NOTIZIE DALLA VAL DI CORNIA DEL 25 SETTEMBRE 2020

ANCORA NULLA DI FATTO SUL PIANO INDUSTRIALE JSW
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Comune di Piombino sul nuovo incontro con Carrai, vice presidente di JSW.
<<Nei confronti del Piano industriale di Jsw siamo fiduciosi ma attendiamo i fatti: oggi, nella videoconferenza con Mise, Regione e Azienda è stato illustrato il progetto e, per questo, ringraziamo le Istituzioni che si sono fatte garanti di un percorso di condivisione.
L’accordo di programma è, ora più di prima, indispensabile per definire in maniera complessiva la reale e concreta entità degli investimenti e delle ricadute economiche ed occupazionali. Nell’ottica dell’aggiornamento dell’accordo di Programma, cui il Comune ha chiesto di partecipare, inizierà un lavoro molto importante e, naturalmente, l’aspetto ambientale non sarà certo trascurabile, soprattutto alla luce del fatto che il piano presentato oggi si discosti in vari punti da quello che ci era stato prospettato inizialmente da Jsw.
Una visione globale dell’area di crisi complessa dove il Comune dovrà necessariamente, in concerto con gli altri soggetti, essere realmente protagonista.
Dalla riunione di oggi è emerso che, accanto all’aggiornamento dell’accordo del 2018, esiste l’intenzione di migliorare gli interventi di messa in sicurezza ambientale: un piccolo passo in avanti, nella consapevolezza del grande lavoro da fare.
Abbiamo, infine, chiesto a Jsw di diffondere i contenuti del Piano affinché tutta la città possa essere coinvolta in un processo decisionale consapevole e fattivo>>.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Sabrina Nigro, assessore al Lavoro

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PIOMBINO: RIMATERIA IMPEDISCE I CAROTAGGI AL COMUNE

Piombino (LI) – Ferrari e Bezzini: “Rimateria ci impedisce i carotaggi: è chiaro che la Società abbia qualcosa da nascondere”

<<Che Rimateria sia impegnata a non permetterci di fare i carotaggi è ormai lapalissiano. È ancora più chiaro oggi, quando la Società ci ha comunicato la propria intenzione di chiedere una nuova, ennesima autorizzazione, stavolta da parte del Tribunale che sta curando il concordato.
Ma non solo: Rimateria oggi ci chiede addirittura una malleva che, nel caso fosse sottoscritta, esporrebbe il Comune a rischi eccessivi, accollandosi responsabilità ben oltre ogni ragionevole accordo.

Il Comune di Piombino ha fatto tutto quello che doveva fare per rendere possibile l’intervento: ha acquisito tutta la documentazione e, soprattutto, ha individuato le risorse nel bilancio comunale. Rimateria ci ha chiesto un’autorizzazione per accedere alle aree di competenza: abbiamo inviato una richiesta formale a Rimateria accolta positivamente dal presidente Pellati, che ha inoltrato tale richiesta allo staff tecnico della società. Il Cda di Rimateria ha, poi, sollevato due ordini di criticità, tecnica e di diritto: il Comune ha, quindi, fornito tutte le garanzie sui protocolli operativi forniti dalle società specializzate che compiono le indagini geotecniche con le migliori tecnologie e in regime di assoluta sicurezza. Il Comune ha affermato che le operazioni si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti.

La vicenda non si è esaurita lì: il Cda di Rimateria, poiché questa attività non era prevista dalle clausole dell’Aia in corso, ha rimesso la competenza al soggetto con funzioni concessorie, cioè la Regione Toscana. Abbiamo, quindi, richiesto il nulla osta alla Regione Toscana che ha autorizzato i carotaggi.
Nonostante tutto il lavoro fatto, le garanzie date e le autorizzazione ottenute, Rimateria si ostina a non ci permetterci l’ingresso in discarica per i carotaggi.

Oggi Rimateria, con queste nuove richieste inaccettabili, di fatto scopre la sua reale intenzione: la Società non vuole i carotaggi perché, molto semplicemente, ha timore dei risultati. Tanto da chiedere al Comune di accollarsi danni patrimoniali connessi all’eventuale sospensione dei conferimenti nel caso in cui i risultati evidenziassero la presenza di sostanze pericolose che non potevano essere lì conferite.

Noi non possiamo accettare una simile posizione e, da domani, saremo costretti a ricorrere ad altre misure>>.

Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Carla Bezzini, assessore all’Ambiente
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PIOMBINO: CHIUDE L’ACQUARIO, GLI ANIMALI TRASFERITI A LIVORNO

Piombino (LI)- L’Acquario di Piombino chiude: tutte le specie ittiche sono state trasferite all’Acquario di Livorno grazie a un accordo tra i due Comuni.

L’Acquario di Piombino chiude: tutte le specie ittiche sono state trasferite all’Acquario di Livorno grazie a un accordo tra i due Comuni.

