SICCITÀ, SERVONO INTERVENTI D’EMERGENZA IN VAL DI CORNIA

Un trattore al lavoro

Val di Cornia – L’assenza di piogge sta preocupando le liste civiche della Val di Cornia  (Comune dei Cittadini, Un’altra Piombino, Assemblea Sanvincenzina, Assemblea popolare Suvereto) per il rischio siccità per questo territorio. Riportiamo integralmente il comunicato.

«Quest’anno l’assenza di precipitazioni è stata inedita e si preannuncia un’estate drammatica per le attività che si basano sulla risorsa idrica: in primo luogo l’agricoltura ma, a ben vedere, tutte.
È in questo contesto che riteniamo allucinante il sostanziale silenzio delle istituzioni e l’assenza di un piano concreto per attenuare gli effetti della siccità incombente. La crisi idrica della Val di Cornia è strutturale. Negli ultimi decenni, nonostante la sempre minor disponibilità di acqua a causa dei cambiamenti climatici, si è scelto di perseguire logiche di trasformazioni del territorio il cui impatto sulla risorsa è insostenibile.
Anche la gestione del servizio idrico ha palesato errori strategici che oggi paghiamo a carissimo prezzo. Mentre si convogliavano le risorse per realizzare grandi interventi, si è lasciata ulteriormente degradare una rete idrica già poco efficiente al momento dell’inizio della gestione dell’ASA.

La beffa è che il maggior investimento, l’intervento milionario che ha convogliato le acque dei depuratori della Val di Cornia a Piombino (il cosiddetto “Cornia industriale”) perché servissero agli usi dell’acciaieria, ad oggi, visti i livelli di attività della stessa, non serve praticamente a niente. L’acqua depurata, portata a Piombino, finisce in mare alla faccia della siccità. Ciò che serve è sotto gli occhi di tutti. Occorre prendere coscienza dello stato di emergenza e predisporre tutti gli strumenti necessari perché si possano recuperare le acque inutilizzate dall’industria.
Si adeguino da subito gli acquedotti riducendone le perdite, si eliminino gli sprechi (a partire da quelli delle pubbliche amministrazioni) e si elabori con la massima urgenza un progetto praticabile per il riutilizzo delle acque reflue del “Cornia industriale”.

Infine serve una revisione del modello di sviluppo perseguito che dimostra tutti i limiti già molte volte denunciati. Le responsabilità delle Amministrazioni sui ritardi accumulati in tal senso sono sotto gli occhi di tutti e sono una motivazione in più perché, in una situazione così critica, si avvii con urgenza questo lavoro indispensabile che coinvolge ad ogni livello la società ed il tessuto economico».

Liste Civiche Unite 25.05.2017
(Comune dei Cittadini, Un’altra Piombino, Assemblea Sanvincenzina, Assemblea popolare Suvereto)

 

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