LIVORNO: MEETING INTERNAZIONALE SUI CETACEI

l'area di mare interessata dal santuario Pelagos

l’area di mare interessata dal santuario Pelagos

LIVORNO – L’ incontro internazionale che si è tenuto venerdì 12 giugno a Livorno  potrebbe diventare un punto di svolta per il Santuario Pelagos, l’area istituita a difesa dei cetacei secondo un Accordo  firmato da Italia, Francia e Principato di Monaco nel 1999 ma ancora con tutela ‘sulla carta’.

L’area dell’accordo Pelagos è l’habitat principale delle Balenottere comuni (il più grande mammifero del Mediterraneo e il secondo al mondo) dei capodogli, di delfini e stenelle. Insieme ad altre 16 associazioni il WWF aveva già lanciato un Appello lo scorso marzo chiedendo di consolidare la collaborazione tra gli Stati  firmatari (Italia, Francia e Principato di Monaco) rispettando l’impegno internazionale affinchè Pelagos diventi un esempio internazionale di conservazione di biodiversità marina.

Nel Museo di Storia naturale del Mediterraneo di Livorno, dopo 16 anni dalla sua istituzione, si sono riuniti i comuni aderenti alla Carta di Parternariato Pelagos. Un’occasione speciale che ha visto anche il WWF presente insieme alle altre ong italiane, monegasche e francesi. Insieme ai comuni, tra i quali anche Piombino e San Vincenzo, vi saranno istituzioni, tra cui il Ministero dell’Ambiente italiano, i rappresentanti dei governi francesi e monegaschi, la Guardia costiera italiana, ricercatori, eccetera.

In quest’occasione il WWF ha presentato i risultati di un’attenta analisi sullo stato di ‘salute’ del santuario e le proposte per rendere efficace la sua gestione. Tra i punti deboli evidenziati nel documento, il fatto che lo stesso Accordo ha istituito un’area Santuario’ giuridicamente debole e non riconosciuta nei paesi firmatari come reale area marina protetta. Per questo non esiste ancora un Ente gestore vero e proprio. Esiste un Segretariato Permanente ma non possiede responsabilità chiare, né i mezzi finanziari per garantire uno stato di conservazione favorevole.

Tra le richieste del WWF, quella di ottenere una governance efficace ed estesa con un piano di gestione rivisto e più operativo; la definizione di obiettivi precisi da raggiungere sui temi più caldi come inquinamento, traffico marittimo con l’obiettivo di limitare o eliminare i rischi di collisioni tra navi e balenottere nell’area del Santuario e in quelle limitrofe. Uno degli strumenti indicati è, ad esempio, la creazione di un network delle aree marine protette già presenti nei tre paesi.  Inoltre l’aumento delle risorse disponibili, umane ed economiche, (attualmente 8 centesimi di euro per ettaro rispetto a un budget medio di 10-100 euro al km2 solitamente disponibile per le aree protette).

Oggi poco più dell’1% dell’intero Mar Mediterraneo è sotto protezione e il Santuario Pelagos farebbe salire al 5% la percentuale protetta del Mediterraneo se godesse della necessaria tutela. Il sito del WWF dedicato all’argomento è http://mediterraneo.wwf.it/

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Piombino al primo meeting internazionale dei Comuni del Santuario Pelagos

Si è svolto venerdì 12 giugno al museo di storia naturale del Mediterraneo di Livorno il primo incontro internazionale dei Comuni aderenti al partenariato del ‘Santuario Pelagos’, l’area istituita a difesa dei cetacei secondo un accordo firmato nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco, e a difesa dell’habitat principale delle balenottere comuni (il più grande mammifero del Mediterraneo) dei capodogli, di delfini e stenelle. Per il Comune di Piombino ha partecipato all’incontro l’assessore all’ambiente Marco Chiarei.

“L’invito a questo meeting – ha dichiarato l’assessore – è senza dubbio un grande riconoscimento perché solo noi e il comune di Viareggio abbiamo avuto la possibilità di parteciparvi E’ stata infatti la prima vera occasione in cui il ministero dell’ambiente, in collaborazione con quello francese, ha convocato tutti i comuni aderenti alla carta di partenariato del santuario Pelagos”.

“In questa sede – ha proseguito Chiarei – abbiamo elencato le attività di sensibilizzazione, informazione, divulgazione e formazione dei giovani e più in generale della cittadinanza e le modalità operative in caso di eventi di spiaggiamento. E’ stata l’occasione anche per spiegare concretamente le sinergie messe in atto per la gestione dello spiaggiamento del grosso cetaceo avvenuto nella Costa Est nel 2012”.

Tra gli aderenti all’accordo si possono contare comuni italiani e francesi, in quel tratto di mare che abbraccia la l’alto Tirreno, la Costa Azzurra, la Corsica fino a lambire la Sardegna.

L’obiettivo del ministero dell’ambiente, in prima linea nell’organizzazione assieme all’omologo francese, è quello di valorizzare le iniziative adottate nell’ambito del partenariato, creare nuove sinergie transfrontaliere a livello regionale e internazionale e stabilire un primo bilancio dell’attuazione della Carta.

A questo proposito Chiarei ringrazia l’on. Velo per il suo impegno nell’organizzazione dell’iniziativa, utile ad implementare rapporti e relazioni tra comuni aderenti, e a offrire possibilità concrete di partecipazione a bandi di finanziamento transfrontalieri”.

 

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