PIOMBINO: INDUSTRIA E LAVORO, UNO SCAMBIO CULTURALE CON LA RUHR
Piombino (LI) – Un volume che parla del lavoro, decine e decine di ritratti fotografici di lavoratori in Toscana realizzati da Pino Bertelli a seguito di uno progetto culturale tra Piombino e la regione tedesca della Ruhr. Si tratta del volume “Uomo e macchina. Il lavoro in Toscana” catalogo della mostra fotografica di Bertelli in Germania realizzata alla fine di maggio, pubblicato dalla LWL-Industriemuseum di Hattingen.
L’amministrazione comunale ha deciso di presentarlo nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa martedì 8 settembre in Comune, sala consiliare, approfittando della presenza in città del direttore del sistema museale industriale di Hattingen Robert Laube. Presenti il sindaco Massimo Giuliani, l’assessore alla cultura Paola Pellegrini, l’autore Pino Bertelli e la documentarista Paola Grillo, Sabine Korth fotografa e curatrice del progetto.
“La pubblicazione di questo volume, oltre al valore in sé che riveste, rappresenta anche un’occasione per promuovere una riflessione importante e costruttiva sul particolare momento storico che stiamo vivendo – ha affermato il sindaco Massimo Giuliani – E’ la prima volta che il modello mono-industriale su cui si era basata buona parte della nostra storia dalla fine del XIX secolo, subisce un profondo cambiamento. E questo dialogo e sinergia di esperienze tra due realtà accomunate dall’industria e dalla riconversione economica, anche se con modalità e vicende diverse, può offrire degli spunti importanti per gestire il cambiamento. Avere qui Laube è emblematico e significativo. Ci accomuna la volontà di costruire qualcosa di nuovo e di diversificare. Un cambiamento che possiamo documentare attraverso le foto di Pino Bertelli. Guardando le sue foto si riesce a leggere nell’attimo dello scatto tutta una serie di emozioni, considerazioni, curiosità e suggestioni che solo la fotografia come forma d’arte può suscitare”.
“Si presenta un libro che testimonia un lavoro e una conoscenza avviati da tempo anche da Robert Laube – ha detto l’assessore alla cultura Paola Pellegrini – La cultura del suo paese e la sua sensibilità del mondo industriale gli hanno permesso di cogliere tutta una serie di caratteristiche e di ricchezze del nostro territorio. Il nostro obiettivo è di mantenere in questa realtà industriale la memoria dei 100 anni di siderurgia, che noi abbiamo il dovere di conservare, anche in funzione di una diversificazione economica di qualità. Hattingen ci fornisce un bell’esempio di questo. Siamo interessati quindi a metterci in comunicazione avviando anche progetti di scambio didattico tra i due paesi. Così come abbiamo inoltre l’esigenza di approfondire e dare corpo a una serie di iniziative: il recupero dell’altoforno con caratteristiche simili al recupero dell’Afo4, attraverso una riproduzione con tecnologia laser 3D, procedere con l’acquisizione dell’archivio documentale Lucchini, completare la digitalizzazione dell’archivio fotografico Lucchini digitalizzato in parte (10.000 foto).”
In quest’ottica è in programma un convegno nazionale sulla storia della siderurgia con il gruppo di Ricerche storiche e Aipai, in memoria di Ivan Tognarini, il 5 e il 6 dicembre a Piombino.”
Documentare il passato dunque, per non perdere la nostra identità, ma anche il presente e il futuro. Pino Bertelli a questo proposito ha ricordato il suo lavoro iniziato nel 2014 per documentare il cambiamento della città e della sua gente. “Con il cambiamento delle città cambiano anche i volti delle persone – ha detto Bertelli – Le persone ritratte nel posto di lavoro e nelle loro case rappresentano un ponte e un’importante testimonianza di ciò che siamo. Fra 10 anni rappresenteranno le facce del cambiamento, della dignità, del lavoro e della bellezza.”
Infine Robert Laube, nel ringraziare l’amministrazione comunale, ha ricordato il valore di questo scambio tra Regioni. La mostra realizzata ad Hattingen, che rimarrà aperta fino a metà ottobre ha funzionato bene. E’ importante lavorare per rafforzare l’identità di un luogo. Il vostro territorio ha un grande tesoro, una tradizione siderurgica che parte dagli Etruschi e che può mettersi a sistema in maniera sinergica anche con la vicina Follonica. Il “Magma” di Follonica è il miglior museo siderurgico che abbia mai visto ma si occupa solo di storia del ‘900. Per questo è importante lavorare insieme a livello territoriale.”
Fonte: comune Piombino