MASSA M.MA: VEGLIA SOLENNE PER LA DOMENICA DI PENTECOSTE
Massa M.ma/Piombino – In occasione della celebrazione della Pentecoste 2017, che si terrà la prossima domenica 4 giugno, nella diocesi di Massa Marittima/Piombino si terrà Sabato 3 giugno alle ore 21 la Solenne Veglia di Pentecoste presieduta dal nostro Vescovo Mons. Carlo nella cattedrale di Massa Marittima. Tutti i fedeli sono invitati a partecipare, ed in particolare i giovani della diocesi.
La Pentecoste nel cristianesimo è l’evento del dono iniziale dello Spirito Santo alla Chiesa nascente riunita a Gerusalemme nel Cenacolo, cinquanta giorni dopo la Risurrezione di Gesù. Ebbe l’effetto di far partire il dinamismo missionario della Chiesa: a partire dalla Pentecoste gli Apostoli, sotto la guida di Pietro, iniziarono ad annunciare il kerigma della morte e Risurrezione del Signore (At 2).
La parola proviene dal termine greco antico πεντηκοστή, pentekosté (sottinteso: ἡμὲρα, hemèra), cioè “cinquantesimo (giorno)”: la festa celebrata in quel giorno ha luogo cinquanta giorni dopo la Pasqua. I Padri della Chiesa hanno paragonato il “battesimo nello Spirito Santo” della Pentecoste, che per la Chiesa è una vera e propria investitura apostolica, al battesimo di Gesù, teofania solenne all’inizio del suo ministero pubblico. Essi fanno vedere nella Pentecoste il dono della nuova legge alla Chiesa (cfr. Ger 31,33; Ez 36,27) e la nuova creazione (cfr. Gen 1,2): questi temi non sono espressi in At 2, ma si fondano sull’azione interna dello Spirito e sulla ricreazione che egli effettua.
Con l’occasione riportiamo anche i saluti del Vescovo Ciattini al Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, già vescovo della nostra diocesi dal 1994 al 1998, che è stato nominato dal Papa nuovo presidente della Cei il 24 maggio scorso.
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CEI: I SALUTI DEL VESCOVO CIATTINI AL CARDINALE GUALTIERO BASSETTI
Il saluto del nostro Vescovo Carlo e di tutta la Diocesi al nuovo Presidente della CEI.
«Con gioia grande, al termine della Santa Messa concelebrata da tutti i vescovi italiani in San Pietro, abbiamo saputo, dallo stesso cardinale Angelo Bagnasco – che aveva presieduto quella celebrazione eucaristica – il nome del nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nella persona di S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, il cardinale parroco, che ha vissuto gli anni della sua formazione nel clima dinamico ed effervescente di quel cattolicesimo fiorentino che fu di La Pira, don Milani, don Barsotti e molti altri.
Papa Francesco l’ha scelto primo di una terna, votata dai vescovi italiani riuniti in assemblea.
Vescovo della nostra diocesi, anche se per un breve periodo – dal 1994 al 1998 – aveva saputo farsi apprezzare, oltre che per la preparazione teologica e pastorale, anche per la sua umanità e per la sua affabile cordialità nello stabilire rapporti umani con tutti; ma soprattutto per la sensibilità e la vicinanza dimostrate alle tante situazioni di disagio e di precarietà, specialmente nei confronti dei minatori e dei lavoratori delle acciaierie, con quel tatto e quella sensibilità che sempre lo contraddistingue da farlo identificare come il vescovo del lavoro e del sociale.
Sempre attento e interessato al mondo giovanile e alle sue problematiche, si è profondamente commosso quando i ragazzi di Mondo X, dopo la sua nomina, gli hanno raccomandato di continuare a essere per loro un papà.
Uomo di spiccate qualità umane e cristiane, arguto, conversatore piacevole e spiritoso sa mescolarsi alla gente con semplicità e simpatia.
Credo che abbia fatto sue, in modo autentico e senza risparmiarsi la fatica che queste comportano, quelle esortazioni che raccogliamo dal Rito di ordinazione di un vescovo: «Ama con amore di padre e di fratello tutti coloro che Dio ti affida: anzitutto i presbiteri e i diaconi, tuoi collaboratori nel ministero; ma anche i poveri, gli indifesi e quanti hanno bisogno di accoglienza e di aiuto. Esorta i fedeli a cooperare all’impegno apostolico e ascoltali volentieri. Abbi viva attenzione a quanti non appartengono all’unico ovile di Cristo, perché essi pure ti sono stati affidati nel Signore».
Si è presentato al crepuscolo della vita, come ha detto lui stesso, senza programmi preconfezionati, assicurando di voler collaborare con tutti i vescovi, condividendo tempo, ascolto, creatività e consolazione, come era stato suggerito dal Papa all’inizio della Conferenza Episcopale, per interpretare la realtà vivendo la collegialità, camminando con gli occhi e il cuore di Dio.
Allora, buon lavoro, Eminenza! E grazie da parte di tutta la nostra bella e amata diocesi!».
+ Carlo, Vescovo