbligandolo, per allontanare l’animale, a sparare un colpo di pistola in aria. E’ stato proprio in questo frangente che il ragazzo è riuscito a darsi alla fuga nel campo, strappando anche alcune piante. Fuga terminata però poco dopo a casa degli zii, proprietari dell’animale, dove è stato arrestato.
La Polizia ha accertato nel campo la presenza di circa 300 piante di marijuana alte tra i 50 centimetri e i 3 metri. Il terreno, risultato in affitto, è stato posto sotto sequestro insieme alle piante che saranno sottoposte ad accertamenti di laboratorio per verificare la tipologia di coltivazione.
I controlli si sono poi estesi anche all’abitazione del giovane, nella quale la polizia ha trovato una piccola serra professionale con 6 piante di marijuana coltivata in vasi, un bilancino di precisione e fluorescenze essiccate e suddivise in più buste.
Per il 24enne sono scattati gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, per violenza, minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nonché per il reato di produzione di sostanze stupefacenti.
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Ci ha contattato Elena Parietti, avvocato difensore del giovane 24enne indagato per specificare che «diversamente da quanto dichiarato nel comunicato stampa diffuso la questione della coltivazione è ben diversa. Prima di tutto è obbligo chiarire che l’attività svolta da M.G. è un’attività assolutamente lecita e disciplinata da legge 242/2016. La coltivazione tratta di canapa sativa e non aveva bisogno di essere “scoperta” visto che M.G., pur non essendone obbligato, aveva nel maggio 2019 denunciato l’attività e comunicato l’inizio semina ai Carabinieri di Piombino. La canapa sativa è una sostanza vegetale di cui è consentita, ed anche incentivata, la coltivazione purché il THC della stessa rimanga sotto il limite dello 0,6%. Per quanto riguarda la reazione del cane, per il poliziotto coinvolto, risulta un referto di 4 giorni per un’escoriazione. Successivamente sarà il processo a chiarire la posizione dell’indagato».