PIOMBINO: FERIE LUNGHE PER GLI OPERAI LUCCHINI E MAGONA

Tra pochi giorni gli impianti dell’acciaieria Lucchini (gruppo Severstal) e della Magona (gruppo ArcelorMittal) chiuderanno per quattro settimane e i dipendenti, rispettivamente 2.200 e 550 (con un numero quasi analogo nell’indotto), andranno parte in vacanza e parte in cassa integrazione. Ma nessuno è in grado di dire quale sarà il loro futuro, quando a settembre ripartiranno gli altiforni. 

Riportiamo nel link sottostante un articolo de “Il Sole 24H” che illustra chiaramente le problematiche e la complessità della situazione.

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-07-24/ferie-lunghe-lucchini-magona-064358.shtml?uuid=AbawoiCG

Scritto da il 24.7.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “PIOMBINO: FERIE LUNGHE PER GLI OPERAI LUCCHINI E MAGONA”

  1. SEL Piombino

    La crisi più grave del comparto siderurgico.

    Il comparto siderurgico di Piombino, con la Lucchini, la Magona, le imprese dell’indotto non solo è in sofferenza per la crisi economica che stiamo attraversando, ma vede oggi messa in forse la sua stessa sopravvivenza. Se l’incontro tra Governo, OO.SS., Istituzioni ( Locale, Provinciale e Regionale) è stato deludente, quello con il Presidente di Arcelor-Mittal sud/ovest Maurange sulla Magona appare preoccupante e in prospettiva disastroso : stabilimento dimezzato, chiusura del Tandem-Decappaggio, produzione limitata a una sola zincatura e una sola verniciatura : ciò significa tagliare il 50% dei dipendenti.

    A rendere il tutto più incerto è la decisione della Lucchini di bloccare la produzione dell’altoforno per agosto con la conseguenza di fermare lo stabilimento.
    Da questa crisi, per le dimensioni e l’estensione dei suoi effetti, il comparto siderurgico di Piombino rischia NON SOLO un forte ridimensionamento produttivo e occupazionale, ma anche la sua stessa sopravvivenza.

    Per la Città, per la Val Di Cornia, per la Regione Toscana una situazione di crisi irreversibile avrebbe effetti dirompenti a livello sociale ed economico.
    Questa consapevolezza c’è nelle OO.SS. , a livello Istituzionale ( Comune, Provincia, Regione), nelle forze sociali ed economiche e tra le forze politiche.
    SEL condivide e aderisce alle iniziative, messe in campo fino ad oggi, e sarà presente allo sciopero e alla manifestazione indetta per venerdì 27 Luglio.

    Sel ritiene , comunque, che questa volta sia irrinunciabile un intervento energico e politiche attive di programmazione e sostegno : una prospettiva al comparto siderurgico e al territorio sul piano economico e sociale può venire solo se ci sarà da parte del Governo una iniziativa forte; una iniziativa tesa, sul piano sociale , a ridurre l’impatto occupazionale e a sostenere il reddito dei lavoratori ( ammortizzatori sociali) e sul piano economico-produttivo ad agevolare la risoluzione di problemi come le bonifiche, a sostenere il passaggio di proprietà sia per la Lucchini che per la Magona, a favorire interventi per infrastrutture e porto.

    Piombino deve essere inserito nei programmi del Governo come area di crisi, nella consapevolezza che crisi di questa portata richiedono politiche attive e interventi di diversificazione economica.

    SEL Piombino-Val Di Cornia
    Circolo cento passi

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    89 mesi, 11 giorni, 17 ore, 26 minute fa

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