VAL DI CORNIA: PIANO DI BARATTI, COSA NE PENSANO I PARTITI?

Un incontro con tutti i partiti e i gruppi consiliari per sapere cosa pensano di Baratti. Lo ha promosso il Comitato ‘Giù le mani da Baratti’ che ha inviato una lunga lettera ai segretari e ai capigruppo di Piombino e degli altri comuni della Val di Cornia (la lettera integrale è alla fine dell’articolo).

Dopo il percorso partecipativo, di cui il Comune di Piombino deve ancora rendere conto su come recepirlo, ci si augura che finalmente anche i consigli comunali possano discutere del piano di Baratti, in primis quello di Piombino, ma anche quelli degli altri comuni vista la necessità di una politica urbanistica di area e l’indubbio interesse comprensoriale per l’area di Baratti-Populonia.

Alla riunione, che si svolgerà il 12 febbraio, è stata invitata anche la stampa, in modo che le posizioni delle varie forze politiche possano essere rese note all’opinione pubblica. Nella lettera che il Comitato ha spedito ai partiti si riepiloga la vicenda, dalla pubblicazione del piano particolareggiato da parte del Comune nell’agosto scorso, alla nascita del Comitato che ha contestato le trasformazioni previste, al percorso di partecipazione, fino al recente convegno sul ‘Valore di Baratti’ organizzato dal comitato stesso e indicato dal prof. Massimo Morisi (Garante della comunicazione della Regione Toscana) come un vero modello di partecipazione attiva.

La lettera si conclude con l’invito alle forze politiche ad essere presenti e a far conoscere il proprio punto di vista. Si tratta di una mossa significativa del Comitato ‘Giù le mani’, che dopo aver promosso una ampia partecipazione tra i cittadini, chiama ora tutte le forze politiche ad un confronto sulla questione di Baratti. Chissà in quanti avranno il coraggio di parteciparvi?

OGGETTO: INCONTRO SUL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI BARATTI – INVITO

Spett. le Capogruppo, egr. Segretario

come è noto, in questi ultimi mesi il Piano Particolareggiato relativo a Baratti-Populonia proposto dall’Amministrazione Comunale di Piombino nell’agosto 2010 è stato oggetto di un importante dibattito. Il Comitato Giù le mani da Baratti ha contestato la previsione, contenuta nel piano, di trasformare in albergo alcuni importanti edifici storici, quello del Casone compreso; di privatizzare un ulteriore tratto di litorale a servizio del nuovo insediamento turistico di Poggio all’Agnello; di costruire migliaia di metri cubi presso la cosiddetta “porta al Parco” e altri edifici nella storica pineta.

È nata così la ‘questione Baratti’, che ha rapidamente trovato spazio negli organi di informazione della comunità locale e regionale: da allora l’assessore Anna Marson si tiene costantemente informata sugli sviluppi della vicenda. L’Amministrazione comunale di Piombino, sollecitata dalla discussione in atto, ha dunque avviato un percorso partecipativo ai sensi della LR n. 69: tale percorso si è chiuso il 21 dicembre 2010, ha come garante il Prof. Massimo Morisi, garante della comunicazione per la Regione Toscana, e ha visto il contributo attivo di cittadini, associazioni e comitati. Chiunque, leggendo le sintesi dei laboratori consultabili sul sito del Comune di Piombino, può verificare che cittadini, associazioni e comitati hanno manifestato forti perplessità e avanzato controproposte.

Il 14 gennaio si è tenuto a Piombino un convegno organizzato da Giù le mani da Baratti, che ha avuto un pubblico di oltre duecento persone e come tema il valore economico, archeologico e paesaggistico del territorio: accanto a Massimo Morisi, che nell’occasione ha definito il convegno un esempio e un modello di partecipazione attiva, hanno parlato docenti universitari e tutti hanno sottolineato che qualunque intervento su Baratti dovrà essere il risultato di un’analisi progettuale che tenga conto delle risorse locali come anche dell’emergenza geologica e che, prima di pianificare interventi su Baratti e Populonia, sia indispensabile approvare il Regolamento Urbanistico (RU), anche per ripristinare un corretto modo di pianificazione.

Giù le mani da Baratti ha come unico obiettivo la salvaguardia dell’identità e del valore di Baratti, sia dal punto di vista culturale che da quello ambientale ed economico e si augura che il Piano particolareggiato recepisca non solo quanto emerso dal percorso partecipativo, ma anche gli importanti contributi che da varie parti hanno trovato e stanno trovando espressione.

Il 16 febbraio p.v. l’Amministrazione Comunale di Piombino dichiarerà quanto e in che termini ha tenuto conto del percorso partecipativo: in attesa di quella data e nella speranza che il consiglio comunale di Piombino (e non solo: a riprova della necessità di un’effettiva politica urbanistica di area) discuta della questione, Giù le mani da Baratti esprime il proprio interesse a conoscere il punto di vista delle varie forze politiche e, per questo motivo, invita i gruppi consiliari a un incontro, sabato 12 febbraio 2011, ore 10.00, presso la Saletta rossa del Comune di Piombino.

Alle 12.00 saranno comunicati alla stampa i risultati salienti della riunione e le rispettive posizioni.

Mi auguro di ricevere conferma della vostra partecipazione.