“A malincuore siamo costretti a chiudere l’Acquario di Piombino – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – abbiamo preso accordi con il Comune di Livorno e con l’acquario cittadino per il trasferimento dei pesci nelle loro strutture. Ringraziamo i volontari che fino ad oggi, con passione e dedizione, hanno condotto un’attività preziosa all’interno di locali che, purtroppo, non sono più compatibili con un’offerta qualitativa contemporanea. Non è neanche più sostenibile che un servizio del genere sia interamente a carico della buona volontà di poche persone. Decideremo, a breve, come destinare quei locali che, comunque, hanno bisogno di un’importante opera di ristrutturazione. L’impegno sulle spalle dei volontari e gli interventi necessari da parte del Comune al momento non sono sostenibili. Sono convinto che sia indispensabile fornire un’offerta contemporanea all’altezza degli standard turistici della città e, purtroppo, un’associazione non può avere gli strumenti e le energie per gestire un impegno di questa mole. Purtroppo noi oggi prendiamo una decisione dolorosa perché le precedenti amministrazioni non si sono prese cura della struttura non chiarendo il rapporto con i volontari e non investendo adeguate risorse a tempo debito”.

Ieri, mercoledì 23 settembre, tutti gli animali, circa cinquanta, sono stati trasferiti a Livorno: in questo momento, come da prassi, sono in quarantena per adeguarsi alle nuove condizioni ambientali.

“Nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente – dichiara il sindaco di Livorno Luca Salvetti – ci è stato chiesto di ospitare le specie presenti nell’Acquario di Piombino, per consentire a questi animali di sopravvivere in condizioni ambientali simili a quelle nelle quali hanno finora vissuto. Abbiamo accolto volentieri la richiesta, visto che la città ha le strutture adeguate”.

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FOCOLAIO DI COVID19 NEL CENTRO IMMIGRATI “LA CARAVELLA”

Piombino (LI) – Covid- 19, negativi i bambini della Caravella: prosegue l’indagine epidemiologica.

Prosegue l’indagine epidemiologica nel centro di accoglienza La Caravella: il personale sanitario del Dipartimento di prevenzione sta eseguendo i tamponi su tutti gli ospiti e gli operatori del centro, i primi risultati indicano la negatività dei quattro minori.

“La situazione della Caravella – dichiara il sindaco Francesco Ferrari –, essendo un luogo in cui convivono molte persone, desta preoccupazione in quanto potrebbe diventare un focolaio se non trattata con tutte le dovute misure di sicurezza, sia a tutela degli operatori e degli ospiti che dei cittadini piombinesi. Intanto la buona notizia della negatività dei bambini ci rassicura; attendiamo i risultati degli altri test. È prioritario assicurarci che la quarantena sia rispettata: per questo ho contattato i gestori della struttura e il prefetto, responsabile dei centri di accoglienza, per conoscere quali siano i piani per La Caravella e dare, così, tutto il supporto del Comune”.

Inoltre, la città registra due nuove guarigioni: si tratta di una donna di 59 anni e di un uomo di 26 anni.
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PIOMBINO: ETTORE ROSALBA RICONFERMATO ALLA GUIDA DEI PORTUALI

L’ assemblea dei soci del gruppo Ormeggiatori e Barcaioli del porto di Piombino si è riunita per rinnovare le cariche direttive. L’assemblea svoltasi nella sede del gruppo, alla presenza del Comandante dell’ ufficio Circondariale marittimo di Piombino Tenente di vascello Valerio Chessari, ha confermato all’ unanimità nel ruolo di Presidente Ettore Rosalba. Sono stati eletti successivamente nel ruolo di Vice Presidente Antonio Feola ed i consiglieri Azie Ruggero, Paolo Bartalini, Massimo Martorella, Maurizio Paoletti, Paolo Turini.

Il Presidente Rosalba nel ringraziare i soci per la fiducia dimostrata ha voluto evidenziare la vicinanza che lega la nostra categoria professionale, al corpo delle Capitanerie di Porto, rappresentata a Piombino dal Comandante Chessari che con estrema competenza e professionalità coordina le complesse attività del nostro sistema portuale. Rosalba ha ricordato il difficile momento che ci ha attraversato, con le importanti criticità che l’emergenza COVID19 ha palesato. Piombino è tra i porti che maggiormente ha sofferto la contrazione dei traffici.

Nel punto più complesso della pandemia , gli ormeggiatori con grande senso di responsabilità hanno come sempre operato, h24 ,365 giorni l’anno per far si che il nostro porto riuscisse a garantire comunque un operatività che rispettasse la sicurezza degli operatori e dei fruitori del porto.

Il Presidente a inoltre ricordato la bella pagina, fatta di estrema professionalità e solidarietà della vicenda Costa Diadema. La nave proveniente da Dubai con 1255 marittimi a bordo con casi di positività al COVID-19 che dopo una lungo peregrinare e una serie di dinieghi all’attracco venne ormeggiata a Piombino il 30 marzo, ricordando l’ appartenenza degli Ormeggiatori alla gente di mare, categoria abituata a salvare le persone incapaci di girare la testa dall’altra parte.

Ci aspettano momenti difficili, le criticità economiche rendono il compito di tutti gli operatori estremamente complicato, l’augurio è che il nostro porto possa finalmente trovare quello slancio capace di dare solidità e prospettiva al nostro sistema portuale.

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Scritto da il 25.9.2020. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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