PIOMBINO: APPROVATO IL PIANO PER L’ESERCIZIO DEL COMMERCIALE NELLE AREE PUBBLICHE
Approvato in consiglio comunale il nuovo piano comunale per l’esercizio del commercio in aree pubbliche. Il piano è passato con i voti favorevoli di tutti i gruppi consiliari e l’astensione di Pdl e Rifondazione comunista.
Il documento è formato sostanzialmente da due parti: una relazione generale con gli indirizzi urbanistici per la programmazione commerciali (dopo la soppressione del Circondario nel marzo del 2010, infatti, l’elaborazione del piano è proseguita ed è stata gestita da ogni Comune) e il regolamento di attuazione relativo al commercio su aree pubbliche in tutte le sue specificità (aree mercatali, mercato coperto, posteggio extramercatali, fiere promozionali ecc.).
Il piano contiene pertanto alcune novità finalizzate a riorganizzare al meglio il commercio sulla base delle caratteristiche specifiche della città, del territorio, dell’evoluzione della popolazione, dei consumi e della domanda commerciale.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto, che è frutto di un percorso di incontri con associazioni, quartieri e altri interlocutori – dice l’assessore al commercio Luca Pallini – Un obiettivo significativo che ha guidato l’amministrazione comunale è stato quello di valorizzare i prodotti del territorio istituendo ad esempio banchi per la vendita del pescato fresco locale nei mercati settimanali di Piombino e di Riotorto”.
Altre novità previste nel piano sono l’istituzione di due nuovi chioschi di vendita bevande e alimenti presso l’Orto dei Frati e in piazza Dante.
Attualmente la rete commerciale degli esercizi di vendita al dettaglio nel Comune è costituita da 691 esercizi, di cui 164 esercizi alimentari (il 23,7%), 527 non alimentari. Gli esercizi di vicinato sono 655 con 154 alimentari e 501 non alimentari e incidono per il 94,8%. Le medie strutture di vendita sono 31 e le grandi sono 5, una prevalentemente alimentare e 4 non alimentari.
Nella logica di una evoluzione del settore, la scelta strategica è stata quella di puntare, per lo sviluppo e l’innovazione della rete distributiva, prioritariamente sulla qualificazione dell’offerta esistente assicurando la compatibilità ambientale degli insediamenti commerciali, attraverso il contenimento dell’uso del territorio e la valutazione della sostenibilità, il rafforzamento del ruolo sociale ed economico dei centri urbani e delle aree di consolidata presenza di servizi commerciali.