21 Maggio 2025, 21:11

CIA: STOP AI PREZZI PAZZI, MAGGIORE TRASPARENZA NELLA FILIERA

La Confederazione Italiana Agricoltori ha presentato una proposta di legge d’iniziativa popolare per regolare i rapporti tra agricoltura e la Grande distribuzione Organizata (GDO).

I rapporti tra GDO e mondo agricolo sono da tempo all’attenzione della CIA . In questi anni gli agricoltori sono stati spesso penalizzati da dinamiche di mercato che hanno accentuato il divario nella distribuzione dei margini di profitto  dei prodotti all’interno della filiera agroalimentare. La conseguenza è stata che  i prezzi corrisposti agli agricoltori sono andati  al di sotto dei costi di produzione e gli  importi dei prodotti agricoli   sono lievitati  dal campo alla tavola mettendo  i produttori  fuori mercato e costringendo  i  consumatori  agli acquisti ai discount.

Per queste ragioni la CIA ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per regolare i rapporti tra Gdo e agricoltura. L’obiettivo è combattere pratiche contrattuali sleali come pagamenti tardivi, modifiche unilaterali dei contratti, versamenti di anticipi per accedere alle trattative, restrizioni nell’accesso al mercato, poca trasparenza sulla formazione del prezzo , vendite promozionali e sottocosto.
“Il processo di forte concentrazione delle catene della grande distribuzione , accompagnato dall’emergere di un numero molto esiguo di centrali d’acquisto oltre che dal permanere di una moltitudine di fornitori, costituiti da piccole e medie imprese, ha determinato – ha rilevato la CIA – una situazione di profondo squilibrio nelle relazioni commerciali tra fornitori e distributori”.

Da qui nasce questa  iniziativa legislativa che si svilupperà, fin dai prossimi giorni, con la raccolta di firme su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di  coinvolgere la società, i cittadini, su una questione di grande importanza che non interessa soltanto gli agricoltori, ma anche i consumatori. Da parte della CIA c’è la disponibilità a discutere dei contenuti e si rileva come il testo proposto   sia  aperto ad apporti esterni con l’auspicio  che gli undici articoli diventino una proposta unitaria di tutto il mondo agricolo.

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