SUVERETO: SUCCESSO PER IL PRIMO INCONTRO DI «CAMBIARE SI PUO’»
Una spinta positiva verso il progetto nazionale di una lista alternativa alle elezioni politiche. È quanto è emerso dall’assemblea di “Cambiare si può”, dove si è registrata una discussione di buon livello e una discreta partecipazione, sia da Suvereto che dagli altri comuni della Val di Cornia.
Erano presenti anche alcuni consiglieri comunali. L’incontro si è aperto con il filmato dell’introduzione di Livio Pepino a Roma, dove è stato lanciato il progetto. Poi insieme all’introduzione dei promotori è stato fatto scorrere un powerpoint con i 10 punti programmatici, annotando sotto di essi in tempo reale le indicazioni scaturite dai molti interventi: dall’Europa alle banche, dal lavoro alle pensioni, dall’agricoltura all’industria e ai servizi sociali. “Ripartire dai territori – ha detto ad esempio il consigliere comunale Enrico Giannellini – dall’agricoltura e dalle risorse naturali, è necessario e urgente se si vuole davvero fronteggiare la crisi e ridare fiato alle categorie più deboli.”
In diversi hanno sottolineato la mancanza oggi di una effettiva rappresentanza di chi si oppone alle politiche di Berlusconi e di Monti, evidenziando anche la responsabilità del Partito Democratico che praticamente ha appoggiato il governo Monti nelle sue scelte di austerità e di smantellamento dei diritti sociali.
È stato quindi distribuito e illustrato l’appello promosso a livello nazionale attraverso il da circa 70 esponenti di spicco del mondo del lavoro, dell’istruzione, del volontariato e della cultura, per dare vita ad una lista elettorale in vista delle prossime elezioni legislative. Tale progetto punta ad unire un variegato arco di persone provenienti da forze politico-sociali e movimenti che non si ritrovano nelle politiche di austerità del governo Monti e dei partiti che l’hanno sostenuto.
I risultati di questa e delle altre numerose assemblee locali, tenute in questi giorni in tutta Italia, saranno riportati nella prossima assemblea nazionale, nella quale sarà valutata la fattibilità del progetto e verranno definite le modalità di realizzazione di una lista che darebbe ai cittadini una possibilità di scelta realmente alternativa rispetto all’attuale sistema politico.
speriamo sia la volta buona.più democrazia e meno anarchia di vecchi politici che sanno rubare e basta
UNA DELLE TANTE LISTE CHE NASCONO E SPARISCONO IN “TRE GIORNI”, DISPERDONO VOTI, NON RAGGIUNGONO QUORUM, E SE VANNO IN PARLAMENTO CORRONO SUBITO AD APPARENTARSI AL PD, SOGGIOGATI DALLA FORZA DI QUESTO PARTITO DEI PADRONI DEGLI AFFARI.
allora vota per grillo così ci pensa lui a buttare via il tuo voto
“CAMBIARE SI PUO” , speriamo non sia un nuovo partitino satellite del PD con il suo splendido e organizzatissimo sistema affaristico clientelare.
secondo me cambiare si può è un movimento che non si può legare a questo pd perchè non parlano la stessa lingua.
serve una lista non legata al pd, che non si allei col pd, che non faccia da stampella al partito padrone. Ma SEL qui a piombino cosa fa? ora torna col pd? spero di no sennò perdono definitivamente la faccia. Comanda il loro capo o comanda la base?
Comanda il loro capo, anzi comanda la nomenklatura del PD,di cui Sel è solo un reggicordone.