Collesalvetti (LI) – È entrata dal 2023 in esercizio la nuova Stazione Elettrica 132 kV di Terna a Collesalvetti, in Località Guasticce (LI). Il nuovo impianto, per il quale la Società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia ha investito 25 milioni di euro, rende più sicura ed efficiente la rete elettrica locale riducendo il rischio di energia non fornita e le perdite di rete. Inoltre, l’infrastruttura permetterà di far fronte alla crescente richiesta di energia connessa al forte sviluppo residenziale e industriale dell’area, interessata anche dell’Interporto “Amerigo Vespucci” di Livorno.
La Stazione Elettrica di Collesalvetti ha un’estensione di oltre 18.000 m2, ed è collegata ai quattro elettrodotti aerei “Livorno Marzocco–Marginone”, “Guasticce–Cascina”, “Guasticce–Pisa P.M.” e “Guasticce–Acciaiolo Livorno”. Nella progettazione e realizzazione dell’impianto, sono state tenute in considerazione le caratteristiche idrauliche della zona d’intervento, nel pieno rispetto della salvaguardia e tutela dell’ambiente.
L’opera rientra nel piano di riassetto della rete elettrica dell’area di Livorno, finalizzato ad ammodernare il servizio di trasmissione dell’energia e migliorare la sostenibilità delle infrastrutture locali.
Piani di investimento di Terna: Piano di Sviluppo 2025
Terna investirà in Toscana per lo sviluppo della rete e per lo stoccaggio elettrico, anche nell’area dell’interporto di, Guasticce, nell’ambito del Piano di Sviluppo 2025 e del Piano Industriale 2024-2028. Sono previsti interventi significativi di adeguamento della rete e il potenziamento degli accumuli, in parte grazie anche al Meccanismo di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico (MACSE).
Piano Industriale 2024-2028: Interventi in Toscana e nell’area di Livorno
Area Livorno/Guasticce: Il progetto include interventi specifici nell’area dell’Interporto di Guasticce che saranno realizzati nell’ambito del piano di sviluppo.
Obiettivo: Potenziare la capacità di stoccaggio centralizzato, cruciale per bilanciare l’energia prodotta da fonti rinnovabili intermittenti.
Meccanismo di stoccaggio elettrico
MACSE: uno strumento di mercato previsto dal D.Lgs 210/21 per acquisire nuova capacità di accumulo centralizzato.
Le preoccupazioni per gli impianti, esproprio per pubblica utilità, impatto, utilizzo suolo, rischio incidenti. Approfondimento “Mortaiolo”
Mortaiolo. Fasi di realizzazione di strutture accumulo e stoccaggio energetico, al confine con vigneti e insediamento abitativi.
Le preoccupazioni riguardo agli impianti fotovoltaici Terna, come la dichiarazione di pubblica utilità, il loro impatto visivo, l’utilizzo del suolo e la vicinanza alle abitazioni, sono considerate nella comunità di Mortaiolo e di molti del comune di Collesalvetti svantaggi degli impianti di grandi dimensioni. Il “deturpamento” è una percezione soggettiva, mentre la vicinanza alle abitazioni e l’occupazione del suolo sono aspetti concreti e dibattuti. Per affrontare questi problemi si stanno definendo limiti normativi e si cerca di integrare meglio gli impianti nel paesaggio attraverso specifiche normative.
Approfondimento “Mortaiolo”
L’area di Collesalvetti compresa tra Mortaiolo e Crocino è interessata da una serie di lavori complessi di competenza dell’Autorità Idrica finanziati e approvati. In particolare a Mortaiolo sono in corso lavori complessi sia per il potenziamento dell’acquedotto, dell’impianto di potabilizzazione che prevede un sistema di condotte e tubazioni che si collegheranno a Stagno con la condotta Mortaiolo-Banditella, e sia lavori di costruzione di impianti di produzione di energia elettrica per il potenziamento del servizio idrico che servirà l’intero reticolo provinciale livornese.
Per il potenziamento elettrico sono previsti impianti fotovoltaici, pannelli solari, linee e casematte che insisteranno sul terreno. A fronte dei decreti AIT il Comune di Collesalvetti unitamente a realtà private hanno posto delle osservazioni al Ministero su cui si attende il parere.
