VAL DI CORNIA: «ANCHE SULLA SOVRACOMUNALITA’ I SOLITI PROCLAMI»
Piombino (LI) -Riceviamo e pubblichiamo dalle liste civiche della Val di Cornia.
«Sui temi della sovracomunalità, del marketing territoriale e della ricerca di fondi europei, limitandosi agli ultimi mesi, abbiamo assistito all’ennesimo balletto di proclami da parte delle maggioranze. L’annuncio della volontà di proseguire, ma forse sarebbe meglio dire cominciare, un percorso che porti verso l’Unione dei Comuni è solo di qualche mese fa, peraltro con la volontà di varcare i confini degli ambiti di associazione delle funzioni stabiliti dalla Regione, deroga questa negata dalla Regione stessa. Naturalmente su questo niente è stato fatto, nemmeno una iniziale valutazione dei possibili assetti istituzionali e conseguenze amministrative che i cittadini attendono dal 2009.
In seguito abbiamo assistito all’annuncio della “Rete d’Imprese” promossa dalla società Parchi Val di Cornia, che sarebbe a nostro avviso l’ente più adeguato a gestire marketing territoriale e ricerca di fondi europei per il terzo settore, ma che negli ultimi anni è stata privata di importanti risorse dai Comuni e di politiche finalizzate ad investire per il suo progresso non riuscendo così ad attirare finanziamenti, mentre nella prima stagione della sua esistenza riuscì ad acquisire e spendere diversi milioni di euro per realizzare progetti all’interno dei parchi.
Per ultimo l’annuncio di Val di Cornia Smart Land, un’associazione Pubblico-Privato anch’essa finalizzata all’acquisizione di fondi europei.
Ma ad oggi, di fronte al moltiplicarsi di soggetti istituzionali, pubblici e privati, una prima valutazione emerge con chiarezza: mancano i progetti. Le amministrazioni in carica sono incapaci da anni di strategie e visioni di largo respiro. La progettualità condivisa degli anni 70, 80 e 90 ha lasciato il posto ad un provinciale ripiegarsi di ogni Comune sulle proprie problematiche ed i propri punti forza, senza capacità di metterli in comune con i territori vicini. La sensazione è che basterebbe un ente a chiedere i fondi, se solo si sapesse come spenderli.
Venendo al testo della Delibera votata a Piombino, San Vincenzo e Campiglia M.ma, segnaliamo come già sulla stampa (Il Tirreno 14 Febbraio 2015) l’iniziativa fosse stata lanciata con l’esplicita paternità del professor Renato Di Gregorio, titolare dell’azienda Impresa Insieme. Non capiamo perché di questa azienda non facciano menzione né le delibere né la Convenzione dell’Associazione. O meglio lo capiamo benissimo, ed in tale caso verrebbe da chiedersi come intendano i Comuni affidare all’azienda i servizi indicati nella Convenzione.
L’associazione avrà una struttura farraginosa e pesante, con diversi organi interni composti da amministratori, funzionari e cittadini, che dovrebbero conseguire il risultato, peraltro espresso in modo piuttosto vago, di sviluppare progetti portati avanti da giovani volontari, unificare le pratiche amministrative dei comuni soci ed accedere ai finanziamenti europei messi a disposizione attraverso la Regione.
Secondo le delibere adottate i costi saranno annui saranno di 2000 € per i comuni sotto i diecimila abitanti e di 4000 € per quelli sopra i diecimila, ma questi costi potranno essere autonomamente aumentati dalle Giunte Comunali, senza coinvolgimento dei Consigli, fatto che riteniamo gravissimo.
Realmente resta difficile capire che bisogno ci sia di moltiplicare enti e società in questo momento in cui tutti acclamano semplificazione, economie e snellimento delle procedure, e ci chiediamo perché, a fronte di questo fiorire di nuove aggregazioni, non si riesca a sviluppare progetti coerenti, credibili ed attuabili per sostenere l’economia del territorio.
Una delle nostre proposte è quella di creare una rete di piste ciclabili che colleghi i parchi, le spiagge, le terme ed i centri abitati della Val di Cornia. In questo settore i fondi europei sono numerosi e la Società dei Parchi sarebbe il soggetto più adatto a realizzare l’intervento, senza bisogno di inventare altre inutili e costose sovrastrutture».
Assemblea San Vincenzina,
Assemblea Popolare Suvereto,
Comune dei Cittadini,
Un’altra Piombino