CONCORDIA: PRIORITA’ ALLO SVUOTAMENTO DEI SERBATOI

AGGIORNAMENTO – Un altro cadavere è stato appena ritrovato dai sommozzatori che hanno ripreso l’attività nella nave Costa Concordia, ad una settimana dalla sciagura. Si tratta del corpo di una donna. Sarebbe stato rinvenuto intorno alle 13.30 di sabato 21 gennaio. I sub stanno scandagliando il ponte 5. Voci di corridoio non ancora confermate parlano del ritrovamento di altri due cadaveri, di un uomo e di una donna. Si attendono conferme ufficiali.

Sono riprese anche questa mattina (18-1-2012)  le ricerche dei dispersi a bordo della nave Concordia, naufragata venerdì 13 gennaio davanti all’isola del Giglio. Per la prima volta questa notte non si è lavorato sul relitto: i leggeri movimenti della nave di domenica scorsa hanno infatti convinto i soccorritori a interrompere le ricerche notturne. Per cercare di accelerare la ricerca dei dispersi, gli uomini della Marina Militare hanno utilizzato delle microcariche esplosive per aprire dei varchi sulla chiglia della nave per riuscire così ad accedere in maniera più rapida alle parti sommerse.

Sale ancora il bilancio del naufragio della Concordia: i vigili del fuoco, dopo il cadavere di uno dei passeggeri dispersi ritrovato il 16 gennaio, hanno recuperato altri sette corpi, portando ad undici le vittime accertate fino a questo momento. Sarebbero 23 i dispersi, anche se le persone che mancano all’appello sono ufficialmente ancora 28, visto che i cinque corpi recuperati ieri non hanno ancora un’identità.

UN MESE PER TOGLIERE CARBURANTE DAI SERBATOI. Ci vorranno da due a cinque settimane per rimuovere tutto il combustibile ancora stivato nelle 21 cisterne della Costa crociere Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso dinanzi all’isola del Giglio. Lo ha detto Max Iguera, che guida la divisione dedicata al settore rimorchio, salvataggio e riparazioni del gruppo genovese Cambiaso Risso, rappresentante italiano della Smit Salvage, incaricata di svuotare le cisterne.

Se tutte le variabili vanno al loro posto, le settimane per rimuovere il combustibile sono due; ma potrebbero aumentare fino a cinque o sei, ha spiegato Iguera. “La priorità è salvare vite e – ha detto Iguera – parallelamente togliere il combustibile”. Cosa si farà della nave?. “Parlare del destino della nave è estremamente prematuro. La prima cosa da valutare è come sarà possibile rimuoverla. Un’operazione di questo tipo non è mai stata effettuata e potrebbe richiedere mesi. Al momento il contratto è per la rimozione del combustibile”. In tal senso “la missione è fare presto nella massima sicurezza della vita e dell’ambiente” ha riferito ancora Iguera.

In serata, intorno alle 21, ha riferito il rappresentante della Cambiaso Risso, dovrebbe giungere da Piombino la nave ‘pontone’ Meloria, cioé l’imbarcazione cui sarà affidata tutta la fase del montaggio ponte e compressori e per il preriscaldamento del combustibile, che ora pare sia troppo denso. Si tratta quindi di stabilire tutti i collegamenti con le cisterne. Solo in seguito, quando il combustibile sarà pronto al travaso, arriverà al Giglio la bettolina, dove verrà convogliato il carburante. Ora ce ne sono tre disponibili, due a Livorno e una a Piombino. Tutte le operazioni, ha spiegato Iguera, saranno valutate congiuntamente alle autorità marittime. Quanto costerà? “Ho visto scrivere i numeri più curiosi, ma ad ora non lo so”.

La società olandese Smit Salvage, incaricata dalla Costa Concordia di pompare fuori dai serbatoi le circa 2.500 tonnellate di carburante, è pronta a cominciare l’operazione già da oggi, ma attende il via libera dalle autorità italiane. “Siamo pronti a cominciare l’operazione mercoledì”, ha detto  il direttore delle operazioni, Kees van Essen, nel corso di una conferenza stampa telefonica, sottolineando che il pompaggio del carburante potrebbe durare “da due a quattro settimane”. I rappresentati della Smit Salvage dovrebbero incontrare questo pomeriggio le autorità marittime italiane, gli armatori e le loro compagnie assicurative proprio per definire la data di inizio dell’operazione. Il pompaggio può avere luogo contemporaneamente alle ricerche in corso nella nave, ha spiegato van Essen, sottolineando che “attualmente” nessun serbatoio è rotto, ma che “i rischi per l’ambiente ci sono sempre”.

