PRC: FANGHI, DANNO IRREPARABILE PER PIOMBINO

Riportiamo integralmente l’intervento di Alessandro Favilli, Segretario Federazione PRC Piombino-Val di Cornia-Elba, sull’ormai certo mancato arrivo dei Fanghi per le vasche del porto di Piombino che dovevano arrivare da Bagnoli.

«Da Napoli arrivano notizie che sembrano mettere una seria ipoteca sulla vicenda del trasporto della colmata di Bagnoli a Piombino – commenta il comunicato. Il tempo sta dimostrando quello che Rifondazione Comunista ha detto fin dall’inizio: innanzi tutto che non si agiva nell’interesse Nazionale, perché quando un’operazione passa da un costo, allora, di 40 milioni a quasi 1 Miliardo, c’è sperpero di denaro pubblico e la politica dello scambio, come quella sostenuta da Anselmi e tutti i Sindaci della Val di Cornia avrebbe aperto scenari inquietanti. Qualcuno ricorda che il presidente dell’Autorità Portuale di Napoli è stato arrestato ed è indagato per finanziamento illecito al suo Partito, il PD?

Inoltre l’affare dei fanghi di Bagnoli è un progetto sconsiderato, che ha fatto perdere a Piombino tempo e possibilità reali di sviluppo. Una ad una stanno saltando infatti tutte le scadenze previste dal famigerato accordo e niente di quanto era previsto è stato fatto, né approvato: non il piano regolatore del porto, non l’accordo specifico sulle bonifiche, non il progetto della strada 398 (tornata nell’ambito del corridoio tirrenico, cioè al punto in cui era tre anni fa), non un metro quadro di bonifica. Niente di niente. Un danno irreparabile alla città e al territorio.

Ora si avvicinano le elezioni amministrative, il sindaco e l’amministrazione comunale dovranno presentarsi agli elettori con un pugno di mosche. Essi portano la responsabilità grave di avere arrestato le bonifiche e il necessario sviluppo infrastrutturale. Allora il sindaco non può cavarsela dicendo che “non si darà al pianto se non arrivano i fanghi da Bagnoli”.

Ma come? In questi anni non c’è stato un progetto o un’idea che non fosse legata all’arrivo dei fanghi visto come “svolta epocale per il territorio”. Anche i Sindaci della Val di Cornia hanno fatto a gara a sostenere questo progetto e per difendere l’operazione Anselmi aveva rifiutato anche la legittima richiesta di referendum. E con lui, dietro a lui, a Piombino ed in Val di Cornia, il PD mentre sul referendum la sua maggioranza si è spaccata. E ora pensa di lavarsene le mani ? Oppure scaricare tutte le responsabilità solo su Guerrieri e l’Autorità portuale ? Comprendiamo il suo disagio: a giugno si vota e qualcuno dovrà rendere conto del danno arrecato alla città e al territorio, del tempo perso e della mancanza di informazione. Non sarà certo Rifondazione Comunista ad aiutare Anselmi e il PD a sotterrare la vicenda o a derubricarla a “questione portuale”. E su questo vogliamo anche rassicurare gli amici del Comitato No Fanghi.

Il PRC – conclude il comunicato – non è certo tra quei partiti che intendono stendere un velo pietoso. Siamo stati il primo partito ad opporsi all’operazione e non saremo noi a non parlarne in campagna elettorale. Metteremo al centro dei programmi e delle eventuali alleanze un’altra ipotesi di sviluppo per Piombino e per la Val di Cornia finalmente liberata dalla fallimentare operazione Bagnoli».


Alessandro Favilli
Segretario Federazione PRC Piombino-Val di Cornia-Elba

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Scritto da il 31.1.2009. Registrato sotto politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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