IMPRESE: LA COSTA NON CRESCE NEANCHE NEL 1 TRIMESTRE 2017

Palazzo della dogana sede della CCIA di Livorno

Livorno – Il primo trimestre dell’anno conferma, con luci ed ombre, la sua natura anticiclica per la crescita imprenditoriale. Si rinnova pur affievolito il trend espansivo, per il positivo contributo di Grosseto, e la robusta crescita delle società di capitali (+2,9%). Consolidato il tasso di natalità, soprattutto a Livorno (+2,3%). Pesante aumento delle cessazioni anche se dovuto in larga parte alle cessazioni d’ufficio. In aumento le unità locali con sedi decisionali fuori provincia.

Al 30 marzo 2017 le sedi d’impresa presenti nel Registro della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ammontavano a 61.777, in pratica lo stesso numero dello stesso periodo dell’anno precedente (+19 unità, +0,03%). In termini di variazioni tendenziali, il nostro territorio fa meglio della media delle province toscane (-0,2%), non di quelle italiane, per le quali si calcola un aumento dello 0,2%. Come sovente accade allo scadere del primo trimestre di ogni anno, il livello d’imprese esistente tende ad una diminuzione congiunturale ed il 2017 non fa eccezione: rispetto al quarto trimestre 2016, infatti, gli stock imprenditoriali locale (-0,5%), regionale (-0,5%) e nazionale (-0,4%) evidenziano tale andamento.

Il primo trimestre del 2017 affievolisce ma non interrompe il positivo trend espansivo che si osserva dall’inizio del 2014 per Livorno e dalla metà del 2015 per Grosseto.

Sedi d’impresa registrate: valori assoluti, variazioni assolute e percentuali

Confronto I° trim. 2016/2017

Territorio I° trim. 2016 I° trim. 2017 Var. ass. Var.%
Grosseto 28.901 28.926 25 0,1%
Livorno 32.857 32.851 -6 0,0%
CCIAA Maremma Tirreno 61.758 61.777 19 0,0%
Toscana 413.513 412.796 -717 -0,2%
ITALIA 6.038.891 6.051.290 12.399 0,2%
Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Maremma e Tirreno su dati Infocamere

Anche nei primi tre mesi del 2017 continua, soprattutto per le nuove norme di semplificazione che consentono la nascita di srl semplificate, la robusta e generalizzata crescita tendenziale delle società di capitale (+2,9%) ed un contestuale calo delle società di persone (-2,2%). Le due tipologie di forme giuridiche societarie caratterizzano poco più di 40 imprese su 100 a livello locale, mentre la parte più cospicua, 58 imprese su 100, è costituita dalle imprese individuali, aggregato che subisce una piccola variazione tendenziale al ribasso (-0,1%). La classe di natura giuridica meno diffusa, quella delle cosiddette “altre forme”, risulta in buon aumento tendenziale a Livorno e Grosseto (+1,0%).

Nel periodo gennaio-marzo 2017, a Grosseto si sono avute 605 iscrizioni contro 793 cessazioni, a Livorno 742 iscrizioni e 877 cessazioni: in entrambe le province, dunque, i saldi sono stati ampiamente negativi, rispettivamente per 188 e 132 unità, comunque di segno opposto all’andamento osservato nel medesimo periodo del 2016 (+13 unità Grosseto, +21 Livorno).

Le iscrizioni risultano in moderato aumento sul piano tendenziale, con la media dei due territori (+1,1%) che si allinea agli andamenti regionale e nazionale, ma che beneficia in modo particolare dell’apporto grossetano (+2,0%).

Il numero di cessazioni appare in forte crescita tendenziale soprattutto in ambito locale (+28,4%) ma tale crescita è dovuta in buona parte all’influenza delle cessazioni d’ufficio[1], al netto delle quali la variazione tendenziale, pur sempre ampia, sarebbe stata nell’ordine dei 10 punti percentuali.

A fine marzo 2017 le unità locali registrate ammontavano a 14.984 unità, 6.901 ubicate in provincia di Grosseto e 8.083 in quella di Livorno. Il totale di sedi d’impresa più unità locali si attestava, dunque, a 76.761 cellule produttive. I centri decisionali delle imprese locali sono peraltro sempre meno presenti sui nostri territori: si assiste difatti ad una sostanziosa e uniforme crescita tendenziale delle unità locali aventi sede fuori provincia (+4,1%), mentre le unità locali con sede in provincia subiscono un arretramento di mezzo punto percentuale. Il livello di “plurilocalizzazione” delle due province (0,24 unità locali per ogni sede) resta più alto sia della media regionale, sia di quella nazionale.

Considerando l’andamento ciclico del tessuto imprenditoriale locale e ipotizzando che la forte spinta alla crescita osservata nel 2015 si riverberi con sempre minor forza negli anni successivi, a parità di altre condizioni il 2017 potrebbe risultare, fermo restando le tendenze manifestate, un anno caratterizzato da una scarsa crescita imprenditoriale in entrambe le province, soprattutto in quella di Livorno, la quale già nel 2016 aveva dato segnali in questo senso.

Il commento completo sull’andamento del sistema imprenditoriale per le province di Grosseto e di Livorno nel periodo gennaio–marzo 2017 è consultabile sul sito camerale. L’articolato approfondimento della situazione strutturale sarà invece inserito nel rapporto che verrà presentato in occasione della 15^ Giornata dell’Economia in programma, come noto, per il prossimo 15 giugno.

Il commento del Presidente Breda

“I dati congiunturali elaborati dal Centro Studi e Ricerche, relativi alla dinamica demografica delle imprese presenti sul territorio della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, evidenziano luci e ombre di un tessuto economico che per poter competere nelle sfide prossime venture attende risposte puntuali su alcune questioni ancora insolute. Viene confermata, ancora una volta, la particolare natura anticiclica del primo trimestre; infatti, pur in presenza di un trend espansivo, la crescita del numero d’imprese manifesta un certo rallentamento dovuto soprattutto ad un sensibile aumento delle cessazioni, peraltro imputabile a fattori non congiunturali. Nei primi tre mesi del 2017 si rinnova inoltre il processo di capitalizzazione del sistema imprenditoriale, a conferma di una progressiva riduzione del ritardo accumulato nei confronti dei valori medi regionali e nazionali.

Questi argomenti, così come più in generale il tema dello sviluppo del territorio, verranno approfonditi dettagliatamente con autorevoli interlocutori, il 15 giugno in occasione della 15^ Giornata dell’Economia”.

Il rapporto completo è scaricabile dal sito:

http://www.lg.camcom.gov.it/pagina1753_studi-e-ricerche.html

[1] Nel trimestre in esame le cessazioni d’ufficio sono più che triplicate rispetto al primo trimestre 2016: 352 contro 110.

Scritto da il 17.5.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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