13 Novembre 2025, 12:11

METINVEST: APPROVATO IN SENATO ODG LEGA PER FINANZIARE PIOMBINO

Il Senatore Manfredi Potenti

Roma – Il Senato ha votato un ordine del giorno (odg) presentato dal senatore leghista Manfredi Potenti che chiede al Governo di trovare regole e soldi per dragare il porto di Piombino e far funzionare la futura acciaieria Metinvest‑Danieli, impegnando il Governo a «garantire ogni strumento normativo e finanziario» per dragaggi, banchine e raccordi del porto di Piombino (il comunicato integrale può essere letto qui-Agenparl). Ma questo odg è paragonabile a una promessa messa per iscritto: senza leggi, fondi CIPESS, bonifiche e costi energetici accettabili, le navi non attraccheranno e le bobine d’acciaio non saranno prodotte dal futuro stabilimento piombinese.

Cosa contiene schematicamente questo ODG della Lega?

  • È un impegno politico: obbliga il Governo a occuparsi del porto (dragaggi a –15 m, banchina Ovest, nuovi binari).

  • Non spende un euro: per i 110‑120 milioni che servono decide il CIPESS (Comitato interministeriale, presieduto dal premier).

  • Si collega all’accordo Metinvest‑Danieli da 2,5 miliardi e 1 100 posti di lavoro firmato il 10 luglio (Il Post).

Esempio: è come dire «ristrutturiamo la palestra scolastica per ospitare la nuova squadra», ma senza avere ancora il mutuo né l’impresa edile.

Quali sono i problemi ancora da risolvere oggi sul tavolo?

  1. Soldi per il porto

    • Il piano dragaggi + banchina costa 110‑120 mln. Il CIPESS deve ancora stanziare quelle risorse.

  2. Pulizia maxi‑discarica («36 ettari»)

  3. Bonifica falda

    • Solo il 4 % dell’acqua sotto la fabbrica è stato risanato; Invitalia ha firmato il contratto da 62 mln, i lavori partono a fine 2025 (Invitalia).

  4. Legge sulle ipoteche

    • Un emendamento al decreto “ex Ilva” permetterà agli investitori di ipotecare gli impianti su suolo demaniale; Senato+Camera devono approvarlo entro 7 agosto.

  5. Costo dell’energia

    • A luglio 2025 il prezzo medio (PUN) è sopra 110 €/MWh: fare acciaio elettrico diventa caro.

  6. Tassa europea sul carbonio (CBAM)

    • Dal 2026 l’UE farà pagare extra‑dazi agli importatori “sporchi”. Metinvest chiede di posticipare al 2029 per l’Ucraina (ГМК). Se Bruxelles non accetta, il progetto perde competitività.

  7. Cassa integrazione

    • 1 310 operai JSW (o 1295 aggiornato ad oggi) restano in CIG fino a gennaio 2026 (cgiltoscana.it); se i cantieri ritardano, servirà un’altra proroga.

rendering metinvest danieli piombino
un rendering grafico dei nuovi impianti

Il cronoprogramma Metinvest parla della fine del 2028 per l’avvio della produzione. Perchè questo avvenga, è necessario “calcolare” un cronoprogramma che abbiamo riassunto in una tabella, che Vi invitiamo di salvare e stampare, per verificare, tappa dopo tappa, dove stiamo realmente andando.

3. Riassumiamo in una tabella tempi e ostacoli

Fase cruciale Data promessa Cosa deve succedere Principale inghippo oggi Fonti
Legge “ipoteca demanio” ≤ 7 ago 2025 Camera approva senza modifiche Navetta parlamentare può far decadere il decreto (Invitalia)
Fondi CIPESS porto sett 2025 110‑120 mln per dragaggi e banchina Bilancio CIPESS non ancora deliberato (Wikipedia)
Variante bonifica 36 ettari aut 2025 180‑200 mln, ruspe al lavoro Copertura finanziaria assente (politichecoesione.governo.it)
Inizio cantieri acciaieria gen 2026 Fondamenta e capannoni Scorie ancora sul posto + fondale porto troppo basso (Il Post)
Fine CIG lavoratori 7 gen 2026 Passaggio in Metinvest/JSW Se cantieri slittano, nuova CIG (cgiltoscana.it)
Porto dragato a –15 m fine 2027 Navi cariche di DRI attraccano Ritardi gara, VIA o fondi (portialtotirreno.it)
Prima colata acciaio nov 2028 Forni accesi Energia cara (PUN > 70 €/MWh) (Segugio.it)
CBAM pieno gen 2026 (prev.) Extra‑dazi su ferro ucraino Metinvest chiede rinvio al 2029 (ГМК)

SCARICA LA TABELLA COMPARATIVA METINVEST/GOVERNO

Il voto in Senato indica quindi la direzione, ma non l’arrivo.

Perché i lavori partano davvero servono:

  • i soldi veri (CIPESS),

  • la legge definitiva (Camera),

  • le bonifiche (scorie + falda) e

  • una bolletta elettrica più bassa.

Se uno solo di questi tasselli manca, la nuova acciaieria resterà solo sulla carta, gli operai resteranno in cassa integrazione, e Piombino dovrà aspettare ancora e ancora.

Forse nel frattempo è giunta l’ora di smettere di “aspettare Godot” e l’infinita “politica dell’attesa”; e confidando in un concreto piano siderurgico nazionale, finalizzato a precisi obiettivi strategici in rapporto agli eventi globali, Piombino investa da subito su ciò che la città ha concretamente a disposizione sul proprio territorio.

È dal 2016 che il Corriere Etrusco evidenzia questa esigenza ai residenti e alle amministrazioni comunali che si sono succedute.

Con l’occasione riproponiamo questo video girato nell’estate del 2016:

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