 

COMANDANTE RISCHIA 15 ANNI DI CARCERE. Parlare di 15-20 dispersi forse é un numero abbastanza piccolo”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Grosseto, Francesco Verusio, che indaga sul naufragio della Costa Concordia, avvenuto venerdì scorso e in cui sono morte almeno sei persone. Il procuratore è intervenuto alla trasmissione del Gr1 ‘Radio anch’io’. “Le operazioni di salvataggio – ha detto il pm rispondendo alla domanda sul perché non c’é ancora incertezza sul numero dei dispersi – sono state confuse e concitate, come può avvenire in certe situazioni. Contare le oltre 4000 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio una ad una non è un’operazione facile, ci possono essere persone che arrivate a terra hanno raggiunto le famiglie, altre possono essere state raggiunte dai familiari e non essere state censite”, ha detto Verusio. Il procuratore ha parlato anche della posizione del comandante Francesco Schettino. “Al momento le accuse sono di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di nave. Rischia fino a 15 anni di carcere”.
PIANO DI RECUPERO NAVE. “La priorità rimane il recupero di qualcuno che sia sempre in vita e successivamente, ma sempre prioritariamente, esiste anche l’emergenza ambientale”. Lo ha detto il capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, dopo la riunione dell’Unità di crisi a Grosseto. “L’ammiraglio Dell’Anna ha già iniziato, insieme all’armatore, a pensare il piano di recupero – ha spiegato Gabrielli -. Però, se qualcuno pensa che quando sarà possibile operare il tutto si concluderà presto, nel giro di qualche giorno, ha sbagliato, ci vorranno giorni, a seconda delle condizioni meteomarine”.

“Giovedì prossimo – ha ricordato Gabrielli – al consiglio dei ministri verrà riconosciuto lo stato di emergenza nazionale e naturalmente questo darà continuità a ciò che già stiamo facendo. Oltre allo sforzo della prefettura, della questura e degli organi preposti, voglio sottolineare anche l’interlocuzione importante con la società armatrice che sta facendo di tutto per mettere a punto un piano di recupero del relitto”.

“Non apparire non significa non esserci – ha spiegato Gabrielli -. Ho sempre seguito questa vicenda fin dall’inizio. La prima istanza è stata quella del territorio. Quando abbiamo capito che la gravità era forte, si é messo in moto tutto il sistema”. Il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, ha detto che “la presenza di Gabrielli è significativa” perché “dà un segnale di attenzione allo Stato, che ha effettuato un intervento forte e importante e tempestivo. Dobbiamo concentrarci per ora sulla fase di ricerca, per cercare di portare a casa persone che forse sono sempre nella nave. C’é un impegno continuo da parte di tutti, 24 ore su 24, e continuerà finché sarà emergenza”.

 

CONCORDIA SORVEGLIATA SPECIALE. La nave viene sorvegliata centimetro per centimetro per monitorare ogni minimo movimento. A leggere i dati è una strumentazione ad hoc, che si chiama ‘Stazione totale’, posizionata sulla roccia antistante il gigante del mare. A seguire gli spostamenti e a posizionare il monitoraggio è un geometra che vive a Porto S.Stefano, Mauro Alessandroni, investito dal compito dai vigili del fuoco. “La ‘Stazione totale’ viene considerata il punto fisso, mentre a prua e poppa sono stati posizionati prismi riflettenti di cristallo, che rimandano il raggio laser lanciato dallo strumento a terra – ha spiegato il geometra – e quando il raggio torna fornisce l’angolo di lettura e la distanza con il punto. Ogni mezz’ora, fin da sabato, leggiamo i due angoli di distanza su entrambi i punti e li confrontiamo sulle tabelle”. “Per ora il movimento è stato più o meno di sette centimetri con oscillazioni avanti o indietro. La nave è stabile”.

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Scritto da il 18.1.2012. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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