«RICETTE CORSARE», PER NON NAUFRAGARE IN CUCINA – 65

Sessantacinquesimo appuntamento con la rubrica di cucina del Corriere degli Etruschi «Ricette Corsare» curata con passione dal nostro esperto Emilio Guardavilla. La rubrica presenta ogni settimana alcuni aneddoti tratti dalla vita dell’autore e un menù completo tutto da gustare.

RICETTE CORSARE


Rubrica di intuizioni culinarie e percorsi introspettivi per non naufragare in cucina. A cura di Emilio Guardavilla.

Un popolo di navigatori è, per forza di cose anche  un popolo di lettori. Il tempo glielo permette, lo stile di vita aiuta in questo senso, la predisposizione intima è quella ideale a questo tipo di passatempo quanto mai rilassante, costruttivo, edificante. Si tratta nella maggior parte dei casi di un lettore onnivoro, dai gusti non particolarmente difficili che si nutre, sporadicamente e ad intervalli più o meno regolari, delle più svariate forme di pubblicazioni reperibili in commercio e negli scambi o baratti che alimentano l’economia del microcosmo nave. Si legge quindi quello che si trova in giro dal momento che un’edicola, anche non troppo fornita, solo difficilmente si trova a portata di mano.


257) Sformatini Corvetta

Categoria: antipasto

Ingredienti: merluzzo – salsa di pomodoro – farina da polenta bianca – farina di ceci – cipolla.

Preparazione: dopo aver amalgamato la farina bianca in acqua salata ad ebollizione aggiungi quella di ceci leggermente stemperata in acqua fredda. Fai cuocere per un’ora mescolando ad intervalli regolari. Nel frattempo stufa il merluzzo a filetti in un soffritto elaborato con l’anima. Dopo una ventina di minuti passa tutta la mixer per ottenere una crema soffice ed compatta. Distribuisci la polenta in stampini idonei e disponici al centro la crema di merluzzo. Sforma e servi con salsa di pomodoro.

Punto esclamativo: la salsina di pomodoro che sia piccante.

Valore aggiunto: “Quattro ruote”, ad esempio.

In virtù di questo fatto la lettura viene molto spesso centellinata in numerosi appuntamenti presi e fissati razionalmente al fine di farla durare il più possibile e soprattutto di farla coincidere con i momenti in cui si è più predisposti a goderne al meglio. Si fa riferimento a certi momenti della giornata o della settimana, occasioni particolari personali, ricorrenze riconosciute a livello istituzionale. Sono momenti comunque attesi con un a certa trepidazione da parte dell’interessato che, come in altri ambienti ovviamente, cerca di ritagliarsi uno spazio assolutamente privato in cui liberare il proprio io senza che sia, una volta tanto, alla mercé di tutti gli altri. Il paese è piccolo, si sa.


258) Ditali Octopussy

Categoria: primo piatto

Ingredienti: polpo – pomodori maturi – vino bianco secco – cipolla – prezzemolo.

Preparazione: metti il polpo a cuocere in una casseruola con acqua, non troppa, e sale. Quando avrà assorbito tutto il liquido aggiungi cipolla e olio: Lascia rosolare brevemente e sfuma di vino bianco. Giusto prima di buttare i ditali aggiungi al sugo i pomodori in pezzi.

Punto esclamativo: un po’ di rispetto nel ridurre il polpo a pezzi.

Valore aggiunto: “Racconto di un naufrago”, forse non è il caso.

Leggere è vivere, questo si sa. Leggere è viaggiare, questo è altrettanto vero. Nel caso del marittimo leggere rappresenta una sorta di evasione bella e buona, una fuga da una realtà coscritta e circoscritta difficile da eludere in senso strettamente fisico. Per tale ragione il genere, l’argomento, lo stile e il taglio della pubblicazione hanno ben poca importanza nel risultato finale. Risultato che inevitabilmente deve allargare orizzonti chiusi, aspirazioni limitate e sogni irraggiungibili; allo stesso modo si ricerca un trasporto a cui lasciarsi andare, sentimentale o razionale che sia, fughe nella fantasia e voli pindarici in cui riconoscersi anche per un breve lasso di tempo.


259) Involtini blasè-osè

Categoria: secondo piatto

Ingredienti: filetti di cernia – fiori di zucca – zucchine – zafferano – aglio – burro – latte – aglio.

Preparazione: prepara una ricca julienne di zucchine prima di tutto. Dopo un bel respiro disponi i filetti di pesce su un tagliere e, salati e pepati a piacere, distribuisci in modo uniforme parte delle zucchine appena lavorate. Fanne degli involtini che legherai con filo da cucina e rosolerai in casseruola con burro e aglio. Aggiusta di sale e pepe e bagna con latte. Porta prima ad ebollizione e poi riduci la fiamma per altri quindici minuti. Aggiungi lo zafferano sciolto nella minore quantità di acqua possibile e tieni la prua così per altri cinque minuti. Pulisci i fiori da gambi e pistilli e sostituiscili ai filetti nel fondo di cottura per pochi minuti, massimo 3.

Punto esclamativo: anche se nello stesso piatto, servi involtino e fiori di zucca separati.

Valore aggiunto: le “Mille e una notte”, se uno se la sente.

Ma anche il divertimento come distrazione in valore assoluto è necessario quanto indispensabile. Ben vengano allora letture leggere, dilettevoli, con poco testo e molte figure, foriere di inventiva ed immaginazione da far lavorare durante il riposo fisico. Barzellette e scritture umoristiche sono un toccasana dalla valenza inestimabile sia per il momento in cui si fruiscono come lettore sia quando, tempo dopo, si ricorderanno come associate ad un particolare tempo determinato nel passato. Le letture lasceranno il segno di un imbarco, alla stessa stregua di una mareggiata, di una mancata collisione o della calma piatta mai incontrata in tutta una vita per mare.


260) Ventagli controvento

Categoria: dessert

Ingredienti: uova – farina – olio di semi – zucchero – sale.

Preparazione: incorpora impastando energicamente farina, uovo sbattuto e sale. Con l’aiuto di mani adeguatamente unte raggiungerai un impasto più che dignitoso. Tiralo con il mattarello fino a ridurlo allo spessore di pochi millimetri. Cospargi la foglia di zucchero, arrotolane le due estremità al centro a mo’ di pergamena chiusa. Ora taglia a fette di mezzo centimetro circa e procedi alla frittura fino ad una doratura completa.

Punto esclamativo: il ventaglio come forma è solo un suggerimento.

Valore aggiunto: un rivista in vernacolo, perché no?


Dai retta, ché io ai fornelli gli do del “tu”.

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Emilio Guardavilla risiede e vive a Piombino insieme ad altre
trentaquattromila persone circa.
Come tutti gli altri ci lavora e ci coltiva le proprie inclinazioni, nel suo
caso la lettura e la cucina.
E come gli altri respira quell’aria di mare che ha la stessa valenza chimica
per l’organismo dell’ossigeno o dell’azoto. Sognatore instancabile,
concepisce costantemente progetti di ogni genere a breve, media e lunga
scadenza senza abbandonarne neanche uno.

http://www.emilioguardavilla.it

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Scritto da il 17.9.2010. Registrato sotto cucina, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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