NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 9 DICEMBRE 2013

CAMPIGLIA M.MA: UNA GIORNATA PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO

Il Comune di Campiglia organizza un pomeriggio di orientamento scolastico per i ragazzi delle scuole medie in vista della scelta per le scuole superiori

Per i ragazzi che frequentano la classe terza della Scuola Secondaria di primo grado  è il momento di cominciare a pensare quale scuola scegliere per proseguire gli studi. Per questo l’ Istituto Marconi in collaborazione con il Comune di Campiglia organizza una giornata dedicata all’orientamento scolastico, con la finalità di accompagnare gli studenti verso una scelta consapevole. Gli alunni delle classi terze e i loro genitori , sono invitati a partecipare alla giornata per l’orientamento scolastico che si terrà il 9 dicembre a Venturina presso la “Sefi” Via della Fiera n.1. L’incontro avrà inizio alle ore 16.00, prevede una presentazione generale delle scuole Secondarie di Piombino e sarà coordinato dalla docente  Maria Paola Gabellieri del Marconi. Gli studenti e i genitori interessati ad ulteriori informazioni le riceveranno presso gli sportelli allestiti dai singoli istituti nella sala.

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RACCOLTA GIOCATTOLI PER LA SARDEGNA

Piombino – La Misericordia di Piombino, oltre a raccogliere cibo e vestiario da portare in Sardegna, ha avviato una raccolta di giocattoli nuovi e usati per i bambini sardi.

La raccolta, che resta aperta 24 ore al giorno, si conclude martedì 10. Il carico di beni partirà per Livorno mercoledì mattina e da lì sarà imbarcato per l’isola.

Per info: Misericordia di Piombino, Piazza Manzoni, Cittadella, tel. 0565-220157; 0565-220139.

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UDC: UNA BOCCATA D’OSSIGENO PER LA LUCCHINI, MA LA SITUAZIONE RESTA DIFFICILE

Piombino – Il segretario provinciale UDC, Luigi Coppola, commenta le ultime vicende Lucchini e auspica chiarezza per il futuro industriale di Piombino.

«La commessa di rotaie per l’Algeria – commenta COppola – è una notizia estremamente positiva che garantisce una boccata d’ossigeno in un momento di profondo disagio economico e a ridosso delle festività natalizie. Il fatto che il mercato si muova apre una parentesi importante rispetto alle prospettive future e non solo nell’immediato riguardo ai consumi. Nonostante ciò, dobbiamo restare con i piedi per terra, poiché di fatto sotto il profilo del percorso industriale la situazione non è assolutamente cambiata ed il quadro generale resta ancora fortemente incerto.

Apprezziamo lo sforzo della regione Toscana, auspicando che il protocollo d’intesa in procinto di essere sottoscritto abbia punti di riferimento più chiari per capire quali saranno le possibili soluzioni di indirizzo per uscire dalla crisi del comparto siderurgico e dalla staticità dell’attività portuale. Chiaramente se vi saranno opportunità interessanti, previo disponibilità concrete di futuri investitori, non potremo esimerci da mettere in campo proposte serie e concretamente sostenibili dal punto di vista ambientale delle bonifiche, industriale e portuale. Non vi è dubbio che pretendere di far coesistere un possibile “polo di rottamazione” nelle vicinanze di un “polo della nautica” con caratteristiche di ampia offerta per natanti di alto cabotaggio è difficilmente sostenibile. Lo stesso se si fa riferimento alla crocieristica, peraltro già orientata su porti con caratteristiche specifiche e di supporto infrastrutturale che sono di per se fortemente competitivi. Basti pensare a quello di Livorno che nonostante le difficoltà che sta attraversando, è l’unico porto d’Europa a poter evitare ampliamenti verso il mare non essendo soffocato dalla città e con una via di fuga a nord verso lo scolmatore d’Arno che lo collega all’aeroporto di Pisa, a Firenze ed ai corridori prioritari europei (da sito dell’UE la nuova mappa delle reti prioritarie di trasporto, dove c’è la traccia del corridoio 1 da Livorno a Firenze).

A fronte di tali considerazioni, ed al netto delle manifestazioni d’interesse che arriveranno dopo che sarà attivato il bando di vendita del gruppo Lucchini – conclude Coppola – sarà possibile avere un quadro più chiaro della situazione sul quale esprimersi nel merito di interventi che connettano il tessuto industriale a quello portuale. Dobbiamo avere speranza e credere fino in fondo che ci possa essere una prospettiva seria, ma il tutto deve avvenire con piena chiarezza e trasparenza, evitando a nostro avviso di aprire percorsi che possano portarci poco lontano. I finanziamenti disponibili devono essere investiti con criteri precisi che consentano risultati concreti anche a lungo termine e non solo nell’immediato, altrimenti ci troveremo fra pochi anni di nuovo nelle stesse condizioni di oggi».

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UDC: CHIUDE L’HOTEL CENTRALE, UN ALTRO DURO COLPO PER PIOMBINO

Piombino – Il segretario provinciale UDC, Luigi Coppola commenta la recente notizia della chiusura dello storico Hotel Centrale.

«Purtroppo se ne va un altro pezzo di storia piombinese con la chiusura dell’Hotel Centrale, punto di riferimento importante per l’ospitalità nell’ambito urbano. Certamente l’impressione del decadimento di un sistema economico cittadino passa anche da questa ultima vicenda. Sappiamo bene che si tratta di questioni private legate alla proprietà, ma nell’ambito della pianificazione rispetto al nuovo Regolamento Urbanistico in fase d’approvazione, sarebbe opportuno fare scelte su quella struttura che stimolino possibili acquirenti per mantenere integralmente l’ipotesi ricettiva. Noi abbiamo presentato un’osservazione all’R.U. in merito che tuteli soluzioni di mantenimento di una struttura ricettiva di qualità nel centro cittadino in una delle piazze più caratteristiche.

“La ristrutturazione dell’immobile in cui è attualmente ubicato l’Hotel Centrale, prevede una rinunzia alla vocazione originaria della struttura per una tipologia mista ricettivo-residenziale-commerciale che è difficilmente plausibile con un’esigenza specifica di qualificazione del tessuto turistico-ricettivo urbano e con la crisi in atto per altri settori. Pertanto sarebbe plausibile mantenerne la vocazione originaria, qualora si trovassero soluzioni idonee alla sopravvivenza ed al rilancio.”

Di appartamenti o di fondi commerciali non credo che la città ne abbia bisogno, soprattutto a fronte di un oggettivo e possibile incremento del turismo nell’ambito urbano ed in una zona particolarmente gradevole. Crediamo che perdere l’’Hotel Centrale definitivamente sia per tutti una ferita difficilmente rimarginabile, pertanto auspichiamo che si possano verificare ipotesi di interesse che ne permettano la sopravvivenza con ovvi interventi strutturali e manageriali che a nostro avviso hanno una prospettiva».

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Scritto da il 9.12.2013. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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