PIOMBINO: OGGI L’ASSEMBLEA FINALE SU BARATTI E POPULONIA
L’assemblea di restituzione del percorso partecipativo per il piano particolareggiato di Baratti e Populonia, organizzato dal Comune di Piombino, è confermata per oggi, giovedì 3 marzo alle ore 17 presso la sala del Perticale, via Lerario a Piombino.
L’Amministrazione comunale di Piombino ha preso in esame, in sede di Giunta comunale il giorno 28 gennaio 2011, le risultanze del processo partecipativo, accogliendo una serie di proposte del Sindaco in vista sia dell’assemblea di restituzione dei risultati del processo partecipativo, sia delle successive determinazioni dei competenti organi comunali. Riportiamo integralmente le proposte che il Sindaco ha avanzato e che la Giunta ha condiviso secondo il verbale pervenuto al garante il 31 gennaio 2011:
«La posizione espressa dal sindaco, successivamente condivisa con tutta la giunta, è quella di rivedere le linee di indirizzo al piano tracciate in precedenza che hanno costituito una base di discussione per i laboratori, secondo una visione e una filosofia complessiva che si ispira alla volontà di preservare l’autenticità dell’area, intesa in maniera unitaria e sistemica, valorizzando e tutelando il patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico, favorendo anche la rinaturalizzazione delle sue parti più pregiate. A questo si collegano gli altri obiettivi fondamentali di accrescere la fruibilità pubblica e collettiva del golfo, liberando spazi attualmente chiusi e rendendoli permeabili alla collettività, di perseguire la sostenibilità ambientale, salvaguardandolo anche dall’eccessivo traffico veicolare.
In quest’ottica, entrando nel merito degli interventi previsti e dei singoli ambiti, il sindaco ha illustra alcune proposte di revisione del piano particolareggiato.
In merito all’area denominata “Porta del Parco”, zona Caldanelle, la proposta è di diminui-re in maniera consistente le volumetrie previste nell’ambito riducendole a un massimo di 1000 m3 e mantenendo quindi in quell’area soltanto piccoli servizi al turismo e commerciale (un piccolo spaccio, un punto informazioni, noleggio bici ecc.) che potrebbero servire anche per riqualificare l’area stessa. La previsione di parcheggi esterni al golfo in questa zona, non va intesa come un’aggiunta ai parcheggi previsti all’interno dell’area. Con la realizzazione della Porta al Parco, infatti, la proposta è quella di prevedere una progressiva riduzione anche di molti parcheggi interni, in modo da alleggerire il traffico veicolare all’interno.
Altro punto di forza importante è la volontà di liberare la pineta da tutti gli edifici attualmente esistenti, che verrebbero quindi demoliti, spostando l’attività della scuola di vela in un’altra area del golfo, da verificare meglio la zona del porticciolo, oppure in altra località fuori da Baratti.
Gli obiettivi sono quindi quelli di restituire la pineta alla fruizione pubblica e preservare le caratteristiche naturali del luogo.
Sul Casone, dopo aver fatto numerose verifiche per valutare l’eventuale possibibilità di acquisizione pubblica, tra le quali anche quella di avere l’edificio in affitto, è confermata la previsione iniziale, cioè quella a struttura ricettiva, con l’obiettivo di farne una struttura ecoefficiente aperta al turismo sostenibile. Il piano si ferma comunque alla destinazione, senza scendere nei dettagli della tipologia di struttura prevista. Alla norme del piano particolareggiato potrà essere aggiunto comunque la clausola secondo la quale la struttura rimanga aperta e permeabile, lasciando la possibilità da parte di tutti di passeggiarvi intor-no, senza delimitazioni o chiusure di vario genere. Un investimento pubblico sul Casone appare infatti insostenibile sotto il profilo economico, a meno che non ci sia un intervento di-retto da parte di un altro ente, come la Regione. Si tratterebbe comunque di investire oltre 5 milioni di euro per il suo acquisto, senza pensare ai costi di manutenzione che questo implicherebbe, senza un piano di redditività e soprattutto per una destinazione attualmente non così necessaria (strutture museali e destinate ad attività culturali sono già presenti e sono già state realizzate nell’ambito dell’area archeologia di Baratti).
Ogni tipo di intervento di ristrutturazione dovrà essere realizzato con la massima attenzione, sotto il monitoraggio e il controllo della Soprintendenza, con l’obiettivo di preservare le emergenze archeologiche esistenti. Come richiesto, e come già previsto, il restauro dovrà essere di tipo conservativo.
Per il campo boe, il sindaco ha confermato la previsione di contenimento degli specchi acquei, così come l’eliminazione di 1500 m3 previsti nel vecchio Piano Regolatore, nell’area retrostante il porto che sarà disciplinata dal nuovo Regolamento Urbanistico. Si fa notare che nel 2015 scadono inoltre tutte le concessioni che andranno definitivamente a gara.
Alcune nuove proposte anche per la piazzetta di Baratti, da valorizzare e da liberare dalle auto e dal parcheggio presente attualmente. Potrebbe essere pensata inoltre anche in funzione di un punto servizi allo sport nel golfo (surf, biciclette ecc.).
Per quanto riguarda l’area a mare della Torre di Baratti, si condivide la posizione emersa dal percorso partecipativo secondo la quale l’uso attuale dell’area a mare della Torre di Ba-ratti come parcheggio sia un evidente elemento di degrado e di “privatizzazione” dell’area. Conseguentemente l’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di restituire all’uso pubblico quest’area, ripensando anche la precedente previsione di posti ombra da dare in concessione attraverso gara pubblica.
Per quanto riguarda inoltre la protezione della duna, è importante pensare a uno spostamento dei chioschi attualmente esistenti e disciplinare gli accessi in maniera appropriata.
Per Populonia Alta si confermano le previsioni precedenti, non accettando comunque l’indicazione emersa dal percorso partecipato di realizzare un nuovo parcheggio nella zona del Reciso, per esigenze di tutela di quest’area naturalistica.
Rimane inoltre l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’edificio della Croce rossa, cercando anche di destagionalizzare il turismo, adibendolo a struttura ricettiva di tipo alberghiero».