TORTOLINI (PD): “RISORSE PER LE PMI E DEFINITE QUELLE PER IL PROGETTO PIOMBINO
540 milioni in quattro anni e un nuovo quadro normativo per favorire e ridare slancio alle aziende toscane. Sono stati infatti approvati in consiglio regionale il Piano regionale di sviluppo economico (Prse) e la legge sulla Competitività che in un virtuoso combinato disposto provano a dare nuovi strumenti per ridare fiato alla nostra economia. “Due atti importantissimi – dice il consigliere regionale del Pd Matteo Tortolini – con cui cerchiamo di creare le condizioni per la ripresa, sfruttando al massimo e in modo coordinato i fondi europei e impostando una nuova forma normativa che favorisca la vita delle imprese, di chi produce e dà occupazione”.
Con il Prse, che è la cornice programmatica e finanziaria delle politiche regionali per rafforzare le capacità del sistema produttivo toscano facendo ripartire crescita e sviluppo “la Regione mette a disposizione risorse per garantire la tenuta del manifatturiero e delle pmi, e proprio al suo interno sono state definite quelle per il Progetto Piombino” spiega Tortolini.
Con la legge sulla Competitività si crea un fondo unico delle risorse destinate alle imprese “che consentirà di utilizzarle al meglio” prosegue l’esponente PD. Previste inoltre agevolazioni fiscali a favore degli insediamenti produttivi in Toscana, e anche per la realizzazione di infrastrutture pubbliche di servizio alla produzione. Semplificate inoltre le procedure urbanistiche per il recupero delle aree produttive dismesse. “Quest’ultimo aspetto è importante – sottolinea Tortolini – perché con questa legge si vuole favorire l’insediamento di imprese non presenti sul territorio attraverso la realizzazione di infrastrutture grazie al recupero e la riconversione delle aree industriali già esistenti ma dismesse, comprese aree retroportuali e water front. E ricadute positive ci saranno anche nel nostro territorio. Sulle aree dismesse si sancisce un principio innovativo e cioè che nel quadro della pianificazione pubblica e dei pareri e delle autorizzazioni previsti dalla legge, si potrà apportare modifiche puntuali agli strumenti urbanistici per adeguarli ai progetti di rilancio produttivo di queste aree. Il tutto nella massima trasparenza e con un atto del consiglio comunale”.
L’ART. 3 DELLA LEGGE 121 approvata mercoledì dal consiglio regionale, prevede, nel dettaglio, che i comuni, individuate aree dove l’attività produttiva sia ferma da 4 anni su oltre il 50 per cento della superficie coperta, invitino i proprietari a presentare una proposta di riutilizzo dell’area, in coerenza con l’insediamento urbanistico. E grazie alla Legge regionale per la semplificazione delle procedure la Giunta regionale riduce i tempi dell’iter per l’insediamento della nuova attività e i comuni potranno modificare sia i piani strutturali che regolamenti urbanistici per adeguarsi ai nuovi progetti.
” Incredibile dictu” uno dei Kennedy rinnova la ballata dei soldi ( tanti) che pioveranno prima o poi su questa città per dare vita ad un nuovo progetto Piombino.
La cosa è data per certa.
Finalmente possiamo ricominciare a sognare una diversa realtà, un decisivo sviluppo, un periodo di tempo privo di cassaintegrati , disoccupati e di povertà.
Siamo difronte ex novo alla seconda svolta epocale nel giro di sette anni.
Non c’è da meravigliarsi, qui da noi le epoche durano molto meno della norma ed è fortuna solo nostra perchè così tutti ,nessuno escluso ,potranno gioire di un nuovo inizio, di un’era nella quale le quercie daranno miele.
Sembra quasi che Polluce rinnova la promessa di Castore ( conoscete i dioscuri ) consentendo alla città di avvicinarsi alle prossime elezioni in tutta tranquillità , con l’animo sereno.
Se ci fermiamo un attimo a riflettere ci accorgeremmo che questo rinnovamento in Val di Cornia è davvero miracoloso, abbiamo un peso in Regione straordinario ne è testimonianza vivente l’ appesantito Cigno regionale, padre dei gemelli, abbiamo le risorse economiche per i prossimi 10 anni , abbiamo la fortuna di essere governati da giovani pieni di idee e iniziative, pronti a sacrificare se stessi in favore del bene pubblico.
Lo diceva anche poco tempo fa un ex presidente della provincia,ex sindaco,scrittore, dirigente del PD e forse qualcos’altro che mi sfugge, quando elencava i sacrifici che era pronta ad affrontare la compagnia allargata di cui si parla.
Il rinnovamento, a cominciare dal linguaggio, è piovuto su Piombino.
Peccato che anzichè leggero e musicale come quello descritto dal poeta è risultato essere un diluvio.
Chissà su quale monte finirà l’arca.
Io credo che noi piombinesi stiamo facendo la fine di colui che insiste nel bere acqua di mare salata perchè la sua sete anzichè placarsi aumenta.
Non è giunto forse il tempo di attingere alla fonte di acqua dolce ?
Serenità per tutti.
spot spot spot, nessuno ci crede più
@ Angelo Il proverbio non dice “l’era nella quale le quercie daranno miele” ma: “l’era nella quale le quercie faranno i limoni”. Se ci pensi bene il significato è diverso ……
Amerini, cerca di studiare un pò prima di correggere.
Non si tratta di proverbi questi sono classici.
Che siano miele o siano limoni, qui mi sembra che le chiacchere del nostro “democratico” Matteo le porti via il vento… E le bici i livornesi… 🙂
Angelo, posso venire a studiare da te visto che sei un grande sapientone, anche se dalla risposta che mi hai dato dimostri di non cogliere il senso delle parole, cosa che invece mi sembra abbia fatto Luca.
Dimenticavo! Io sono rintracciabile sia come rappresentante di un partito politico in consiglio comunale, sia come privato cittadino, cioè, non nascondo le mie opinioni dietro un nome di comodo … mi firmo col mio nome e cognome senza alcun timore.