18 Luglio 2025, 15:11

UNA NUOVA ERA PER LA SIDERURGIA ITALIANA? OPPORTUNITÀ PER IL POLO DI PIOMBINO?

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

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Cari lettori,

il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), sotto la leadership di Adolfo Urso, ha annunciato una riunione decisiva per il 22 maggio, mirata a finalizzare l’Accordo di Programma tra il Mimit e la joint venture Metinvest-Danieli. Questo incontro è di importanza cruciale per il rilancio del polo siderurgico di Piombino, che rappresenta uno dei principali centri europei per la trasformazione dell’acciaio.

Il piano strategico, già avviato con la firma dell’Accordo di Sviluppo con Jindal il 18 aprile, punta a rinnovare la siderurgia italiana con un forte accento sulla decarbonizzazione. Gli obiettivi principali includono il potenziamento della produzione nazionale, la salvaguardia dell’occupazione, la promozione della transizione ecologica e la riduzione della dipendenza dalle importazioni di acciaio extra-UE. Tutto meravigliosamente “Green”.

L’Accordo di Programma delineerà gli impegni condivisi tra le istituzioni pubbliche e Metinvest-Danieli per la creazione di un impianto siderurgico all’avanguardia, con tecnologie avanzate e basse emissioni. Tra i punti focali dell’accordo vi sono il coordinamento tra piani industriali e ambientali, un dettagliato cronoprogramma degli investimenti e iniziative per sfruttare energie rinnovabili e modernizzare le infrastrutture portuali, ma poco si sa sulla reale occupazione, e sulle figure professionali necessarie.

Tuttavia, nonostante la convocazione della riunione per il 22 maggio, persistono incertezze. Il 26 marzo, l’amministratore delegato di Metinvest aveva dichiarato che l’accordo definitivo sarebbe stato firmato entro metà aprile, ma tale firma non è ancora avvenuta, generando ansie tra cittadini e lavoratori.

Ulteriori dubbi riguardano i dettagli dell’accordo, come la gestione dei costi energetici e le risorse necessarie per l’infrastruttura portuale. Anche l’accordo commerciale per la cessione delle aree tra Jsw Steel Italy e Metinvest Adriacon, previsto per il 2024, non è ancora stato reso pubblico.

La situazione a Piombino resta indefinita, ed ulteriormente complicata dalla condizione precaria dell’impianto Magona. La mancanza di chiarezza e il mancato rispetto delle scadenze promesse alimentano le tensioni, con richieste pressanti di maggiore trasparenza e un impegno concreto da parte delle autorità locali e nazionali, per garantire il successo di questo ambizioso progetto di rilancio che è promesso, ma solo a parole ed accordi di programma, da ormai più di venti anni, in quella che molti chiamano la “Narrazione Piombino”.

Giuseppe Trinchini

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