A ROMA PER PIOMBINO E LIVORNO: «PRIORITÀ IL LAVORO»

lucchini_2011FIRENZE – Attuazione dell’accordo di programma di Piombino e poi le iniziative per l’area di crisi di Livorno. Sono le due questioni che oggi sono state affrontate dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in due riunioni al Mise con il viceministro Claudio De Vincenti, presenti l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simocini, il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, il presidente della Provincia, Alessandro Franchi, il presidente di Logistica Toscana, Vanni Buonadio. Alla riunione dedicata a Livorno erano presenti anche il sindaco della città, Filippo Nogarin, e quello di Collesavietti, Lorenzo Bacci.

“Abbiamo messo in cima ai nostri impegni la questione del lavoro – ha affermato Rossi al termine dei due incontri – perché questa è la principale preoccupazione delle famiglie e dei nostri giovani. Sappiamo bene che non tutto dipende da noi. Però per quanto ci riguarda facciamo tutto il possibile per favorire la crescita e lo sviluppo della Toscana”.

Piombino. L’attuazione dell’Accordi di programma procede nel rispetto dei tempi. Sono stati deliberati dal Cipe 20 milioni destinati al finanziamento della rattomazione delle navi militari e 50 milioni per le bonifiche. Adesso l’iter è arrivato alla Corte dei Conti per il controllo finale, che dovrebbe concludersi entro un mese. Una volta che le risorse saranno disponibili saranno avviati i lavori, entro la primavera, da parte di Invitalia Ambiente, che sarà l’ente attuatore. Il tutto nel rispetto della clausola sociale contenute nell’Accordo per l’utilizzo dei lavoratori ex Lucchini in cassa integrazione.
Tempi più lunghi per la rottamazione delle navi militari. Su questo l’Autorità portuale è chiamata ad indire, entro l’estate, una gara per individuare l’impresa demolitrice e poi completare le opere infrastrutturali necessarie.
Il presidente della Regione ha inoltre posto il tema del costo dell’energia elettrica per le imprese del polo siderurgico, qualunque sia la fonte e il fornitore di provenienza. “Ho posto con forza questa questione – ha confermato Rossi – perché senza energia competitiva non si può far ripartire la siderurgia a Piombino. Ho chiesto al governo una risposta in grado di garantire la competitività delle imprese impegnate nel polo siderurgico”.

Livorno. La proposta di definire nero su bianco un Accordo di programma sull’area di crisi, sul modello di quello realizzato per Piombino, è stata accolta dal governo. Adesso si tratta di lavorare per definire contenuti, obiettivi, tempi. Al centro ci sono tre questioni: l’ammodernamento del porto con la nuova Darsena Europa (per cui la Regione ha già dato disponibilità per un finanziamento di 170 mil, così come ha fatto l’Autorità portuale: altrettanto impegno è stato richiesto al governo); efficienti collegamenti ferrovieri a partire dalla scavalco con l’interporto e la linea Pisa-Collesavietti-Vada; la zona franca doganale e gli incentivi per l’attrazione degli investimenti.

Fonte: Toscana Notizie

Scritto da il 23.1.2015. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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