A PIOMBINO LA PRIMA CONFERENZA DEI SERVIZI PER IL PORTO DI CHIUSA
Si è svolta questa mattina la prima conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato Provincia di Livorno, Capitaneria di Porto, Comune di Piombino, Autorità Portuale, con la quale saranno valutate le due proposte concorrenti per la realizzazione del polo del diportismo alla Chiusa. Anche in questo caso, come per il porto di Poggio Batteria, la
scelta del soggetto che dovrà realizzare il Piano Regolatore Portuale, avverrà attraverso la procedura Burlando, che consente uno snellimento e un’accelerazione dell’iter.
Nel corso di questa prima riunione, rispetto alla quale la Regione pur non essendo presente ha fatto pervenire tutti i pareri, sono stati affrontati gli aspetti salienti della procedura. Da questo momento inizierà pertanto una fase istruttoria di valutazione, che porterà, a fine aprile, alla convocazione di una nuova conferenza di servizi decisoria, durante la quale verrà scelto il soggetto che dovrà realizzare il Piano Regolatore Portuale e infine il progetto definitivo da realizzare.
In questo caso, essendo già approvato il Piano Guida, il percorso avrà tempi più brevi rispetto a quelli di Poggio Batteria.
Per la Chiusa sono in corsa due proposte: la prima che vede come soggetti guida Arci Pesca e Lega Navale, la seconda denominata “Porto Augusto Val di Cornia”, promossa da Mortelliccio Mare e Circolo nautico Pontedoro e dalle società Dal Pont, Marina di Terre Rosse, Aba Yacht e Sirem. Oltre al progetto di porto turistico in questo caso si prevede anche la realizzazione di posti barca per la pesca e una zona cantieristica.
Insieme a Poggio Batteria, per il quale è in corso di approvazione il Piano Regolatore Portuale, saranno 1500 i posti barca complessivi, suddivisi tra i due ambiti in maniera percentuale a seconda della lunghezza delle imbarcazioni (40% fino a 10 metri, 55% tra 10 e 20 metri, 5% oltre i 20 m.). Per quanto riguarda la ripartizione della flotta tra i due poli, il porto turistico di Molo Batteria potrà accogliere circa 700-800 imbarcazioni di dimensioni medio grandi (della lunghezza minima di 10 m.), mentre l’approdo turistico in località Chiusa Pontedoro potrà accogliere imbarcazioni medio piccole tra cui sono incluse anche quelle della nautica sociale. In tutti e due gli ambiti, inoltre, il 20% dei posti barca dovrà essere assegnato al traffico e non sarà quindi messo in vendita.
I due iter, che stanno seguendo una tempistica diversa, riguardano due interventi di grande rilievo per l’economia del territorio con un valore che supera i 200 milioni di euro.
«L’amministrazione comunale punta su questi due progetti perché vede nello sviluppo del distretto nautico una possibilità importante di sviluppo per la piccola e media impresa, con una ricaduta occupazionale sul territorio molto significativa – continua l’assessore Francardi – La realizzazione di due localizzazioni distinte per un polo integrato della nautica e della cantieristica – conclude Francardi – ha lo scopo di rispondere infatti ad esigenze differenziate, dal grande turismo, alle piccole e medie imbarcazioni, ai pescherecci. Una pluralità di offerta che viene incontro a esigenze
diverse».
Questo ennesimo scempio della costa con relativa colata di cemento per parcheggiare le solite barche inutili che verranno utilizzate 6 o 7 domeniche all’anno, denota l’arretratezza culturale e il provincialismo demagogico dei nostri cari amministratori e delle lobbies che hanno interessi a costruire fregandosene di tutto il resto. Questo è il modello di sviluppo targato PD ?