SAN VINCENZO: SCREZI CONTINUI TRA VIGILI, MA IL SINDACO NON SAPEVA?

San Vincenzo (LI) – Oltre vent’anni di “guerriglia”, denunce interne, licenziamenti poi annullati, decine di udienze, avvisi di garanzia, rinvii a giudizio e di tutto un po’. La lunga vicenda della polizia municipale sanvincenzina è conosciuta e nota ben oltre i confini del proprio Comune di pertinenza. Conosciuta e nota un po’ a tutti tranne che, a quanto pare, al sindaco di San Vincenzo Alessandro Bandini.

Due casi, freschissimi, rinnovano la saga. E’ di pochi giorni fa il rinvio a giudizio con l’accusa di mobbing dell’attuale responsabile della polizia municipale Claudio Nassi, dell’assistente di polizia municipale Walter Dell’Agnello e di sua moglie Rossella Billet.

Il presunto mobbing lo avrebbero subìto i vigili Emanuele Giovani e Tiziana Lazzeretti. Dell’Agnello, tra le altre cose, è accusato di essersi servito della pagina facebook “San Vincenzo, democrazia e libera opinione”, con oltre duemila iscritti, fondata e amministrata da egli stesso, per gettare discredito su Giovani e Lazzeretti.

Per Rossella Billet, invece, l’accusa è di aver incitato i genitori degli alunni delle medie a fotografare e segnalare i vigili che si rifiutavano di collocare le transenne all’esterno della scuola media per delimitare la zona interdetta al traffico di veicoli.

Il sindaco Bandini, al quotidiano Il Tirreno, ha dichiarato di aver appreso dei problemi all’interno della polizia municipale sanvincenzina solo nel momento in cui è stato ufficialmente notificato il rinvio a giudizio dei tre. Il primo cittadino, quindi, sembra non sapesse niente fino a quel momento.

Ma negli ultimi anni – e prima di essere sindaco, Bandini è stato assessore all’urbanistica dal 2009 al 2014 – non sono stati pochi i dibattimenti sui vigili all’interno del consiglio comunale, in uno dei cui scranni lui sedeva e siede. Potremmo andare ancora a ritroso con i tanti incarichi di Bandini, da assessore allo sport nei primi anni ’90 a segretario del primo partito cittadino fino a non molti anni fa.

Sulla stampa hanno campeggiato negli anni gli articoli sul caso transenne, sui vigili indagati e altro ancora. Insomma, se c’è qualcosa che mai è mancato nelle cronache sanvincenzine, oltre ai casi relativi all’urbanistica, sono proprio i problemi all’interno della polizia municipale sanvincenzina.

Una situazione di tensione mai cessata dopo tanti anni, e che ha visto la grandissima parte delle denunce, dei provvedimenti disciplinari e delle udienze contro il signor Dell’Agnello. Che, almeno fino a questo momento, ne è risultato sempre indenne.

Senza considerare le spese di denaro pubblico affrontate dal Comune di San Vincenzo per cotanto numero di casi giudiziari. Ma c’è un altro caso, ancor più fresco del precedente, addirittura di poche ore fa: gli avvisi di garanzia all’ex responsabile della polizia municipale Mauro Cristiani, ora in pensione, e agli agenti di polizia municipale Marco Camerini e Tiziana Lazzeretti. L’ipotesi di reato è di abuso d’ufficio e calunnia in concorso. L’8 novembre prossimo vi sarà l’udienza in cui si deciderà per il rinvio a giudizio dei tre o per l’archiviazione.

L’esposto denuncia era partito nel 2013 da Walter Dell’Agnello. Questi era stato denunciato per peculato da Cristiani, Lazzeretti e Camerini per aver usato l’auto di servizio per recarsi alle due udienze di cui è imputato a seguito della sua presunta cattiva condotta in servizio, denunce fatte proprio da Lazzeretti e Cristiani. Dell’Agnello viene assolto con formula piena e decide di controdenunciare i tre nel 2013, anno in cui sono iniziate le indagini sul caso.

Ed ecco spiegato appunto l’ultimo, ennesimo caso di poche ore fa. Insomma, stavolta francamente pare proprio difficile a tutti, anche con un atto di buonissima volontà, credere che il sindaco Bandini possa non essersi accorto di niente né in questi tre anni di mandato, né prima. Che sia giunta l’ora di prendere seri provvedimenti in proposito?

Scritto da il 24.9.2017. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 14 giorni, 0 ore, 9 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it