NIENTE ACQUA PER I MOROSI E COPPOLA CHIEDE CHIARIMENTI

acqua_rubinettoPiombino – Riceviamo e pubblichiamo due comunicati, il primo del Comitato Acqua Pubblica Val di Cornia e il secondo del consigliere comunale Luigi Coppola, relativi agli utenti del servizio idrico integrato in condizione di disagio socio-economico.

«Con stupore apprendiamo che il Consiglio Comunale di Piombino ha bocciato con i voti di PD, PDL e con l’astensione di Ascolta Piombino un OdG da noi sollecitato con una lettera ai sindaci e a tutti i consiglieri comunali e presentato da Luigi Coppola, nel quale si chiedeva di intervenire presso Asa perché venissero “ripristinati i distacchi all’allacciamento della fornitura idrica per morosità causata da evidente indigenza degli utenti, a garanzia dell’igiene e della salute pubblica”.

Non possiamo non interpretare in una logica tipo: Famiglie colpite dalla crisi non riescono a pagare la bolletta dell’acqua? Chi se ne frega, il mercato è mercato. L’acqua è come ogni merce, se hai soldi la compri…altrimenti ne fai a meno. Quindi, in sintesi: se non puoi permettertela, è giusto ti venga chiuso il contatore. Questo è, in ultima analisi, e per logica deduttiva, quanto affermato dal Consiglio Comunale.

A niente è valso che il documento presentato richiamasse la proposta di legge nazionale approvata dal Consiglio dei Ministri che afferma: “[…] garantendo un livello minimo di fornitura di acqua per l’utenza morosa”. Richiama: “La persistente crisi economica e l’andamento crescente delle tariffe, altresì, hanno determinato la sempre maggiore incidenza della spesa per i servizi idrici sul reddito delle famiglie italiane. Tale incidenza risulta più elevata e prossima a livelli di non sostenibilità per le famiglie a più basso reddito”.

Riteniamo si sia in questo modo:

1) abdicato al ruolo (del quale è caricato il Sindaco) di salvaguardia dell’igiene pubblica;

2) scelto deliberatamente di non valutare la caratteristica dell’acqua come bene indispensabile alla vita;

3) rotto il legame di fiducia e di rappresentanza del volere popolare espresso dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Piombino con i voti sull’acqua pubblica in occasione dei referendum del giugno 2011.

4) non si sia interpretato proprio in pieno e nel giusto modo lo spirito natalizio.

Il Comitato Acqua Pubblica – Val di Cornia, una volta verificate le notizie circa distacchi idrici, preannuncia che provvederà a presentare esposto-denuncia presso gli organi giudiziari competenti».

Comitato Acqua Pubblica Val di Cornia

il consigliere comunale dell'UDC Luigi Coppola

il consigliere comunale dell’UDC Luigi Coppola

Di seguito il comunicato redatto da Coppola in cui chiede al sindaco Anselmi di intervenire presso ASA per ripristinare i distacchi all’allacciamento della fornitura idrica per la morosità causata dall’indigenza degli utenti:

«Premesso che, il disegno di legge collegato alla legge di stabilità in discussione in Parlamento pone agli art. 26-27 la questione della morosità degli utenti del servizio idrico integrato in condizione di disagio socio economico:

Art. 26 Tariffa sociale del servizio idrico integrato

1.            L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, al fine di garantire l’accesso universale all’acqua, favorisce l’accesso a condizioni agevolate alla quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali in relazione agli utenti del servizio idrico integrato in condizione di disagio socio-economico, da definirsi con decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

2.            Al fine di assicurare la copertura degli oneri derivanti dalla disposizione di cui al comma precedente, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas definisce le necessarie modifiche all’articolazione tariffaria per fasce di consumo e per uso.

Art. 27 Provvedimento in materia di morosità e perdite su crediti nel servizio idrico integrato

1.            Nell’esercizio dei poteri già previsti dalla Legge 14 novembre 1995 n. 481, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas adotta direttive per il contenimento della morosità degli utenti del servizio idrico integrato, assicurando che sia salvaguardata, tenuto conto dell’equilibrio economico e finanziario dei gestori, la copertura dei costi efficienti di esercizio e investimento e garantendo un livello minimo di fornitura di acqua per l’utenza morosa.

Considerato che la relazione illustrativa all’art. 27 del suddetto disegno di legge recita: “La persistente crisi economica e l’andamento crescente delle tariffe, altresì, hanno determinato la sempre maggiore incidenza della spesa per i servizi idrici sul reddito delle famiglie italiane. Tale incidenza risulta più elevata e prossima a livelli di non sostenibilità per le famiglie a più basso reddito. In questo quadro va assicurato ai consumatori a basso reddito l’accesso a condizioni di favore all’uso di quantitativi di acqua necessari ad un pieno soddisfacimento dei bisogni fondamentali, in una logica di servizio universale”;

visto che vi sono nuovi indigenti, a causa delle concatenanti la crisi economica, che non possono permettersi di sanare le morosità arretrate, ai quali dovrebbe essere garantito un minimo di erogazione di un servizio essenziale come l’accesso all’acqua, anche se con ridotta capacità di attingimento (con basso quoziente di volumi e in atmosfere di erogazione);

dato che, vi sono molti distacchi di allacciamento alla fornitura idrica per morosità nell’ambito comunale da parte di ASA, gestore nel nostro ATO di riferimento dei servizi idrici integrati;

preso atto che, la morosità non è mai giustificabile, anche a fronte di precisa indigenza dimostrata, se si è in grado comunque di sanarla:

considerato altresì che, vi sono situazioni di preciso intervento a garanzia dell’igiene e della salute pubblica che non possono essere assolutamente sottovalutate.

IL CONSIGLIO COMUNALE

– chiede al Sindaco, nell’ambito dell’esercizio dei suoi poteri amministrativi e di ufficiale del Governo, di intervenire presso ASA, gestore dei servizi idrici integrati del nostro ATO di riferimento, perché siano ripristinati  i distacchi all’allacciamento della fornitura idrica (con basso quoziente in volumi ed atmosfere di erogazione) per la morosità causata da evidente indigenza degli utenti, a garanzia dell’igiene e della salute pubblica, e in armonia con gli articoli 26-27 del disegno di legge collegato alla legge di stabilità;

– chiede altresì al Sindaco di intervenire presso ASA con le stesse motivazioni per bloccare i distacchi in procinto di essere effettuati»

Luigi Coppola

Scritto da il 23.12.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “NIENTE ACQUA PER I MOROSI E COPPOLA CHIEDE CHIARIMENTI”

  1. Roberta

    Ma chi è questo comitato chi ne fa parte e dove si riunisce? Mi sa che è solo una sigla e dietro sono 3

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 11 giorni, 2 ore, 51 minute fa

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