19 Maggio 2025, 13:21

CAMPING CIG: PER LA MAGONA LO STESSO DESTINO DELLE ACCIAIERIE?

L’ultimo striscione del Camping CIG

Piombino (LI) – Interessante nota stampa dell’associazione “Camping Cig” che evidenzia come, anche per la Magona, i Sindacati maggioritari indichino la stessa strada fallimentare già seguita per le acciaierie. Leggiamo insieme la nota stampa.

“Dopo essersi mostrati “creduloni” con i vari Kaked, Rebrab, Jindal, aspettano ancora il “principe azzurro” che venga a prendersi la fabbrica ed a salvarla. Gli stessi sindacati suggeriscono al governo di dare una bella “dote” alla multinazionale che volesse comprare la Magona! La storia si ripete? Vogliamo che la Magona dopo anni di logoramento si riduca come le acciaierie?

A Piombino i sindacati maggioritari mentre ripropongono gli stessi errori si dimenticano le poche proposte valide come il “contenitore unico” per dare sicurezza ai cassaintegrati o la richiesta di un accordo preliminare con il Governo con tutte le richieste operaie da inserire negli Accordi di Programma insieme a vincoli e penali. Accordi di Programma continuamente rimandati e che forse non vedranno mai attuazione! E’ l’ora di cambiare strada! Invece di aspettare cosa dirà il governo dobbiamo dirgli cosa vogliamo noi operai. Jindal ci ha preso in giro ed a portato ad un passo dal fallimento lo stabilimento, allora va cacciato via! Altrettanto deve essere fatto con Liberty Magona la cui crisi ha origine nella finanza.

La nostre controparti sono il Governo e le multinazionali, per il rilancio di un’industria rispettosa del lavoro e dell’ambiente a Piombino all’interno di un Piano Nazionale per la Siderurgia e l’Industria e delle lotte per il contratto nazionale dei metalmeccanici!

Il Governo metterà centinaia di milioni per il rilancio delle fabbriche Piombinesi e se fa questo allora deve riprendersi gli stabilimenti per dirigerli e garantirne realmente il rilancio! A Siena per la Beko lo Stato Italiano insieme al Comune sono disposti a divenirne proprietari ed intanto per gli esuberi ha dato uscite incentivate con cifre fino a 90.000 euro.

A Taranto vari sindacati prospettano la possibilità di nazionalizzare le acciaierie o che comunque lo Stato sia presente nella futura società. A Piombino invece i sindacati maggioritari come “creduloni” si affidano alle promesse del Sindaco e delle multinazionali! E’ l’ora che dalle assemblee dei lavoratori escono proposte da portare al Governo per una unica vertenza Piombino.

All’interno delle richieste deve essere presente quella che vede la nazionalizzazione come una strada percorribile, oltre a quelle di sempre: “società di scopo” per lavori di pubblica necessità e corsi di aggiornamento legati a veri posti di lavoro per i cassaintegrati, uscite volontarie incentivate e prepensionamenti, tornare a produrre! Iniziamo a lottare su obbiettivi decisi nelle assemblee dai lavoratori come hanno insegnato gli operai della GKN, della Beko, di Taranto e come da sempre ha cercato di fare il Camping CIG”.

Coordinamento Art.1-Camping CIG

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