PARODI: L’ACQUA “BENE COMUNE” E’ SOTTO ATTACCO
Suvereto (LI) – Il Governo Renzi – secondo il sindaco di Suvereto Parodi – da diversi mesi ha impresso una decisa accelerazione ai processi di privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali attraverso meccanismi che intendono aggirare l’esito del referendum del 2011.
“Non si obbliga più alla privatizzazione, come fece il Governo Berlusconi” interviene sull’argomento il sindaco Parodi “ma si favoriscono processi che puntano a raggiungere il medesimo obiettivo incentivando esplicitamente le dismissioni delle azioni dei comuni, tra l’altro in contrasto con la disciplina comunitaria che invece la indica come scelta possibile da parte degli stati membri e dei rispettivi Enti Locali, e favorendo economicamente i soggetti privati e i processi di aggregazione tra aziende.”
Pochi giorni fa il Senato ha approvato il disegno di legge delega Madia sulla Pubblica Amministrazione, le norme inserite negli articoli 13 e 14 puntano a limitare drasticamente la possibilità di gestione pubblica, incentivano i processi di aggregazione tra aziende intorno ai quattro colossi multiutilities attuali – A2A, Iren, Hera e Acea – già collocati in Borsa, oltre a favorire la perdita del controllo pubblico dei soggetti gestori.
“Il processo tramite il quale s’intende raggiungere la discesa della partecipazione pubblica in Hera dal 51 % al 38 % ne è la concreta e drammatica conferma” continua Parodi “processo contro cui è in atto una forte mobilitazione dei comitati per l’acqua dell’Emilia Romagna.”
E come se non bastasse, Mercoledi’ 6 maggio i sindaci membri si riuniranno a Livorno per discutere la proposta formulata in questi giorni dall’AIT (Autorita’ Idrica Toscana) per aumentare le tariffe sulle bollette dell’acque del 4,6% medio, in continuita’ con le direttive contabili dell’AEEGS (Autorità per l’energia e il gas, che da due anni si occupa anche del sistema idrico).
“Questo portera’ un aggravio sulle tasche dei cittadini che, grazie alle poltiche fallimentare di ASA, ha visto crescere esponenzialmente i costi e diminuire i servizi” continua Parodi “ASA che ha in concessione dai Comuni la rete idrica, ha proposto in questi giorni ai Sindaci di rinunciare in via definitiva a parte del canone di affitto perche’ in difficolta’ economica”.
La situazione e’ paradossale: da una parte si chiede di ratificare un aumento delle tariffe e dall’altra ASA chiede uno sconto sul canone. Questo scenario evidenzia il fallimento della gestione misto pubblico/privata dell’acqua che in questi anni ha portato solo costi e pochissimi interventi sostanziale sulla rete che registra perdite oltre il 40%.
Invece di ottemperare alla volonta’ di 27 milioni di italiani che, con il referendum avevano espresso delle precise indicazioni, e cominciare a ripensare ad una gestione funzionale e pubblica del servizio, si spinge verso una privatizzazione totale che inevitabilmente portera’ condizioni sempre piu disastrose per i cittadini.
“Come cittadini non abbiamo bisogno di soci privati disposti solo a spartirsi utili” conclude il Sindaco di Suvereto “ma capaci di fare investimenti sostanziali per migliorare un servizio fondamentale come questo”.
” invece di ottemperare alla volonta’ di 27 milioni di italiani che, con il referendum avevano espresso delle precise indicazioni…”, dice il Sindaco Parodi. Il referendum fu vincente perché sostenuto dal PD, in pratica fu un referendum anti Berlusconi. Questo serviva ai quei signori e nient’altro. Pe questo si impegnarono per la sua buona riuscita. Ma i carrozzoni di potere partitocratico come ASA, devono seguire ben altre logiche (di potere, appunto) e per loro, l’acqua pubblica viene all’ultimo posto.