19 Maggio 2025, 11:55

VENATOR ITALY DI SCARLINO: UNA FESTA DEL PRIMO MAGGIO TRA SPERANZA E INCERTEZZA

La Venator di Scarlino

Scarlino (GR)- La tradizionale celebrazione del Primo Maggio presso lo stabilimento Venator Italy di Scarlino si è trasformata in un momento di riflessione profonda e crescente preoccupazione. Un drappo nero sventola sulla ciminiera, simbolo del clima di incertezza che pervade i lavoratori e le loro famiglie. L’iniziativa è stata voluta dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) durante un’assemblea tenutasi alla vigilia della festa, il 30 aprile.

QUALE FUTURO PER I LAVORATORI?
La preoccupazione principale ruota attorno alla conclusione ormai imminente degli ammortizzatori sociali. Molti dipendenti hanno già perso il lavoro e l’incertezza regna sovrana, poiché la multinazionale Venator non ha ancora svelato i propri piani per il futuro dello stabilimento. Urge un intervento immediato per arginare un’eventuale emorragia occupazionale.

ATTESA PER L’INCONTRO DECISIVO AL MINISTERO?
Con oltre 200 dipendenti attualmente in cassa integrazione e 150 lavoratori dell’indotto incerti sul loro destino, un incontro cruciale si terrà il 12 maggio a Roma. Convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’appuntamento mira a ottenere chiarezza da Venator sui piani per l’impianto di Scarlino. Con un passato di fatturato annuale superiore ai 200 milioni di euro, Venator Italy rappresenta una colonna portante dell’economia locale. Sarà un appuntamento risolutivo, oppure l’ennesimo rinvio?

L’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI: UNA CHIAMATA ALL’UNITÀ
Lo scenario è cambiato drasticamente per Venator Italy, un tempo il principale motore economico della provincia di Grosseto, con la produzione ferma da oltre un anno e mezzo. Il 30 aprile, un’assemblea ha visto la partecipazione di rappresentanti politici e istituzionali, tra cui sindaci, il presidente della provincia Francesco Limatola, parlamentari locali e l’assessore regionale Leonardo Marras. È emersa un’unica voce: serve responsabilità e azione da parte dell’azienda e delle autorità.

IL SILENZIO DELLA MULTINAZIONALE E LE INCERTEZZE SUL FUTURO
Mentre le scadenze si avvicinano, il silenzio di Venator alimenta l’incertezza. La cassa integrazione straordinaria si è conclusa il 31 gennaio, e dal 1° febbraio sono stati attivati contratti di solidarietà. Le voci di una possibile vendita dell’impianto si intensificano, ma senza conferme ufficiali, il futuro di Scarlino rimane nebuloso.

UNO SGUARDO AL PASSATO: LA STORIA DI VENATOR ITALY
Fondata nel 1999 come sussidiaria di Venator Materials PLC, l’azienda si è specializzata nella produzione di pigmenti e additivi chimici. Lo stabilimento di Scarlino è stato per anni un pilastro economico della provincia di Grosseto, offrendo lavoro a centinaia di persone e contribuendo significativamente alla crescita economica locale. Tuttavia, le sfide economiche recenti e la sospensione delle attività produttive minacciano di mettere fine a questo capitolo di successo industriale nella regione.

 

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