NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 4 LUGLIO 2014

FESTA IN PIAZZA CON GLI AMBULANTI: SHOPPING E DIVERTIMENTO 

Sono ormai ben 19 anni che la prima domenica del mese di luglio, Via Petrarca e P.zza della Costituzione si animano grazie alla “Festa in Piazza” ovvero il grande mercato che per un solo giorno all’anno raccoglie oltre 140 banchi delle più varie tipologie. La Festa in Piazza è un occasione di grande visibilità di un settore commerciale particolare, quello dei venditori ambulanti.

La Festa non è mai stata soltanto un mercato straordinario ma soprattutto un momento di incontro e divertimento, durante la quale cittadini e turisti, possano avere la possibilità di fare un lungo ed animato percorso di acquisti in un luogo alternativo ai negozi, quello appunto del mercato. La Festa degli ambulanti, che si svilupperà tra Via Petrarca e Piazza della Costituzione, è soprattutto un’occasione di conoscere le più svariate offerte merceologiche grazie ai numerosi banchi presenti: la Confesercenti, in un’ottica di garanzia qualitativa dei prodotti presenti, non solo lascia spazi a banchi di generi alimentari e prodotti di qualità, ma anche ad artigiani e venditori di prodotti lavorati a mano e frutto dell’ingegno creativo.

La Festa aprirà ufficialmente i battenti domenica 6 luglio alle 9.00 e, come nelle edizioni passate anche quest’anno ci saranno i fuochi d’artificio che illumineranno la notte da P.za Bovio, alle ore 24.00, per salutare quanti avranno voluto condividere con gli ambulanti una giornata di divertimento nello spirito di valorizzare il lavoro degli ambulanti e i loro prodotti.

Per tutta la durata della Festa anche la Confesercenti sarà costantemente presente con un proprio punto informativo cui poter fare riferimento.

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SEL: «LE ILLUSIONI SONO FINITE»

Piombino (LI) – Sel Piombino-Val di Cornia punta il dito contro i fallimenti degli anni passati e propone alcuni punti per incentivare nuovi investimenti privati. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Piombino e la Val Di Cornia hanno vissuto in questi anni di annunci ‒ inizia Sel ‒, di imminenti svolte storiche tali da rendere il nostro territorio fertile di nuovi investimenti, lavoro, felicità. L’ultima vicenda della Concordia è l’epilogo di un fallimento politico che coinvolge l’amministrazione locale e chi ha avuto la massima responsabilità  politica. I fallimenti hanno nome e cognome: fanghi di Bagnoli, SS398, città futura, gli arabi e i loro miliardi, Concordia, gli accordi rimasti lettera morta, l’ospedale baricentrico, la rotta verso sud…

Il Pd locale ha fatto di tutto per rimpallare le responsabilità ‒ continua Sel ‒, ma forse è bene ricordare che è al governo del Paese da Monti in poi. Anche perché è gioco forza quando le cose vanno bene prendersi i meriti e quando vanno male scaricare su altri le responsabilità. Arrivati a questo punto propagandare miracoli non è solo dimostrazione di irresponsabilità, ma di cattiva coscienza. Piombino e la Val Di Cornia hanno il diritto e la forza per cambiare e invertire una deriva inarrestabile che con la crisi del comparto siderurgico tende a travolgere certezze e prospettive future.

Non abbiamo ricette precostituite, nei prossimi giorni sapremo come andrà la vendita della Lucchini, forse sapremo meglio della sorte della Magona, ma vogliamo riaffermare che occorre intanto partire da due priorità non più rinviabili e utili per incentivare nuovi investimenti privati cioè:

Va risolto, definitivamente il problema delle bonifiche. Un progetto non faraonico ma funzionale a rendere produttive aree di grande importanza per la reindustrializzazione, per infrastrutture , per il porto e attività collegate;

i 50 milioni stanziati sono importanti, ma insufficienti. Lo Stato si deve accollare un piano finanziario (durata 5 anni) che porti al risanamento del territorio creando anche specifiche professionalità;

SS398. Senza questa infrastruttura è difficile immaginare un porto efficiente con nuove potenzialità anche in relazione agli interventi in essere. La SS398 va sganciata definitivamente dall’ autostrada. La vicenda dell’ autostrada è l’esempio di quello che in Italia non andrebbe fatto… una grande opera inutile perché non serve nel tratto Rosignano-Grosseto e perché nel restante tratto, con costi notevolmente minori, si può fare un ammodernamento dell’ attuale Aurelia;

la richiesta  della SAT di altri 240 milioni  di finanziamenti pubblici come condizione per fare l’autostrada è una vergogna;

le bonifiche, la SS398, gli attuali interventi sul porto, sono le condizioni per rendere di nuovo questo territorio competitivo, sapendo che ci vorranno anni per ricostruire una economia che non solo sia di sostegno a chi oggi vede sfumare il proprio lavoro ma anche una prospettiva più concreta ai giovani che oggi fuggono da Piombino – conclude Sel -».