I miei migliori saluti,

Il portavoce del Comitato Giù le mani da Baratti

Daniele Quinti

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Scritto da il 31.1.2011. Registrato sotto politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “VAL DI CORNIA: PIANO DI BARATTI, COSA NE PENSANO I PARTITI?”

  1. vinicio

    bella mossa, bravi!

  2. zeno

    chissà perchè non amo i comitati?
    non amo neppure la premessa che anticipa la lettera del comitato che già paventa la possibilità che esistano persone che non abbiano il coraggio di partecipare?
    intanto butto là che sei latitante e pavido e poi faccio una riunione pochi giorni prima per sapere le cose come stanno prima che tu me le venga a spiegare…questione di giorni.. Ho capito bene?
    Insomma comincio la guerra prima di sapere se questa è stata dichiarata.
    Amo talmente Baratti che ormai ci vado solo fuori stagione e quelle poche volte che capito in piena estate mi meraviglio a scoprire che è talmente bello e ben disegnato che sopporta ancora il turismo di massa ormai consueto.
    Ma torniamo alla guerra che come si sa è sempre fra buoni e cattivi in funzione dell’angolo dal quale si osservano.
    I comitati incalzano con le loro guerre sante e la pubblica amministrazione è dilaniata da dubbi Morettiani…se non andiamo facciamo più bella figura? se decidiamo di andare non arriviamo tardi altrimenti si penserà che abbiamo cincischiato fino all’ultimo…e così via.
    Credo che sia vero che qualche rischio di scivolone con Baratti si stia correndo ma vi invito a pensare in positivo. Baratti è un fiore all’occhiello che abbiamo difeso negli anni e che dobbiamo difendere a spada tratta senza mai cessare di andarne orgogliosi… ma la nostra storia è nei fatti e se Baratti è così lo è al di là di sedicenti comitati.
    Mai visto il contorno urbano di Pompei..senza contare gli scavi che crollano?
    Mai vista la valle dei templi piena di condomini?
    Siccome si parla di Baratti e circondario allargato mi viene di augurare buon lavoro ai vari comitati ma agli stessi suggerirei di noleggiare un areo per alifoto e vedere quanto il circondario sia contaminato da costruzioni abusive…chissà chi ci abita?
    cordialmente

  3. marino

    bizzarra la filosofia di Zeno: siccome ci sono troiai dappertutto, allora facciamoli anche qui! dovrebbe essere il contrario: siccome abbiamo abusato tanto in Italia dell’ambiente e della cultura, salviamo quello che ci resta! o no?

  4. gent sig marino ha interpretato male il mio pensiero…..sono io per primo a mettere in guardia su possibili scivoloni e per rispondere alla sua osservazione le faccio notare che ciò che ci resta..Baratti..è frutto non del caso ma di scelte giuste fatte dai nostri padri…mandiamole avanti senza beccarci troppo per fini di schieramento cordialmente zeno

  5. Graziella Guglielmi

    Sig.Zeno, non ho ancora capito da che parte sta, spero vivamente che sia quella che difende Baratti e di fatto anche il Comitato che sta cercando di evitare lo scempio di un pezzo d’Italia incantevole, perchè vede, sig. Zeno, se il Comitato non fosse nato, se tanti cittadini,al di là delle idee politiche,non si fossero messi insieme per dar voce allo scontento generale, forse Baratti l’avremmo persa, come i napoletani, amministrati per anni da giunte di sinistra, rischiano di perdere Pompei. Ritengo anche superfluo noleggiare un aereo per fotografare dal’alto tutto quello di “strano” che è stato costruito, e per lo più, condonato ed allora ritorno alle nostre amminisrazioni comprensoriali di sinistra che non sempre hanno interpretato alla lettera gli strumenti per dondonare manufatti e varie che sempre e comunque, dovevano mantenere i requisiti di abitabilità (altezza,rapporto superficie/finestre,regolarità degli scarichi ecc.). Per anni qualcuno ha fatto finta di non sapere che esisteva Riva verde, come ora sembra nessuno sappia cosa esiste alle Fabbricciane o a Baratti stesso. Nessuno fa niente fino a che l’interesse politico è orientato verso altri interessi e pensi che il nostro Comune sembra che le foto dall’alto le abbia fatte fare! Qui non si tratta di fare la guerra prima che questa sia dichiarata,qui si cerca solo di difenderci da chi tira il sasso e nasconde la mano. Saluti. Graziella Guglielmi

  6. gent signora graziella sono certo che ci accomuna l’amore per baratti, piazza bovio e il nostro territorio…e questo non è poco….nel bene o nel male non appartengo a schieramenti e ritengo doveroso avvisare una parte politica di non fare una imperdonabile scivolata e l’altra parte politica di non annunziarsi come salvatrice del mondo…in fondo destra o sinistra che sia questo mondo qualcuno lo starà pur rovinando un po’……tranquilla quindi per quanto riguarda l’amore per le cose giuste, siamo entrambe dalla stessa parte, dal mio punto di vista cerco sempre di non dare a priori un colore alle cose giuste e un altro a quelle sbagliate così che la soluzione buona diventa più possibile
    apprezzo il suo essere presente in queste rubriche e la saluto cordialmente

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