PIOMBINO: INAUGURATO L’IMPIANTO DI ABBATTIMENTO DELL’ARSENICO DI FRANCIANA
Venerdì 2 marzo, alle ore 10, presso la centrale di Franciana (Piombino), è stato inaugurato l’impianto di abbattimento dell’arsenico nelle acque potabili della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba. L’opera, che è il più grande impianto d’Europa per l’eliminazione dell’arsenico dall’acqua potabile, è stata realizzata nel quadro dell’Accordo di Programma per gli interventi urgenti finalizzati al miglioramento della qualità della risorsa del territorio gestito da ASA SpA: l’investimento complessivo per l’abbattimento dell’arsenico e del boro nell’acqua potabile distribuita in Val di Cornia e all’Isola d’Elba è di circa 23 milioni di euro.
Erano presenti all’inaugurazione l’Assessore Regionale all’Ambiente Bramerini, il Sindaco di Piombino Anselmi, il Vicesindaco di Piombino Francini, l’Assessore alle Politiche Ambientali di Piombino Chiarei, il Sindaco di Campiglia Marittima Soffritti, il Sindaco di Marciana Bulgaresi, il Sindaco di Rio Marina Mancuso, l’Assessore Provinciale alle Politiche Ambientali Nista, il Presidente di Cispel Confservizi Toscana De Girolamo, il Comandante della Capitaneria di Porto di Piombino Rendina, il Responsabile del Dipartimento di Prevenzione di ASL 6 Battaglini, il Responsabile Arpat del Dipartimento Piombino/Elba Pietrini e l’Ingegner Pausani di Zilio SpA. Per ASA SpA erano presenti il Presidente del Consiglio di Gestione Del Nista, il Direttore Generale Caturegli, il Presidente del Consiglio di Sorveglianza Baldassarri e il Dirigente Reti e Impianti Idrici Brilli.
«Oggi – ha dichiarato la Bramerini – è un giorno importante per questo territorio e per i suoi cittadini. Finalmente il nuovo impianto che abbiamo inaugurato risolve una volta per tutte l’annoso problema dell’arsenico nell’acqua pubblica della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba. E’ il risultato di un’operazione lunga complessa, che ha richiesto e visto il coinvolgimento degli Enti locali, del Gestore e un ruolo forte della Regione Toscana, che è intervenuta anche con uno stanziamento importante, 8 milioni e mezzo di euro, a favore di un intervento che era indifferibile e urgente». «Perché adesso l’opera sia definitivamente completata – ha aggiunto – mancano ancora l’impianto per eliminare il boro e le varie interconnessioni, ma la parte maggiore è stata realizzata e, per quel che resta, i lavori procedono speditamente grazie anche alla collaborazione di tutte le amministrazioni coinvolte. La giornata di oggi conferma che la strada intrapresa è quella giusta e corretta».
ASA SpA, nonostante le difficoltà di gestione del Servizio Idrico in un territorio dove l’acqua di falda non è di qualità eccellente per via dei chimismi dovuti alle peculiarità geologiche dei terreni (e, per tale ragione, costantemente impegnata nell’attività di potabilizzazione della risorsa), ha confermato la propria capacità di garantire acqua non soltanto potabile, ma anche di svincolarla da regimi di deroga. ASA sta collaborando con tutte le autorità e gli enti preposti per accelerare al massimo le tempistiche degli interventi finalizzati al miglioramento della qualità dell’acqua, perfettamente in linea con quanto richiesto dalla UE.
L’impianto di Franciana è costituito da 7 filtri e da apparecchiature costruite a Vicenza e Trieste da Zilio SpA. I 7 filtri, del diametro di 4 metri e di 6 metri di altezza, contengono granulati a base di idrossidi di ferro e sono in grado di trattare 260 litri/secondo (8.200.000 metricubi/annui) di acqua, con massimo 3 microgrammi/litro di arsenico in uscita, contro i 10 previsti dalla normativa europea. Il materiale filtrante è rigenerabile tramite idonei prodotti, e questo consente di non dover usare acqua per i controlavaggi, evitando di perderla ed avere un prodotto di scarico. Un complesso sistema idraulico ed elettronico comanda la distribuzione uniforme nei filtri, il filtraggio e la raccolta dell’acqua, e l’intero sistema è stato inserito nel telecontrollo di ASA, divenendo uno dei più importanti tra i 450 impianti telecontrollati dall’Azienda.