SEL Piombino-Val di Cornia, Ilio Benifei, Vaccai Emi, Fausto Bertagna

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LEGAMBIENTE: «BASTA ALLE DIETROLOGIE SULLA CONCORDIA»

 

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Legambiente ha sempre sostenuto che la rimozione del relitto Concordia dal Giglio va fatta presto e bene, abbiamo per questo organizzato manifestazioni al Giglio contro i ritardi della rimozione. Sarebbe stato alquanto contraddittorio sostenere di dover aspettare ancora dei mesi per il motivo che il porto di Piombino non è ancora pronto. Si parla tanto di rischi ma un rischio è anche quello di dover mantenere ancora la nave sugli scogli del Giglio e il danno che fa alla comunità locale. Altro rischio è che, nonostante i proclami, nessuno può davvero garantire che a fine settembre siano completate le opere portuali e questo è un grave rischio perché allora diventerebbe problematico il trasferimento a traino a Genova a causa della meteorologia non favorevole in quel periodo. Allora sì che il rischio ambientale diventerebbe enorme e potrebbe rispuntare l’ipotesi Vaquard e Turchia.

Legambiente non si è mai pronunciata a priori contro un polo per la rottamazione, anzi, Legambiente è intervenuta numerose volte, chiedendo che rimanesse in Italia e che tutte le rottamazioni di navi europee si facessero in Europa. Purtroppo anche le leggi che sono state approvate a Strasburgo non garantiscono affatto e inoltre parlano di demolizione in paesi Ocse, fra i quali la Turchia, e non di Europa. Il governo Monti con il ministro Clini non hanno compiuto atti chiari ma fatto tante chiacchiere promettendo lo smantellamento della Concordia a Piombino, con molti punti interrogativi sui tempi, senza individuare un piano alternativo.

Adesso ci ritroviamo con una soluzione a Genova che è comunque un successo parziale, rispetto alle ipotesi ventilate (folli ma verosimili) di Smirne e altre consimili indiane. Chiediamo che tutta la fase di spostamento a GE sia attentamente monitorata in tema di sversamenti a mare … (ISPRA, Ministero e ditte dedite al trasporto facciano completamente il loro mestiere).

Rimane il fatto che il Sistema Toscana deve in qualche modo essere risarcito dell’enorme danno ambientale e turistico subito con il naufragio al Giglio. E questo ancora non è avvenuto.

A Piombino vorremmo discutere sulla base di progetti partecipati, di fronte ad una valutazione di impatto ambientale e strategico e ragionare sulle compatibilità e relazioni con altre attività industriali, turistiche e portuali come le crociere, il rifacimento interno delle navi e altri possibili usi delle zone portuali. Occorre ragionare una volta per tutte dei flussi dei traffici portuali, delle eventuali lavorazioni a terra delle merci, della cantieristica e di quale tipologia, senza fare doppioni con Livorno ma specializzandosi in attività remunerative e che producono occupazione.

Alcuni mesi fa abbiamo posto anche delle domande sugli spazi necessari, e forse non disponibili, per cantiere di demolizione e cantiere di refitting navale che non possono coesistere nella solita area ma devono necessariamente essere separati.

La trasparenza in tutta questa vicenda non c’è stata proprio, alle stesse persone che ora ci accusano di non essere disponibili addirittura a fare ricorso al Tar , abbiamo chiesto di informare noi e l’opinione pubblica di cosa significa demolire una nave, i pro e i contro, l’occupazione, la produzione di rottame, le quantità e la tipologia dei rifiuti non metallici , gli impianti che necessitano, i tempi ecc. su cui poi dare un giudizio oggettivo nessuno lo ha fatto e noi torniamo a chiederlo. vogliamo che siano resi pubblici le carte ed i progetti dei cantieri e degli impianti per la demolizione navale da costruire a Piombino.

Noi diciamo ”basta!” alle procedure emergenziali e ai commissari, alle opacità a vari livelli con cui si è di fatto impedita una discussione pubblica sul tema. “Basta!” infine ai sospetti  e alle dietrologie con cui veniamo tirati in mezzo a polemiche sterili e fuorvianti».

Legambiente Val di Cornia

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014: MARGINI LIMITATI MA LA GIUNTA RISPETTA IL MANDATO AVUTO DAI CITTADINI

Il bilancio all’approvazione del consiglio comunale è stato redatto dalla giunta, in carica da circa un mese, che lo propone come primo atto politico e gestionale del suo operato, facendo proprie molte delle scelte strategiche della precedente amministrazione, non solo per la condivisione delle politiche fondamentali che lo caratterizzano, ma anche per la necessità di raccogliere una gestione avviata per l’anno in corso, e rendere al più presto pienamente operativa l’attività amministrativa.