C’è infatti da richiamare che i progetti in corso d’opera sono stati finanziati e approvati a suo tempo dal Comune di Collesalvetti e dai vari Enti interessati, come la Soprintendenza che ne ha dato parere positivo.
Si allegano i due recenti decreti della Autorià Idrica
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Lavori per Metanodotto
Parallelamente sono in corso lavori per Metanodotto che però resteranno interrati e coperti una volta scavato e posizionato le tubature.
Fasi approvazione esproprio
Per gli impianti a energia rinnovabile, l’amministrazione pubblica osserva la procedura che prevede l’emanazione della dichiarazione di pubblica utilità, che può avvenire in automatico con l’approvazione del progetto definitivo, seguita da vincolo preordinato all’esproprio e poi dalla determinazione dell’indennità e del decreto di esproprio che sancisce il trasferimento della proprietà. Se la procedura viene avviata, i proprietari ricevono una comunicazione formale.
Fasi
Approvazione del progetto definitivo: L’approvazione del progetto dell’impianto a energia rinnovabile equivale alla dichiarazione di pubblica utilità del terreno.
Imposizione del vincolo preordinato all’esproprio: Il terreno viene ufficialmente identificato e vincolato per la realizzazione dell’opera.
Determinazione dell’indennità: Viene calcolata l’indennità spettante al proprietario per la perdita del bene, che deve essere compensato per il sacrificio subito.
Decreto di esproprio: Se il proprietario e l’amministrazione non raggiungono un accordo, viene emesso un decreto che trasferisce la proprietà e autorizza l’immissione in possesso.
Diritto del proprietario
In caso di esproprio, il proprietario ha diritto a ricevere una indennità di espropriazione.
Spetta anche il risarcimento dei danni causati, ad esempio dalla perdita di soprassuoli o colture in atto.
Altre considerazioni
Il proprietario può opporsi all’esproprio e ha la possibilità di rivolgersi a vie legali.
Una valida alternativa all’esproprio può essere la stipula di un contratto di servitù, in cui il proprietario conserva la proprietà del terreno ma deve tollerare un uso parziale da parte di altri.
Impatto: problemi evidenziati dai residenti
Deturpamento paesaggistico: L’impatto visivo di grandi impianti fotovoltaici, anche se tecnologicamente avanzati, può essere percepito come deturpante per il paesaggio circostante. L’alterazione della qualità del paesaggio è spesso una delle principali preoccupazioni.
Utilizzo del suolo: I grandi impianti fotovoltaici a terra richiedono ampie superfici di terreno, generando discussioni sull’uso del suolo e la sua destinazione, specialmente in aree agricole o di interesse paesaggistico.
Prossimità alle abitazioni: La vicinanza degli impianti alle zone abitate può generare preoccupazioni per la sicurezza, il rumore (se presente), la salute e l’impatto sul valore immobiliare delle abitazioni.
Possibili soluzioni e normative
Normative “aree idonee”: Sono state introdotte normative che definiscono aree idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, escludendo zone di particolare pregio paesaggistico, ambientale e naturalistico. L’obiettivo è bilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la salvaguardia del territorio.
Integrazione paesaggistica: Si stanno ricercando soluzioni per integrare gli impianti nel paesaggio, come l’installazione su aree dismesse, tetti o pergolati, riducendo così l’impatto visivo e l’occupazione di suolo agricolo.
Limitazione della potenza e degli impatti: È possibile che future normative limitino ulteriormente le dimensioni degli impianti o impongano requisiti specifici di distanza e di mitigazione degli impatti per le aree vicine alle abitazioni.
Gli impianti e i rischi di incidenti per la salute
Le principali conseguenze per la salute sono a causa delle batterie agli ioni di litio poiché legate ai rischi di incendio ed esplosione, a causa della possibile “fuga termica” che può verificarsi in caso di danni fisici, sovraccarico o surriscaldamento. Inoltre, in caso di incendio o rottura, possono rilasciare fumi tossici contenenti sostanze chimiche pericolose come l’acido fluoridrico ((HF)), che causa gravi ustioni a pelle e occhi e danni polmonari, e altri gas irritanti. L’esposizione diretta ai sali di litio può provocare disturbi gastrointestinali, irritazioni cutanee, problemi respiratori e potenziali danni al sistema nervoso e cardiovascolare.
Vito Capogna
Laura Petreccia
Fonte: News Freelance 24