VENTURINA: TAGLIO DEL NASTRO AL MAUSOLEO DI CAIO TREBAZIO

L'inaugurazione a Venturina

Festa cittadina per l’inaugurazione dell’area recuperata del mausoleo di Caio Trebazio a Venturina. Martedì 24 gennaio taglio del nastro con il Sindaco Rossana Soffritti, gli storici, gli “sponsor”, ma soprattutto gli studenti della prima media che nel 2009, in quarta elementare Marconi, ebbero l’idea di partecipare al concorso della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno “Alla scoperta di vecchi tesori”,  in seguito al quale vinsero il primo premio e un finanziamento a favore del Comune per la risistemazione dell’area su cui sorge il momento di origine romana.

Grande soddisfazione e un po’ di emozione per tutti. Prima del taglio del nastro sono intervenuti Rossana Soffritti sindaco del comune di Campiglia, Luciano Barsotti presidente della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, Jacopo Bertocchi assessore alla cultura, Anna Rosa Mattioli dirigente scolastico Istituto comprensivo Marconi, Francesca Bartalini insegnante della Scuola elementare Marconi di Venturina, Piero Cavicchi vicepresidente Società storica dell’Alta Maremma che ha curato la ricerca storica oggetto di un recente libro su questo reperto romano. Di fronte ad un folto numero di cittadini e di addetti ai lavori il sindaco Soffritti ha dato inizio alla cerimonia: “Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile il progetto, dagli alunni che hanno vinto il concorso ‘alla scoperta dei vecchi tesori’, al presidente Barsotti ed alla Fondazione che rappresenta, i quali hanno messo in palio questa grande opportunità per noi e per  tutti i cittadini, e ringrazio il prof. Cavicchi per la competenza che ha messo a disposizione.  Ho voluto che sulla targa ci fossero i nomi di tutti gli alunni partecipanti al progetto – ha proseguito il sindaco –  in modo tale che la memoria di questo lavoro, realizzato con il cuore e la testa dei più giovani,  perduri  in futuro, e in modo che essi abbiamo un senso di appartenenza non sono a questa zona, ma a tutta Venturina”.

Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno Luciano Barsotti ha sottolineato: “L’idea di coinvolgere i ragazzi in un’esperienza che li trasforma in moderni esploratori ed investigatori alla ricerca di tesori celati, ci ha spinti a creare questo concorso, dando loro sia la possibilità di divertirsi e di apprezzare la vastità dei nostri beni culturali, e soprattutto di sviluppare quella coscienza civica che farà loro a rispettare e amare tali meraviglie che ci circondano e troppo spesso non sono adeguatamente tutelate.”

L’intervento dell’assessore alla cultura Jacopo Bertocchi ha messo in luce il lavoro svolto in collaborazione dall’ ex vicesindaco Francesca Sarri, la quale inizialmente aveva intrapreso la direzione del progetto ed ha aggiunto: “ La sinergia tra il Comune e la scuola è un fattore molto importante, e ritengo che la realizzazione di questo progetto ne sia la dimostrazione, soprattutto perché nasce dall’interesse dei ragazzi, i quali hanno avuto la possibilità di riportare alla luce un patrimonio importante.”

La maestra Francesca Bartalini, coordinatrice del progetto, ha ricordato come i bambini avessero condotto con interesse e curiosità tali iniziative volte al recupero del Mausoleo, con idee fresche ed innovative per valorizzare e accrescere l’attenzione nei confronti dell’edificio di origine romana più vecchio del paese, come appunto creare percorsi informativi per attrarre anche l’interesse dei turisti.

L’ultimo intervento è stato quello del Prof. Cavicchi, per illustrare a tutti i presenti le caratteristiche dell’edificio “ il Mausoleo è un monumento funebre, e purtroppo per noi, di questo che doveva essere un edificio splendido, rimane solo lo scheletro, perché in origine era tutto ricoperto di marmo; quindi si presume che il costo di realizzazione fosse stato altissimo, e –  continua il Professore –  questo ci suggerisce l’importanza della persona che vi fu sepolta. L’appartenenza del Mausoleo alla Gens Trebatia, una delle più facoltose del periodo aureo, ci è suggerita dallo storico massetano Don Enrico Lombardi, il quale ci riferisce che presso Venturina fosse stato ritrovato un sigillo appartenente alla Gens, raffigurante un volto giovanile, ma sinceramente ritengo che sia solo un’ipotesi; sicuramente il proprietario era un latifondista che poteva permettersi la realizzazione di una così preziosa opera”. Il professore ha inoltre spiegato, come illustrano anche i due cartelli illustrativi disposti su due piccole aree di sosta create con il progetto,  che il monumento si trova, come tanti altri del genere, oggi scomparsi, lungo il tracciato dell’antica Aurelia, visibile nelle adiacenze del mausoleo.

Scritto da il 26.1.2012. Registrato sotto cultura, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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