«L’incertezza delle normative statali ed il progressivo taglio fino ad arrivare all’attuale azzeramento dei trasferimenti statali e regionali, unitamente al periodo elettorale che abbiamo vissuto – affermano sindaco e giunta – ci costringe ad approvare il bilancio in ritardo rispetto al solito, ovviamente però nei limiti di legge».

I margini di intervento, come spiega la giunta, sono stati limitati, ma la nuova giunta ha operato rispettando le linee politiche espresso nel programma di legislatura presentato ai cittadini per le elezioni ed espressione della coalizione che ha ottenuto la maggioranza lo scorso 25 maggio.

Le decisioni assunte in merito alle aliquote Imu e Tasi sono il frutto di un ragionamento politico condiviso con i consiglieri di maggioranza in base appunto all’impostazione del programma e alla necessaria mediazione con quelli che erano i margini di intervento ad anno avviato.

Una delle decisioni più forti è stata quella di concentrare l’attenzione sulle imprese, il commercio ed il turismo, esonerando dal pagamento dell’imposta di competenza comunale gli immobili destinati a questi settori. Ovviamente il comune non può che decidere per quanto di sua competenza, come prevedono le normative in materia, occorre quindi aver ben chiaro che lo 0.76 di Imu che tali categorie pagheranno, andrà nelle casse dello Stato e non al Comune.

Non poteva mancare un’attenzione particolare, che da sempre caratterizza l’amministrazione di Campiglia Marittima e che è stata riconfermata dall’attuale maggioranza, per le politiche sociali: vanno in questa direzione le detrazioni (che il Comune finanzia con fondi propri) per i figli nati o adottati nell’anno in corso, per i nuclei familiari con Isee inferiore ai 7.000 euro o 6.000 euro (se formati da persona singola), per disoccupati e ricoverati in Rsa.

Pensando a una società che nella Val di Cornia rischia ancora di impoverirsi a causa della crisi della siderurgia e dell’indotto, che si riverseranno, almeno per un periodo, a pioggia su tutto il resto,   la giunta ha ritenuto quanto mai indispensabile il mantenimento dei servizi e in più è intervenuta con una riduzione della quota parte spettante alle famiglie dei servizi a domanda individuale, già prevista differenziata in base all’Isee degli utenti. “Si parla tanto di sostegno alle famiglie – afferma la giunta – noi vogliamo sottolineare che anche garantire i servizi al cittadino, da quelli all’infanzia, agli anziani, ai disabili, come fa il nostro comune, rappresenta un risparmio per i cittadini e per le famiglie”. Una nota va riservata anche all’utilizzo dell’avanzo di bilancio, a tale proposito la giunta spiega che questo, pur non essendo vietato dalla legge, non può essere utilizzato per la parte degli investimenti perché andrebbe a incidere sul patto di stabilità; la restante parte, comunque non utilizzabile per il momento, consente all’amministrazione di affrontare con relativa serenità gli ulteriori e inevitabili tagli, da quantificare, da parte dello Stato.

(comunicato a cura dell’ufficio stampa del Comune di Campiglia)

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SASSETTA: LA LOCANDIERA DI GOLDONI IN ATTESA DEL SIMPOSIO DI SCULTURA

Sabato 5 Luglio, alle 21.30 la suggestiva Piazzetta della Chiesa di Sassetta torna a fare da palcoscenico naturale all’arte del teatro con la commedia goldoniana “La Locandiera”, messa in scena dalla Compagnia “Antica Bottega” di Cologno Monzese diretta dal regista Gianni Esposito.

La Piazzetta della Chiesa di Sassetta da sempre si presta a fare da cornice naturale agli spettacoli per la sua ottima acustica, la bellezza storica e urbanistica, l’illuminazione e quella suggestiva sensazione di accoglienza che suscita nel pubblico. Prima de “La Locandiera”, infatti, negli anni passati qui sono stati messi in scena gli spettacoli di danza della Compagnia Le Crisalidi di San Vincenzo, i concerti per violino dell’artista teutonica Martina Eisenreich e le Operette Liriche del Conservatorio Mascagni.
La compagnia teatrale “Antica Bottega” è nata a Cologno Monzese nel 1993 come spazio di condivisione della creatività e dell’amore per il teatro.

Questo evento è il primo di una lunga serie di iniziative che nel paese prende il nome di “Luglio Culturale Sassetano”: un mese intero dedicato all’arte e alla cultura (scultura, pittura, opera lirica, musica sacra, letteratura, musica antica, arte per bambini, fotografia, culinaria e, naturalmente, teatro).

I prossimi eventi del Luglio Culturale saranno il Simposio di scultura in marmo rosso (dal 10 al 20 luglio – giunto quest’anno alla 6^ edizione) e Quartiere d’autore  (dal 17 al 19 luglio – un grande evento d’arte estemporanea con musicisti, scultori e pittori nei vicoli del borgo per tre giorni e tre notti e l’Opera Lirica finale: “La finta semplice” di Mozart).

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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