KILLER IN CORSIA: INTERROGATORIO DI GARANZIA E COMMISSIONE REGIONALE
Agiornamento: il commento della CGIL sui dipendenti all’ospedale di Villa Marina.
Piombino (LI) – Costituita la Commissione di valutazione del rischio clinico a seguito dei fatti accaduti all’ospedale, al fine di accertare ed eventualmente migliorare i livelli di sicurezza della struttura di anestesia e rianimazione. La presiderà Riccardo Tartaglia, Direttore del Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti della Regione Toscana.
Per quanto riguarda le indagini invece questa mattina (lunedì) si è concluso nel carcere Don Bosco di Pisa, l’interrogatorio di garanzia durante il quale l’infermeria Fausta Bonino ha risposto alle domande del gip Antonio Pirato, del pm Massimo Mannucci e dello stesso procuratore di Pisa Ettore Squillace Greco.
L’avvocato difensore di Fausta Bonino, l’infermiera 55enne accusata di aver ucciso 13 paziente nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Piombino, ha fatto richiesta per gli arresti domiciliari. La Procura di Livorno si è riservata di esprimere un parere in merito.
L’avvocato Barghini aveva spiegato che seppur la sua assistita fosse innocente, i domiciliari avrebbero rappresentato una forma di sicurezza, perché se fosse subito liberata la Bonino rischierebbe per la sua incolumità visto il clamore mediatico della vicenda.
L’avvocato Cesarina Barghini delinea comunque un quadro di difesa ben chiaro.
Gli inquirenti secondo il legale della difesa sono stati abilmente depistati e la procura non ha seguito nessun’altra pista alternativa, con l’infermiera che era il soggetto più debole e più facile da colpire da chi aveva interesse a coprire determinate lacune o inadempienze.
L’avvocato si chiede poi perché non sono state utilizzate le telecamere per inchiodare il colpevole oppure perché non è stato somministrato il solfato di protamina per bloccare le emorragie sui pazienti in fin di vita. «Se ci fossero state le telecamere – fa notare Barghini – si sarebbero potute salvare tre persone».
La “palla” ora passa in mano agli inquirenti che cercheranno di trovare delle risposte convincenti per i giudici a queste domande.
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La commissione regionale si avvarrà invece dei seguenti esperti:
Organizzazione e procedure cliniche terapia intensiva
Gianni Biancofiore, direttore sod anestesia e rianimazione AOU Pisa, past president sezione Toscana SIARTI;
Marco Feri, direttore dipartimento terapia intensiva ASL sudest, presidente Tuscany intensive care group;
Nunzio De Feo, Coordinatore infermieristico AOU Pisa, membro Direttivo Tuscany intensive care group
Patologia della coagulazione e tecniche di laboratorio;
Daniela Poli, dirigente medico del Centro malattie tromboemboliche di Careggi e Vicepresidente della Federazione Centro malattie tromboemboliche, esperta internazionale;
Domenico Prisco, ordinario medicina interna Università di Firenze ed esperto di malattie tromboemboliche, editor Internal and Emergency Medicine;
Cristina Legnani, biologo Dirigente I livello presso Laboratorio Specialistico di Coagulazione della U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione “Marino Golinelli”, Dip. Cardio-ToracoVascolare, Azienda Ospedaliera di Bologna, Policlinico S. Orsola – Malpighi
Problemi psicologici e stress lavorativo
Laura Belloni, Centro Criticità relazionali AOU Careggi
Documentazione clinica
Massimo Martelloni, direttore medicina legale asl nordovest e presidente COMLAS
Mortalità in terapia intensiva
Guido Bertolini, responsabile nazionale Centro di coordinamento GIVITI, Istituto Mario Negri Milano, il maggior esperto di mortalità nelle terapie intensive
Come Centro GRC ne faranno parte, oltre a Riccardo Tartaglia, anche Tommaso Bellandi (referente rischio clinico area nordovest) ed esperto di fattore umano (ergonomo certificato) e Sara Albolino esperto di affidabilità dei sistemi (ergonomo certificata).
La commissione regionale per procedere all’analisi della correttezza delle procedure adottate dalla USL e delle eventuali azioni di controllo messe in atto a livello locale, con chiarimento dei responsabili dell’attuazione e verifica delle procedure clinico-assistenziali e di gestione del rischio, lavorerà a stretto contatto della Direzione dell’Assessorato, mentre la Direzione ed il personale della USL nordovest garantiranno la massima collaborazione ed il supporto per l’accesso a tutta la documentazione ed agli ambienti del reparto.
La USL nordovest sarà rappresentata nella Commissione dal dottor Ferdinando Cellai, direttore struttura complessa anestesia e rianimazione.
Entro 15 giorni è richiesta alla commissione una relazione preliminare.
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CGIL: VILLA MARINA, PER I LAVORATORI CHIEDIAMO SERENITA’
“La vicenda della presunta serial killer di Villa Marina non può infangare il lavoro di una struttura che opera con alti standard, nonostante soffra delle carenze da cui è afflitto tutto il comparto sanitario” Così la Funzione Pubblica CGIL provincia di Livorno commenta la sconcertante vicenda che ha letteralmente travolto il presidio ospedaliero di Piombino nell’ultima settimana.
“La giustizia deve ancora fare il suo corso – prosegue Simone Assirelli, che per la segreteria segue il territorio – qualora venissero confermate le accuse, si tratterebbe sicuramente di una vicenda gravissima, per cui dovranno essere accertate le responsabilità e dovrà essere garantita Giustizia, che però va letta in tutta la sua drammatica unicità e non per questo, quindi, deve avere conseguenze su tutto il personale del comparto”.
“Naturalmente i problemi dei lavoratori non giustificano alcuna inadempienza rispetto al lavoro che gli operatori sanitari sono chiamati a svolgere – sottolinea Assirelli – e, viste le condizioni date, i numeri ci dicono che i lavoratori della sanità della nostra provincia hanno alte professionalità e lavorano al meglio, nonostante le criticità”.
“Come CGIL – conclude il responsabile – ribadiamo la nostra vicinanza alle famiglie e ai cari delle vittime e ci auguriamo che le autorità facciano luce al più presto sul caso di Villa Marina, auspicando che i lavoratori tornino a operare in un clima di serenità”.