NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 3 OTTOBRE 2014

PIOMBINO: MUORE CACCIATORE SUL PROMONTORIO

E’ morto per un incidente di caccia  Roberto Larini, 59 anni  di Piombino. Intorno alle 9 di ieri è stato colpito al volto da una fucilata esplosa da un altro cacciatore, un 73enne anch’egli piombinese.

A dare l’allarme è stato lo stesso 73enne che alla polizia, subito arrivata sul posto, ha raccontato di aver mirato ad una ghiandaia che si stava alzando in volo, colpendo invece inavvertitamente l’altro cacciatore che si trovava poco distante. Il commissariato di Piombino, che sta effettuando gli accertamenti per ricostruire la precisa dinamica dell’incidente, ha proceduto al sequestro dell’arma e avviato le pratiche per il ritiro del porto d’armi all’anziano cacciatore.

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FERRARI: «PERCHÉ HO DETTO NO ALLA TRASCRIZIONE DEI MATRIMONI TRA OMOSESSUALI»

Piombino (LI) –Il consigliere comunale Francesco Ferrari della lista Ferrari Sindaco spiega perché abbia votato no alla mozione finalizzata alla trascrizione dei matrimoni tra omosessuali trattata in consiglio comunale. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Il nostro non è stato un no ideologico o di preconcetto ‒ scrive Ferrari ‒. Anzi, riteniamo che qualsiasi coppia di fatto, anche quelle tra persone dello stesso sesso, abbia diritto ad un riconoscimento giuridico assimilabile a quello esistente tra moglie e marito.

Abbiamo votato contro la mozione finalizzata alla trascrizione dei matrimoni tra omosessuali in quanto riteniamo che un consiglio comunale non sia competente a decidere una questione di questo tipo: è il parlamento italiano l’unico organo deputato ad intervenire sulla trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso ‒ spiega Ferrari ‒. Del resto, la intrascrivibilità nei registri dello stato civile italiano di quel tipo di unione è stata ripetutamente sancita anche dalla Corte di Cassazione, sul presupposto della inidoneità dell’atto a produrre effetti in un Paese come l’Italia dove quel tipo di matrimoni non è contemplato.

Tra l’altro, per quei Comuni dove si è “azzardata” la trascrizione, sono scattate pesanti sanzioni proprio per la illegittimità della trascrizione; non vorremmo che anche il Comune di Piombino, e dunque i piombinesi, fosse chiamato a pagare ingenti somme di denaro per una decisione palesemente illegittima ‒ conclude Ferrari ‒. Senza tenere di conto poi che a beneficiare della mozione sarebbero solo coloro che hanno avuto la possibilità, anche economica, di sposarsi all’estero, determinando così disuguaglianze ed ingiustizie».

Francesco Ferrari, Consigliere comunale lista “Ferrari Sindaco”

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M5S SUI RIMBORSI: «NOI COI BANCHETTI INFORMATIVI, IL PD DISINTERESSATO»

Piombino (LI) – Il Movimento 5 Stelle testimonia di essere stato l’unico ad aver avvertito i cittadini dei possibili rimborsi e che la maggioranza PD non si preoccupa dei diritti dei cittadini. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Oltre 40 famiglie e numerose aziende piombinesi, per un totale che  supera i 20.000 euro, hanno potuto ottenere il rimborso a pochi giorni dalla scadenza ‒ inizia il M5S ‒. Tale diritto era stato chiaramente sancito da una sentenza della Corte  Costituzionale (335/08) che giudicava “illegittimi” gli oneri per la  depurazione, fatturati in bolletta negli anni 2003/2008 anche ad  utenze non allacciate alla fognatura. Il MoVimento 5 Stelle ringrazia i volontari che hanno permesso di  realizzare i banchetti informativi (provvisti di computer e collegamento internet) nelle zone della Città interessate nei giorni  19, 26 e 29 settembre.

Purtroppo molte famiglie che avrebbero avuto diritto a tali rimborsi  non hanno fatto domanda. Soldi andati in fumo in un momento particolarmente grave ‒ continua il Movimento ‒. Evidentemente l’informazione su questa scadenza non è stata così capillare e comprensibile. La responsabilità politica è chiara! Il giorno 4 settembre 2014 il MoVimento 5 Stelle propose in Consiglio Comunale di Piombino (pochi giorni dopo anche a Campiglia) un Ordine  del Giorno in cui si chiedeva di attivarsi per il rimborso automatico  di chi aveva diritto o, in caso di mancato accoglimento della  proposta, che almeno si andassero ad informare individualmente gli  aventi diritto (la cui lista era possibile ottenere attraverso il  gestore dell’acqua, Asa, oppure attraverso l’Autorità Idrica Toscana). Tale richiesta, di assoluto buonsenso (come dimostra il fatto che la  stessa AIT invitava, con nota del 5 settembre 2014, i Comuni a fornire  tale informazione, offrendo la collaborazione di Asa e di AIT), è  stata arrogantemente bocciata dalla maggioranza in Consiglio Comunale,  senza nemmeno esprimersi sul motivo di tale voto negativo.

