PIOMBINO: CEVITAL INCONTRA I SINDACATI NAZIONALI

Luciano Gabrielli, Mauro Faticanti e Maurizio Landini

L. Gabrielli, Mauro Faticanti e Maurizio Landini

Piombino (LI) – Si è tenuto oggi intorno alle 11 l’incontro, richiesto già da tempo dal gruppo algerino, che voleva confrontarsi col massimo livello del sindacato nazionale, tra il presidente di Cevital, Issad Rebrab, e i vertici nazionali dei sindacati metalmeccanici. Presenti i segretari di Fiom e Uilm, Maurizio Landini e Mario Ghini, e il responsabile della siderurgia per la Fim, Sandro Pasotti. Prima del confronto in azienda, il segretario della Fiom Landini ha incontrato i delegati di fabbrica della Fiom nella sede di via Roma.

Per quanto riguarda il calendario dei prossimi incontri: Giovedì si svolgerà un secondo faccia a faccia tra Rsu e i rappresentanti di Cevital, stavolta sulla situazione di logistica e Tpp, e a seguire gli altri reparti, con la chiusura della contrattazione fissata per il 17 febbraio. Dal 18 al 20 invece il confronto sarà tra i segretari di Fim, Fiom e Uilm e per la valutazione complessiva sui riassunti (si parte nella trattativa da 1860 persone), e sugli accordi aziendali, che Cevital ha per il momento azzerato.

Maurizio Landini (Fiom): «Non si prende niente a scatola chiusa. Piombino deve avere garanzie senza perdere diritti ma sapendo che siamo in una trattativa. Ci muoveremo per un contrasto ai provvedimenti, e  metteremo in campo e discuteremo coi lavoratori tutte le azioni e le mobilitazioni necessarie sia sul piano sindacale e contrattuale, sia sul piano giuridico e legislativo, per contrastare provvedimenti che non condividiamo» come il Jobs Act coi suoi decreti attuativi.

«Anche la riforma degli ammortizzatori sociali – ha sottolineato – in realtà non estende le tutele a tutte le forme di lavoro e a tutti i disoccupati: continuiamo a essere un Paese che non ha un sistema universale di tutele, e che non combatte seriamente la precarietà. Vedremo anche i decreti, ma stando alla discussone e alle votazioni già fatte confermiamo che quella non è la strada. Siamo per estendere i diritti a tutti e siamo perché gli ammortizzatori sociali si riformino in un modo diverso, fino ad arrivare da un lato alla Cig a tutte le forme di lavoro, e dall’altro a prime sperimentazioni di reddito minimo garantito per chi è senza lavoro».

«Bene gli investimenti di Cevital, si può trattare; Confermiamo il giudizio positivo sul piano di investimenti di Cevital per la ex-Lucchini, perché gli accordi fatti prevedono la necessità di un’intesa coi sindacati sugli aspetti occupazionali e sulle condizioni normative, e gli investimenti sono la condizione per poter fare la trattativa. E’ stato confermato l’impegno agli investimenti – ha aggiunto Landini, spiegando che «ci è stato detto che stanno valutando, e decideranno nell’arco di poche settimane, quali migliori tecnologie utilizzare per la produzione dell’acciaio, valutando tutte le possibilità impiantistiche che Piombino può offrire».

Il leader della Fiom ha ribadito che «è necessaria la tutela di tutti i livelli occupazionali, e che nell’ambito della ridefinizione degli accordi aziendali dobbiamo trovare soluzioni che oltre all’occupazione tutelino anche i contenuti della prestazione lavorativa». Ogni accordo, ha concluso Landini, «dovrà avere il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici».

Mario Ghini (Uilm), conferma lavori a partire da primo aprile: «Oggi abbiamo rimarcato due punti fondamentali, in primis un taglio con il passato, cioè il fatto che ci sia un gruppo dirigente che sia in grado davvero di rilanciare questo sito e renderlo competitivo su tutti i fronti e due, la salvaguardia occupazionale.  Non possiamo pensare – ha aggiunto Ghini – che a priori ci sia un numero di lavoratori che rimanga fuori da questa operazione. Il fatto che faranno decadere tutti gli accordi del passato per noi non è un un buon punto di partenza. Quindi lavoreremo sulla garanzia occupazionale per tutti e sulla possibilità di recuperare il salario che loro oggi intendono rispettare».

«E’ stato il primo confronto nel quale – ha detto il coordinatore nazionale Sandro Pasotti (Fim) – ci hanno illustrato in modo dettagliato quello che pensano di fare nell’area siderurgica e sul polo logistico, porto e agro alimentare. Hanno confermato che sono a buon punto sulla decisione degli ordinativi per fare gli interventi di ristrutturazione e già dal primo aprile sono pronti a partire con i lavori. Ci hanno confermato inoltre che nell’arco di 24 mesi al massimo sono a pieno regime. Le questioni aperte sono due: una l’accordo sindacale che dovrà sancire le condizioni e l’utilizzo dei lavoratori e poi il problema del costo dell’energia su cui stanno lavorando con il Mise».

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 Lucchini, SEL: “Bene l’incontro con la proprietà. Se tutti fanno la propria parte, Toscana al riparo dal Jobs Act”

La deputata Marisa Nicchi e il coordinatore regionale Giuseppe Brogi commentano l’incontro tra i sindacati e la nuova proprietà

“Bene la conferma dei forti investimenti di Cevital sia per produrre acciaio nella ex Lucchini che per possibili nuove attività industriali e bene la volontà della nuova proprietà di trattare con i sindacati su livelli occupazionali e condizioni normative. Sembrerebbe l’avvio di un buon esempio di relazioni: proprietà e organizzazioni sindacali si siedono e lavorano per il bene di una parte importante di Toscana e del settore siderurgico nazionale”. E’ positivo il commento del segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Giuseppe Brogi, e della deputata di SEL Marisa Nicchi a proposito dell’incontro tra i rappresentanti dei sindacati nazionali Fiom, Fim e Uilm e il presidente di Cevital Issad Rebrab.

“Siamo sulla stessa lunghezza d’onda del segretario della Fiom Maurizio Landini – aggiunge Nicchi – A Piombino serve assoluta chiarezza sugli investimenti, i lavoratori non possono vivere alla giornata avvolti dalle tenebre delle incertezze. Servono garanzie chiare, dove i diritti dei lavoratori siano tutelati nel rispetto del loro futuro. L’inizio è promettente – conclude Brogi – e se le parti fanno bene il loro mestiere, la Toscana può mettersi al riparo dal Jobs Act anziché prefiggersi di sperimentarlo a danno dei lavoratori e delle lavoratrici”.

Scritto da il 11.2.2015. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 13 giorni, 23 ore, 40 minute fa

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