REGIONALI: RIAMMESSA DAL TAR “LEGA TOSCANA-PIU’ TOSCANA”

il simbolo contestato

il simbolo contestato dalla Corte d’appello

FIRENZE – Riammessa la lista “Lega Toscana–Più Toscana” che appoggia assieme a Forza Italia la candidatura a presidente della Regione di Stefano Mugnai. Per il Tar, a cui erano ricorsi gli esclusi dopo la bocciatura della Corte di appello, il contrassegno scelto non è infatti confondibile con quello usato in precedenza da altri partiti e movimenti. E non ci sarebbero dunque gli estremi previsti dalla legge per l’esclusione.

Rimangono così sette i candidati presidenti su cui saranno chiamati ad esprimersi gli elettori in cabina elettorale il 31 maggio, ma tornano dieci le liste ammesse che li sostengono: sei e nove a Pisa, dove rimane la bocciatura nella sola circoscrizione della lista “Democrazia Diretta” che non ha rispetto l’alternanza di genere uomo-donna per le candidature degli aspiranti consiglieri regionali.

Il 31 maggio correranno dunque per la presidenza e per i quaranta posti in Consiglio regionale i seguenti candidati e liste, in rigoroso ordine alfabetico:

Claudio Borghi, candidato della Lega Nord e di Fratelli d’Italia

Gabriele Chiurli, sostenuto dalla lista Democrazia Diretta (ma che non sarà presente nella circoscrizione di Pisa)

Tommaso Fattori, candidato della Lista Sì Toscana a sinistra

Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S

Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc

Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia e Lega Toscana-Più Toscana

Enrico Rossi, sostenuto dal PD e dalla lista Popolo toscano

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MAT: RIDICOLA LA BOCCIATURA DI “LEGA TOSCANA-PIÙ TOSCANA”

TOSCANA – Rimangono sette i candidati presidenti per la Toscana, ma scendono (per il momento, ndr.) da dieci a nove le liste ammesse che li sostengono. E’ l’effetto della decisione della Corte di appello  maturata l’8 maggio che ha escluso da tutte le tredici circoscrizioni regionali la lista Lega Toscana-Più Toscana che appoggiava la candidatura di Stefano Mugnai, ora sostenuto solo dalla lista di Forza Italia. L’ha esclusa perché ha presentato un contrassegno troppo simile e confondibile con quello “notoriamente usato in precedenza da altri partiti o movimenti”. Una fattispecie di esclusione ben precisa e prevista dalla legge sul procedimento elettorale. Da parte degli esclusi è possibile il ricorso ora al Tar, ricorso che consideriamo ovvio.

«La “giustizia” è davvero diventata una barzelletta – commenta Alessandro Mazzerelli – la Corte di Appello di Firenze ha escluso dalla competizione elettorale la lista “Lega Toscana-Più Toscana”, perché si definisce “Lega”. Francamente, da ogni punto di vista, la cosa è letteralmente infondata e ridicola. Infatti, il pensiero di chiamare “Lega”, un’organizzazione politica che fungesse da cartello elettorale per i Movimenti Autonomisti e Indipendentisti della Regione geografica italiana, venne in mente al sottoscritto e a Bruno Salvadori, parlamentare valdostano di origine toscana, all’inizio del 1979!!!

Scomparso nel 1980 il Salvadori, Umberto Bossi si è appropriato della definizione” Lega” per dar vita ad un partito lombardocentrico che non ha nulla a che vedere con le vere Autonomie e con i fini per i quali, insieme al Salvadori, avevo pensato ad una Lega. Ricordandomi benissimo dell’accordo con Bruno Salvadori, quando all’inizio dell’invasione extracomunitaria fui “costretto” a fondare nel 1989 il Movimento Autonomista Toscano (MAT), per difendere i diritti degli Ultimi della Toscana, pensai quasi subito anche al termine “Lega”.

Infatti il MAT può chiamarsi anche Lega Autonomista Toscana in forza di due rogiti notarili e della sua presentazione alle elezioni del Senato nel 1994 e alle elezioni amministrative di Grosseto, Arezzo e Siena con la denominazione MAT-Lega Autonomista Toscana.

Ovviamente – conclude Alessandro Mazzerelli – nessuno sollevò la questione del termine “Lega”, che come il termine “Partito” non è proprietà esclusiva di nessuno. Storicamente, ad essere precisi, il termine “Lega” sarebbe quindi prima del MAT che della Lega bossista , ma come sappiamo la “giustizia” non è di questo mondo, figuriamoci se lo è della Corte di Appello di Firenze».

