ACQUA, NUOVO AUMENTO DEL 7%. SEL: «NON SI RISPETTA IL REFERENDUM»

acqua_rubinettoToscana – E’ stata approvata martedì 30 aprile dall’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana la tariffa del servizio idrico integrato per il 2012 -2013, che prevede il costo di 2 euro circa a metro cubo in tutta la Toscana, lo stesso dell’anno scorso.  Non tarda ad arrivare il commento di SEL, che prende una posizione netta, per i continui aumenti e per il ritorno del privato nella gestione dell’acqua.

Al tempo stesso, nello spirito del referendum sulla pubblicizzazione del servizio idrico integrato, i sindaci hanno deciso di sviluppare insieme alla Regione Toscana un percorso per una ridefinizione della governance delle aziende di gestione con l’obiettivo di valorizzare la presenza ed il ruolo della componente pubblica. Questo, piuttosto che riacquistare le quote azionarie delle aziende esistenti possedute dai partner pubblici, un’operazione che, con il metodo transitorio varato dall’Autorità per l’energia Elettrica ed il gas (AEEG), verrebbe a costare 1,5 miliardi di euro solo per la Toscana.

«Vogliamo intraprendere un percorso virtuoso e condiviso– ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – con tempi certi. Ci avvarremo, così come indica la legge di riforma degli ATO, di due strumenti importanti, la Consulta, istituita dal Consiglio Regionale, composta da soggetti designati dalle associazioni sindacali, imprenditoriali, dalle associazioni dei consumatori e dalle associazioni ambientaliste e dal Forum dei movimenti per l’acqua che ha il compito di formulare proposte sulla qualità, l’efficienza e l’efficacia dei servizi;  e dell’Osservatorio,  che supporterà la Giunta per garantire trasparenza e informazione sui dati e costi relativi ai servizi. Insomma, tutti i portatori di interesse potranno confrontarsi avendo presenti da un lato le tariffe per le famiglie, le imprese e la difficile situazione in cui versano i bilanci degli Enti Locali tra tagli e patto di stabilità».

«E’ stata una discussione molto seria e molto serrata – ha commentato il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, presidente dell’AIT – che guarda a quelli che sono i problemi molto concreti di un sistema  che ha bisogno di stabilità e dentro questo ci stiamo muovendo per arrivare a una decisione che sia la più razionale possibile. Il solco è stato segnato dalla legge 69, cioé l’idea di andare verso una uniformità nella gestione del Servizio Idrico Integrato e verso una stabilizzazione del sistema. L’obiettivo è anadare verso una ripubblicizzazione. Abbiamo fatto un’operazione molto importante che è lo spostamento dei costi operativi e di quelli di investimento, se non facciamo un’operazione in cui sosteniamo gli investimenti il sistema va in crisi».

«Abbiamo davanti problemi legati alla potabilizzazione dell’acqua in alcune zone come la Val di Cornia; – ha detto il direttore AIT Alessandro Mazzei – possibili problemi in Versilia per sversamenti in alcuni fossi che scaricano a mare; ci sono stati problemi su parti di acquedotto tra Pisa e Livorno; dobbiamo realizzare le fognature e i depuratori ancora per vaste aree della regione. Senza risorse non si possono fare investimenti per rimediare ed evitare questi e altri problemi. Quindi l’approvazione delle nuove tariffe del servizio idrico toscano serve a finanziare una serie di investimenti fondamentali. Certo, ci sono molte criticità, segnalate a dovere da alcuni sindaci e dai comitati cittadini, e si deve auspicare che il metodo tariffario arrivi ad aggiustamenti definitivi».

L’assemblea dei sindaci ha ribadito quanto sia legittima l’aspettativa di tutti i cittadini di aver acqua a sufficienza e di buona qualità. Difficilmente si ha consapevolezza della complessità del sistema che garantisce tale bene e dei relativi costi. Né è conosciuta l’arretratezza del sistema di infrastrutture ed impianti, che rende necessari e urgenti gli investimenti. In Toscana per l’adeguamento e potenziamento della rete acquedottistica, fognaria e per nuovi depuratori sono necessari investimenti per un importo complessivo di 1,9 miliardi di euro. L’Ue ha previsto entro il 2015 l’adeguamento dei depuratori ai nuovi parametri europei, pena l’apertura di procedute di infrazione che comporterebbero nuove sanzioni per i cittadini.

