PIOMBINO: IL FUTURO (DI GIANNI) PASSA DAL PORTO?
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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Corriere Etrusco “numero 11” del 14 giugno 2013
La presidenza dell’Autorità portuale di Piombino è in scadenza, e a breve l’attuale presidente ed ex sindaco, Luciano Guerrieri, rimetterà l’incarico. La poltrona che lascia è di quelle da più di diecimila euro al mese, ed è molto ambita.
Nell’aria gira da qualche tempo la volontà dell’attuale sindaco Anselmi di seguire le orme del suo predecessore, ma ci sono problemi nei tempi tra la nomina del nuovo Presidente e la scadenza dell’incarico di Sindaco. Il Partito Democratico infatti non ha intenzione di lasciare per troppo tempo la guida della città all’attuale vicesindaco Francini, nonostante il sindaco Anselmi abbia sempre detto che è pronto a dimettersi.
Ma quali sono le procedure per la nomina del Presidente dell’autorità portuale?
Il comma 1 dell’articolo 8 prevede che il Presidente dell’Autorità portuale sia nominato, previa intesa con la Regione Toscana, con Decreto Ministeriale, nell’ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale, designati rispettivamente dalla Provincia, dai Comuni e dalle Camere di commercio competenti territorialmente.
La terna è comunicata al Ministro dei trasporti tre mesi prima della scadenza del mandato.
Il Ministro, con atto motivato, può chiedere di comunicare, entro trenta giorni dalla richiesta, una seconda terna di candidati, nell’ambito della quale effettuare la nomina.
Qualora non pervenga nei termini alcuna designazione, il Ministro nomina il Presidente previa intesa con la Regione interessata, scegliendo tra personalità che risultano esperte e altamente qualificate professionalmente nei settori dell’economia dei trasporti e portuale.
Il punto è che né Comune di Piombino, né Provincia di Livorno, né Camera di Commercio di Livorno hanno inviato la terna anche se i termini di legge sono scaduti.
Probabilmente per prendere tempo sarà presentata dalle tre istituzioni la richiesta di rinnovo per 45 giorni dell’attuale presidente Guerrieri, e in seguito, dando ascolto alle insistenti voci in circolazione, per “aspettare” la conclusione del mandato dell’attuale sindaco Anselmi, sarà nominato un commissario per sei mesi all’autorità portuale di Piombino.
Ma chi nominare per questo incarico? Il rischio a questo punto potrebbe essere che il Commissario, nei sei mesi prima dell’affidamento dell’incarico al nuovo Presidente, si “affezioni” troppo al posto e lo “scippi” all’attuale Sindaco di Piombino.
Quindi, per non rischiare che qualcun’altro “scaldi” troppo la poltrona, potrebbe essere proprio Gianni Anselmi il Commissario per l’autorità Portuale di Piombino, che però, nel frattempo, sta per ricevere anche la delega a Commissario per l’emergenza “Piombino” da parte del presidente della regione Toscana Rossi, incarico che recentemente ha ricevuto dal presidente del consiglio Letta, ma che non potrà certamente seguire da Firenze.
Concludendo quindi potrebbe accadere che per un periodo, per non far dimettere Anselmi da sindaco, nelle mani di un solo uomo si concentrino tre incarichi di altissimo livello:
– Commissario supplente per l’autorità Portuale “Piombino”;
– Commissario delegato da Rossi per l’«Emergenza Piombino»;
– Sindaco della città di Piombino.
Tutto questo per permettere fra una decina di mesi di far diventare Gianni Anselmi Presidente dell’Autorità portuale di Piombino, che ha “paura” di perdere il posto da diecimila euro al mese.
Inutile aggiungere che non è mai cosa buona che il ruolo del controllore e del controllato sia rivestito dalla stessa persona, anche se il PD, con la SAT di Bargone, “controllore di se stesso”, ci ha già abituato diversamente da molto tempo.
Giuseppe Trinchini