FIRENZE – Il panorama della cooperazione di consumo in Italia si arricchisce di una nuova protagonista: Unicoop Etruria. Con la sua ufficiale costituzione, la cooperativa nasce come una delle più grandi sul territorio nazionale, unendo le forze di Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia. Questo colosso del retail cooperativo conta ben 780.000 soci, dà lavoro a 5.800 persone e opera attraverso oltre 170 punti vendita distribuiti tra Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo.
La fusione, avviata a inizio anno e formalmente approvata dai soci tra febbraio e marzo, segna un passo decisivo nel processo di consolidamento delle cooperative italiane. Unicoop Etruria punta a un fatturato annuo di circa un miliardo di euro, posizionandosi come leader non solo economico, ma anche sociale nelle regioni servite. Un elemento distintivo di questa nuova realtà è l’adozione di un modello di governance innovativo, che separa il Consiglio di sorveglianza dal Consiglio di gestione. Questa struttura è stata ideata per coinvolgere più attivamente i soci nelle decisioni strategiche dell’organizzazione.
A capo del Consiglio di sorveglianza, composto da 35 membri, c’è Simonetta Radi, con Mattia Contessa nel ruolo di vicepresidente; mentre il Consiglio di gestione, formato da 7 membri, è guidato da Gianni Tarozzi, affiancato da Lorenzo Ortolani. Questo assetto mira a valorizzare le sinergie esistenti e a promuovere una crescita sostenibile e condivisa.
La strategia di Unicoop Etruria si focalizza sulla valorizzazione delle sinergie economiche, produttive e sociali, preservando i valori storici della cooperazione, con un forte impegno verso i consumatori, i lavoratori e le comunità locali. L’obiettivo è affrontare con maggiore efficacia le sfide del mercato, ottimizzare risorse e competenze e rafforzare l’efficienza operativa, senza mai perdere di vista i principi di qualità, convenienza ed etica.
La fondazione di Unicoop Etruria si inserisce nel più ampio progetto di cambiamento delineato nell’Assemblea di Populonia nel settembre 2024. Questo progetto mira a consolidare il ruolo delle cooperative di consumo come pilastri economici e sociali del tessuto italiano, evidenziando l’importanza di un cambiamento strutturale per affrontare il futuro con successo e determinazione.