Per questi motivi, responsabilmente, i sindaci hanno ritenuto comunque necessario approvare le tariffe per poi però legittimamente pretendere dai gestori del servizio idrico integrato il miglioramento del servizio e l’attuazione degli interventi necessari. Tariffe che non variano sostanzialmente rispetto agli anni procedenti, anche se questo non era affatto scontato, proprio perché consentono di realizzare tutti gli investimenti necessari e urgenti.

L’assemblea ha incamerato le decisioni delle varie conferenze territoriali che in maggioranza avevano votato a favore della nuove tariffe. Solo per la zona di Arezzo si è arrivati a decidere esclusivamente i parametri del calcolo della tariffa, senza approvarne il risultato, che sarà rimandato alla decisione dell’AEEG. Mentre per la zona dell’area metropolitana fiorentina si rimanda ad una nuova convocazione della conferenza territoriale che si terrà nei prossimi giorni.

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SEL: AUMENTO DEL 7%, E NON SI RISPETTA IL REFERENDUM SULL’ACQUA

Carla Bezzini commenta il via libera alle nuove tariffe sull’acqua. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«L’Autorità Idrica Toscana,  l’organo regionale che raccoglie i sei vecchi ATO,  ha dato  il via libera alle nuove tariffe proposte dall’ Autorità nazionale per l’energia e il gas ( AEEG ).  Con un escamotage, nel calcolo della tariffa si inserisce la voce “oneri finanziari”, reintroducendo così sotto mentite spoglie, il profitto cancellato con il referendum del 2011, nel quale  27 milioni di italiani avevano detto no alla remunerazione del capitale privato per  i gestori delle reti idriche. Dopo il referendum ci sono stati la sentenza della Corte Costituzionale,  che ha dichiarato illegittimo  tale profitto,  e il pronunciamento del Consiglio di Stato. Infine  la volontà espressa dai cittadini è stata legittimata anche dalla sentenza del TAR della Toscana,  sugli aumenti indebiti applicati sulle bollette dell’acqua.

La nuova tariffa ASA , che per le province di Pisa, Livorno e Siena, prevede un aumento del 7,63 % sarà retroattiva a tutto il 2012.  Un ulteriore aggravio per le tante famiglie già in sofferenza.  Questa nuova tariffa, ribattezzata “tariffa truffa”  si compone dei cosiddetti “oneri fiscali e finanziari” e di una variabile destinata ai “ fondi per i nuovi investimenti”: in soldoni, si socializzano le spese per gli investimenti e si privatizzano i profitti.  Con questa scelta si da il via ad un meccanismo finanziario perverso  che metterà un’ipoteca su qualsiasi futuro percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico: infatti questo metodo impone alle società  “il vincolo dei ricavi garantiti” e da la possibilità alle aziende di allungare i tempi di ammortamento degli investimenti. Ciò  comporterà un aumento importante dei tassi d’interesse e alla scadenza dei contratti di concessione  la cifrà da corrispondere sarà enormemente aumentata.

SEL aveva rivolto un appello al senso di responsabilità dei  50 sindaci toscani presenti all’assemblea dell’AIT perché non approvassero la nuova tariffa, o almeno si avvalessero del principio di cautela, sospendendo decisioni tanto nefaste per la collettività. Si era rivolta anche al Presidente Rossi , affinchè si pronunciasse  in modo coerente con l’esito del referendum, come si era impegnato a fare.

Dobbiamo invece prendere atto che le amministrazioni di centro-sinistra della Toscana, non rispettano la volontà popolare e in questo caso nemmeno i pronunciamenti della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato e del Tar. Soprattutto,  finiscono con l’annullare  agli occhi dei cittadini qualunque distinzione dalle amministrazioni di centrodestra».

Sinistra Ecologia Libertà

Piombino VdC

Scritto da il 2.5.2013. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “ACQUA, NUOVO AUMENTO DEL 7%. SEL: «NON SI RISPETTA IL REFERENDUM»”

  1. sasso indigesto

    ” finiscono con l’annullare agli occhi dei cittadini qualunque distinzione dalle amministrazioni di centrodestra”, NON AVETE ANCORA CAPITO CHE PDL e PD meno L, SONO LA STESSA COSA. ENTRAMBI PARTITI DI AFFARI (PER CHI LI DIRIGE E PER TUTTE LE LORO CLIENTELE). APRITE GLI OCCHI CARISSIMI. IL RE E’ NUDO.

  2. andrea61

    Fa sorridere vedere SEL inalberarsi quando l’operazione fatta in Toscana e’ esattamente simile a quella fatta il Puglia da Vendola, ovvero il loro Segretario Nazionale.

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