29 Aprile 2025, 23:23

PIOMBINO: A RISCHIO L’ACCESSO PER LO SCIOPERO DELLE TUTE BLU

Il 17 gennaio i metalmeccanici piombinesi sono chiamati da Fim, Fiom e Uilm ad incrociare le braccia. Uno sciopero di 24 ore riguarderà Dalmine, Magona e Lucchini, ditte d’appalto incluse, e le altre realtà metalmeccaniche con una manifestazione per le 14 di oggi a Gagno a causa della quale potrebbero esserci disagi nella viabilità per e fuori Piombino.

Anche localmente Fim, Fiom e Uilm concordano sul fatto che, nell’ultima riunione, Federmeccanica, che sembra presentare fratture al suo interno, abbia fatto un passo indietro rispetto alle richieste salariali, «avanzando ulteriori pretese di mano libera in fatto di flessibilità e apprendistato, due elementi che equivalgono ad una maggiore precarizzazione del lavoro e ad un contemporaneo abbassamento della possibilità di lavorare in condizioni di sicurezza». I rappresentanti dei lavoratori sono fermamente decisi a non scendere sotto i 100 euro di aumento a fronte di buste paga già basse e di lavori pesanti.

Tra i partiti locali anche l’UDC si è schierato a fianco dei lavoratori: «Il disagio dei lavoratori metalmeccanici per il mancato rinnovo del contratto nazionale e per la difficoltà da parte dei sindacati di categoria a trovare un intesa con Unionmeccanica è stato motivo di dibattito all’interno dell’Udc piombinese, in quanto alcuni dei dirigenti di questo partito sono metalmeccanici».

L’UDC parteciperà alla manifestazione organizzata dai sindacati il 17 gennaio al Gagno ed appoggerà tutte le iniziative tese a raggiungere un accordo che gratifichi adeguatamente i lavoratori di questo settore, che hanno diritto ad avere un adeguamento economico come gìà molte altre categorie hanno ottenuto. Nel colloquio che questo partito ha avuto con alcuni rappresentanti sindacali, sono stati informati dell’avvicinamento che sembrerebbe ci fosse stato tra le parti e della disponibilità di Unionmeccanica a rinunciare ad alcune rivendicazioni avanzate durante il lungo periodo della trattativa.

«Rimane – conclude l’UDC – ancora una grossa distanza riguardo al contenimento del lavoro precario all’interno delle imprese, punto su cui gli imprenditori non sono disponibili a cedere, che dato il momento di crisi del settore, è una formula di garanzia per le aziende stesse, che così eviterebbero assunzioni a tempo indeterminato.
Auspichiamo una soluzione veloce e definitiva della trattativa, sottolineando che per la nostra città che dipende ancora per il 40% circa dall’ economia industriale è fondamentale far uscire tutti i lavoratori metalmeccanici dal profondo disagio che è costato in termini salariali circa 50 ore di lavoro per esercitare il loro diritto di rivendicazione attraverso lo sciopero».

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