Movimento Autonomista Toscano
www.mat-toscanalibera.org
info@mat-toscanalibera.org
Tel. 347/2342482

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Il MAT – Movimento Autonomista Toscano è presente alle Elezioni Regionali Toscane 2015 nella lista “Lega Toscana – Più Toscana” che appoggia il candidato Governatore Stefano Mugnai con i suoi seguenti candidati.

* Alessandro Mazzerelli – Presidente e Fondatore del Movimento (Collegi di Arezzo e Livorno)

* Maria Rosa Rossi (Collegi di Arezzo e Pisa)

* Alessandro Peri (Collegi di Grosseto, Siena e Grosseto)

* Roberta Saccani (Collegi di Grosseto, Siena e Livorno)

* Modiano Zucconi (Collegio di Pistoia)

* Nausica Tommasi (Collegio di Pistoia)

Soltanto i suddetti candidati rappresentano ufficialmente il MAT e le sue posizioni e proposte per le prossime elezioni regionali.

I principali impegni programmatici sono i seguenti:

1) Difesa dei nostri “Ultimi” (disoccupati, poveri, emarginati, anziani, disabili, giovani coppie) aggrediti dall’invasione extracomunitaria (invasione voluta e sostenuta dal PCI, oggi PD, e dall’imprenditoria sfruttatrice di manodopera a basso costo, che il MAT denuncia fin dal 1989)

Si richiedono:

* il blocco immediato di qualsiasi ulteriore arrivo di “rifugiati”, che altro non sono se non clandestini e invasori;

* lo smantellamento immediato di “centri di accoglienza”, campi Rom etc.;

* l’attivazione di capillari controlli di ordine pubblico per la prevenzione e la repressione dei reati compiuti dagli extracomunitari (droga, furti, prostituzione, lavoro nero etc.);

* l’introduzione della residenza da un congruo numero di anni sul territorio come criterio nelle graduatorie per alloggi, impieghi, posti negli asili, rilascio di autorizzazioni commerciali, prestazioni sanitarie;

* l’elargizione di specifiche indennità per i disoccupati Toscani 40-50enni e per le badanti e baby-sitter Toscane.

2) Sostegno dell’agricoltura, della piccola e media impresa e dell’artigianato Toscano

Si richiedono:

* la concessione di agevolazioni fiscali per le nuove imprese aperte da Toscani;

* lo sviluppo di reti di vendita di prodotti esclusivamente Toscani;

* l’attivazione di “Sportelli Trova Lavoro” riservati ai Toscani;

3) Battaglia Localista e Autonomista, in coerenza con l’ideale dei “20.000 Sanmarini”

Si richiedono:

* uno Statuto Speciale, a cui la Toscana ha diritto, storicamente ed economicamente, analogo a quello accordato alle altre regioni a statuto speciale;

* la suddivisione della regione geografica italiana in 9 “Regioni” o “Stati” autonomi, in luogo delle attuali 20, con l’eliminazione di enti inutili come le provincie e il potenziamento del ruolo dei Comuni;

4) Codice di Comportamento, o “Decalogo”, Solidale (redatto congiuntamente da Mazzerelli e Don Milani nel 1966 a Barbiana), di cui si richiede la rigorosa applicazione per ogni amministratore pubblico, che prevede:

* i divieti di ricoprire più di una carica pubblica, di rimanere per più di due volta alla stessa carica pubblica, della pubblicità personale dei candidati a qualsiasi carica pubblica, di ricoprire una carica pubblica e una di Movimento, di costituire correnti o gruppi di potere, di aprire uffici per la promozione del clientelismo, l’obbligo della dichiarazione annuale, pubblica e giurata, di tutti i redditi e di tutte le proprietà, l’irreprensibilità morale nella vita pubblica e privata, la predisposizione della lista dei candidati mediante una “scala dei meriti”, l’esercizio della politica come servizio, evitando qualsiasi contrasto personale con gli altri servitori.

I candidati del MAT, infine, si impegnano pubblicamente alla rinuncia, salvo quanto percepito a titolo di rimborso spese, agli emolumenti spettanti ai Consiglieri Regionali, che saranno devoluti per la promozione di iniziative e progetti a tutela e difesa dei nostri ULTIMI.

 

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Scritto da il 13.5.2015. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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