Per il Partito Democratico, troppo impegnato a definire gli equilibri  di potere, i cittadini e i loro diritti vengono dopo. Resta da vedere se almeno il Comune di Piombino ha fatto, per le  proprie utenze, richiesta per tali rimborsi o se sono andati in fumo  ulteriori risorse pubbliche. Quanto alle famiglie che hanno visto negato il proprio diritto al  rimborso, in larga parte elettori di quelle forze politiche, sanno chi  ringraziare ‒ concludono i Pentastellati».

Movimento 5 Stelle Piombino

 

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COPPOLA: PERCHE’ QUELL’AREA PROPRIO ALLA COOP?

Riceviamo e pubblichiamo integralmente da Luigi Coppola UDC.

«Una cosa emblematica è accaduta, la delibera sulla COOP ha avuto un solo voto contrario, nonostante nella passata legislatura vi fossero state precise considerazioni che avrebbero dovuto vedere maggiore rigidità di giudizio da parte delle opposizioni. Ricordo che il R.U. per quel che riguarda le aree in questione, su cui dovrà sorgere il nuovo supermercato COOP, è stato appropriatamente elaborato per la COOP stessa, la quale ovviamente nel frattempo ne è diventata proprietaria.

Normalmente l’ente pubblico pianifica ed individua la destinazione d’uso di aree senza pensare ad un soggetto specifico.
Quella zona è inidonea ad accogliere la grande distribuzione per l’ assenza di una bretella parallela che fluidifichi il flusso del traffico verso il porto, nonchè per una serie di altre questioni di ordine urbanistico, fra le quali ad esempio la possibilità di poter prevedere una serie di servizi attinenti alla portualità, visto che la città pensa in grande per un adeguato sviluppo in quel’ambito.
Inoltre, nelle più evolute città italiane ed europee, ma forse non hanno grandi visione urbanistiche altrove, i centri commerciali di nuova costruzione sono ubicati in zone periferiche con adeguate infrastrutture e servizi annessi, non certo nel centro urbano ed in una zona con una viabilità già altamente congestionata.
Oramai nei centri urbani si pensa a sostenere il piccolo commercio al dettaglio, creando i centri commerciali naturali, che non hanno nulla a che vedere con la grande distribuzione.

La COOP ha fatto una precisa e legittima valutazione per spostarsi in Via Flemalle, ed ancor prima pensando allo Stadio Magona in previsione della costruzione delle palazzine al campo marrone, cosa fortunatamente bloccata più dalla crisi immobiliare che da scelte politiche. Infatti quell’ubicazione potrebbe essere importante per incontrare il flusso dei turisti verso il porto, il che però avrebbero potuto farlo anche la DESPAR, ESSELUNGA, CONAD, CARREFOUR, EUROSPIN e chissà chi altro se ne avessero avuto la possibilità, nonostante sia una scelta anacronistica sotto il profilo urbanistico.

Infine ricordo, che qualcuno ha parlato di speranza che in 5 anni possano essere finiti i lavori di trasferimento definitivo della COOP da Via Gori in Via Flemalle, altrove al contrario in poco tempo realizzano tali progetti, soldi e bilanci permettendo ovviamente, visto che di solito si parte con obbiettivi definiti e non solo previsioni (tanto se non lo fa COOP comunque non lo fa nessun altro).
Nel frattempo si parla anche di arretramento di binari e cose varie inerenti l’utilizzo dell’attuale stabile della COOP in Via Pietro Gori, ed in quel caso molti milioni di euro che il comune dovrà pagare a Trenitalia per intervenire in quell’area. Sarebbe opportuno capire chi darà i soldi al comune che ha le casse vuote.  Certamente non potrà farlo COOP Toscana-Lazio, che oltre a non navigare nell’oro, visti i momenti di difficoltà generale, non è neanche proprietaria di Piombino tanto meno di Via Pietro Gori».

Luigi Coppola

Scritto da il 3.10.2014. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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